Carboidrati complessi e candida

Buongiorno!

Per un certo periodo (quasi due anni e su consiglio del nutrizionista e del medico di base) ho seguito un'alimentazione con un apporto ridotto di carboidrati complessi. Dopo aver perso circa 7 chili sono poi pian piano ritornata al punto di partenza, e ora mi trovo con circa tre chili in più rispetto all'inizio!
Da qualche giorno ho iniziato una nuova dieta reintroducendo pasta e pane in quantià maggiori, ma ho notato la ricomparsa della candida.
Da notare in questo periodo di alimentazione con carboidrati ridotti sono stata bene.
Vorrei chiedere, dato che la ricomparsa della candida è legata ai carboidrati (vedi pane e pasta bianchi), si può parlare di intolleranza?
Inoltre prima di intraprendere questa dieta mi sono ritrovata ingrassata nonostante la mia alimentazione non sia variata. Pur non avendo mantenuto il peso raggiunto inizialmente con la dieta, una volta recuperati i chili persi, mi sono mantenuta costante per parecchio tempo. A cosa può essere dovuto questo aumento repentino di quasi tre chili?
Oltre quanto sopra descritto, vorrei sottolineare che soffro di ernia iatale, reflusso e gastrite (confermati da endoscopia)! Quale alimentazione posso seguire per cercare di risolvere un po' tutti questi fastidiosi problemi?Devo effettuare esami particolari?
Grazie per la cortese attenzione!
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Dr. Serafino Pietro Marcolongo Dietologo, Medico estetico 8.6k 129 47
Gent. utente,

ho letto con molta attenzione la Sua richiesta.

Rispondo alle Sue domande seguendo lo stesso ordine:

1) una candidosi trova, innanzitutto, nella terapia farmacologica la giusta soluzione e contestualmente nella regolarizzazione delle funzioni intestinali (alvo irregolare) con un'alimentazione ricca di fibra alimentare, varia e bilanciata. Utile l'assunzione di probiotici anche per lunghi periodi. I carboidrati complessi (pasta, riso, pane, patate) DEVONO essere consumati e non sono responsabili di riacutizzazioni, mentre è preferibile ridurre o eliminare gli zuccheri semplici;

2) l'incremento ponderale, se a carico della massa grassa, può essere la conseguenza di una precedente ed errata dieta dimagrante sbilanciata (carenza di carboidrati);

3) patologie gastroesofagee vanno affrontate con terapie farmacologiche e con un regime alimentare strettamente personalizzato;

4) oltre agli esami prescritti dallo specialista Gastroenterologo, solitamente si richiedono alcuni esami ematochimici necessari al momento della visita dietologica, in cui dovrà essere effettuato l' esame Impedenziometrico per la valutazione delle masse corporee.


Per utili spunti di riflessione, La invito alla lettura del seguente articolo:

https://www.medicitalia.it/minforma/scienza-dell-alimentazione/327-dieta-e-benessere.html


Spero di aver soddisfatto i Suoi quesiti e resto a Sua disposizione per ogni ed eventuale chiarimento.

Cordiali saluti e...buon Ferragosto.

Dott. Serafino Pietro Marcolongo
Dietologia - Medicina Estetica

IL CONSULTO ONLINE NON SOSTITUISCE LA VISITA DIRETTA!

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottore,
La ringrazio molto per la sua cortese risposta.
Ho dimenticato di scrivere che per la candida ho seguito, con ottimi risultati, una terapia a base di fermenti lattici e antimicotici, supportati da un'alimentazione con pochissimi carboidrati; per gli altri problemi invece ho assunto omeprazolo, gadral e carbone vegetale. In tutto questo periodo sono stata seguita da un nutrizionista, ma non ho mai effettuato l'esame impedenziometrico.
La ringrazio e la saluto cordialmente.
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