Ana 1:640 in gravidanza: se e quanto cortisone?
Salve, mi chiamo Monica, vi descrivo brevemente la mia situazione:
- ho avuto due aborti spontanei alla 5a e alla 6a settimana di gestazione;
- ho eseguito diverse analisi per capirne la ragione, e l'unico valore risultato fuori dalla norma è stato quello degli ANA a 1:640 (le ultime analisi risalgono a meno di un mese fa);
- su richiesta del ginecologo ho consultato un reumatologo per il problema degli ANA alti, il quale mi ha detto che non c'è nessun bisogno di cortisone, in quanto non sarebbe dimostrato che gli ANA stessi costituiscano un fattore di rischio di aborto;
- ora sono nuovamente in gravidanza, alla fine della 5a settimana, con valori delle beta hcg a 74 (due giorni fa erano a 35, per cui pare raddoppino correttamente);
- sto assumento su prescrizione medica progesterone e aspirinetta;
- dopo aver letto, però, pareri contrastanti circa il rischio di aborto causato dagli ANA alti (soprattutto a valori come i miei), ho deciso di iniziare ad assumere Deltacortene già da cinque giorni, in dose di 25 mg al giorno.
La mia domanda pertanto è: gli ANA alti come i miei costituiscono realmente un fattore di rischio di aborto? E' consigliabile che io continui ad assumere cortisone? E soprattutto, in quale dosaggio e per quanto tempo (in relazione ai miei valori)? Può nuocere al feto (ho letto addirittura di rischi di teratogenicità)?
Grazie mille di cuore per le cortesi risposte che vorrete darmi, cordiali saluti.
- ho avuto due aborti spontanei alla 5a e alla 6a settimana di gestazione;
- ho eseguito diverse analisi per capirne la ragione, e l'unico valore risultato fuori dalla norma è stato quello degli ANA a 1:640 (le ultime analisi risalgono a meno di un mese fa);
- su richiesta del ginecologo ho consultato un reumatologo per il problema degli ANA alti, il quale mi ha detto che non c'è nessun bisogno di cortisone, in quanto non sarebbe dimostrato che gli ANA stessi costituiscano un fattore di rischio di aborto;
- ora sono nuovamente in gravidanza, alla fine della 5a settimana, con valori delle beta hcg a 74 (due giorni fa erano a 35, per cui pare raddoppino correttamente);
- sto assumento su prescrizione medica progesterone e aspirinetta;
- dopo aver letto, però, pareri contrastanti circa il rischio di aborto causato dagli ANA alti (soprattutto a valori come i miei), ho deciso di iniziare ad assumere Deltacortene già da cinque giorni, in dose di 25 mg al giorno.
La mia domanda pertanto è: gli ANA alti come i miei costituiscono realmente un fattore di rischio di aborto? E' consigliabile che io continui ad assumere cortisone? E soprattutto, in quale dosaggio e per quanto tempo (in relazione ai miei valori)? Può nuocere al feto (ho letto addirittura di rischi di teratogenicità)?
Grazie mille di cuore per le cortesi risposte che vorrete darmi, cordiali saluti.
[#1]
Allergologo
Gentile signora,
immagino che il collega reumatologo abbia valutato bene il Suo caso, non solo in merito alla gravidanza ma anche escludendo l'eventuale associazione degli anti-nucleo ad eventuali manifestazioni riconducibili a malattia autoimmune sistemica (e la presenza di una tiroidite autoimmune).
Premesso che sarebbe comunque utile conoscere i dettagli della specificità anticorpale (non tutti gli ANA sono uguali), Le confermo che la sindrome da anticorpi anti-fosfolipidi (che non sono ANA) è l'unica condizione in ambito immuno-reumatologico associata a poliabortività (e se vogliamo essere precisi il Suo caso non è ancora clinicamente inquadrabile in tale definizione a meno che non abbia avuto episodi di trombosi vascolare); suppongo comunque che questa possibilità sia stata esclusa.
Con i dati che riferisce, non è indicata l'assunzione di cortisonici.
Le faccio i miei migliori auguri per la gravidanza (che presumo sarà comunque seguita con particolare attenzione).
Cordialmente,
immagino che il collega reumatologo abbia valutato bene il Suo caso, non solo in merito alla gravidanza ma anche escludendo l'eventuale associazione degli anti-nucleo ad eventuali manifestazioni riconducibili a malattia autoimmune sistemica (e la presenza di una tiroidite autoimmune).
Premesso che sarebbe comunque utile conoscere i dettagli della specificità anticorpale (non tutti gli ANA sono uguali), Le confermo che la sindrome da anticorpi anti-fosfolipidi (che non sono ANA) è l'unica condizione in ambito immuno-reumatologico associata a poliabortività (e se vogliamo essere precisi il Suo caso non è ancora clinicamente inquadrabile in tale definizione a meno che non abbia avuto episodi di trombosi vascolare); suppongo comunque che questa possibilità sia stata esclusa.
Con i dati che riferisce, non è indicata l'assunzione di cortisonici.
Le faccio i miei migliori auguri per la gravidanza (che presumo sarà comunque seguita con particolare attenzione).
Cordialmente,
[#3]
Allergologo
Cara signora,
gli ANA punteggiati possono essere di tipo fine (fine speckled) o grosso (coarse speckled). L'aspetto alla fluorescenza è un'indicazione di massima sulla possibile specificità dell'anticorpo presente ad alte concentrazioni. La presenza di questo anticorpo può associarsi o meno a malattie autoimmuni, le quali a loro volta possono decorrere anche in maniera subclinica (cioè senza sintomi evidenti). Pertanto esistono varie possibilità (non quantificabili in termini di probabilità): 1) non ha ancora sviluppato e non svilupperà una malattia autoimmune; 2) ha già sviluppato una malattia autoimmune e non se n'è (ancora) accorta; 3) svilupperà una malattia autoimmune.
Considerando che è una donna giovane, come Le ho già detto, andrei a verificare solo l'eventuale presenza di una tiroidite, non cercherei altro; farei un controllo immunologico solo se dovessero comparire manifestazioni sospette per una malattia autoimmune sistemica (su indicazione del Suo medico curante).
Saluti,
gli ANA punteggiati possono essere di tipo fine (fine speckled) o grosso (coarse speckled). L'aspetto alla fluorescenza è un'indicazione di massima sulla possibile specificità dell'anticorpo presente ad alte concentrazioni. La presenza di questo anticorpo può associarsi o meno a malattie autoimmuni, le quali a loro volta possono decorrere anche in maniera subclinica (cioè senza sintomi evidenti). Pertanto esistono varie possibilità (non quantificabili in termini di probabilità): 1) non ha ancora sviluppato e non svilupperà una malattia autoimmune; 2) ha già sviluppato una malattia autoimmune e non se n'è (ancora) accorta; 3) svilupperà una malattia autoimmune.
Considerando che è una donna giovane, come Le ho già detto, andrei a verificare solo l'eventuale presenza di una tiroidite, non cercherei altro; farei un controllo immunologico solo se dovessero comparire manifestazioni sospette per una malattia autoimmune sistemica (su indicazione del Suo medico curante).
Saluti,
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 16.1k visite dal 05/05/2010.
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