Bere latte di soia in gravidanza
Salve a tutti cari Dottori,
Vi scrivo per chiederVi qualche chiarimento su quanto ho letto recentemente in internet, su riviste scientifiche, siti dedicati all’alimentazione e su molti forum sparsi per il Web. La mia domanda riguarda l'assunzione di latte di soia in gravidanza. La mia compagna a breve darà alla luce un maschietto e, da quando abbiamo letto in internet le potenziali problematiche che può portare l'assunzione di soia, lei ha deciso di smettere di bere latte di soia. Inoltrandomi nella lettura sono venuto a conoscenza che il latte di soia, o comunque, preparazioni a base di soia, siano nocive per lo sviluppo fetale, specialmente se il feto è di sesso maschile. Stando a quanto scritto riguardo sperimentazioni su mammiferi e raccolta dati su umani, infatti, sembrerebbe che l’assunzione giornaliera di soia, anche in dosi moderate, inciderebbe sulla mascolinizzazione del feto in maniera inversamente proporzionale: più soia (più fitoestrogeni) meno mascolinità. Questo effetto inciderebbe quindi sul corretto sviluppo maschile del feto sia dal punto di vista ormonale che fisico.
Ora gentilmente Vi chiedo quali siano i fondamenti scientifici di tali affermazioni e quali siano le reali ingerenze di tali fitoestrogeni sul normale sviluppo fetale maschile.
Vi ringrazio vivamente per ogni Vostro gentile chiarimento.
Saluti
Andrea
Vi scrivo per chiederVi qualche chiarimento su quanto ho letto recentemente in internet, su riviste scientifiche, siti dedicati all’alimentazione e su molti forum sparsi per il Web. La mia domanda riguarda l'assunzione di latte di soia in gravidanza. La mia compagna a breve darà alla luce un maschietto e, da quando abbiamo letto in internet le potenziali problematiche che può portare l'assunzione di soia, lei ha deciso di smettere di bere latte di soia. Inoltrandomi nella lettura sono venuto a conoscenza che il latte di soia, o comunque, preparazioni a base di soia, siano nocive per lo sviluppo fetale, specialmente se il feto è di sesso maschile. Stando a quanto scritto riguardo sperimentazioni su mammiferi e raccolta dati su umani, infatti, sembrerebbe che l’assunzione giornaliera di soia, anche in dosi moderate, inciderebbe sulla mascolinizzazione del feto in maniera inversamente proporzionale: più soia (più fitoestrogeni) meno mascolinità. Questo effetto inciderebbe quindi sul corretto sviluppo maschile del feto sia dal punto di vista ormonale che fisico.
Ora gentilmente Vi chiedo quali siano i fondamenti scientifici di tali affermazioni e quali siano le reali ingerenze di tali fitoestrogeni sul normale sviluppo fetale maschile.
Vi ringrazio vivamente per ogni Vostro gentile chiarimento.
Saluti
Andrea
[#1]
Gent. utente,
l'argomento trattato è ancora oggi dibattutto e contraddittorio su un alimento come la soia, ricco di numerose proprietà.
Tra queste i fitoestrogeni o estrogeni vegetali con struttura molecolare ed attività estrogenico-simile in grado di legarsi agli stessi recettori degli estrogeni.
Risale ad alcuni anni fa uno studio condotto da alcuni ricercatori, da cui emerse che l'elevato consumo in dieta di fitoestrogeni durante la gravidanza poteva causare effetti indesiderati sul feto.
Purtroppo, questo studio fu effettuato sui...ratti e non sull'uomo! Da ciò la cautela a considerare la soia un alimento "controindicato"...ma non vietato!
Bisogna tener presente, in ogni caso, che i fitoestrogeni si legano ai recettori degli estrogeni in modo notevolmente inferiore (da 100 a 1000 volte!) e che osservando le popolazioni asiatiche, grandi consumatrici di soia in tutte le sue varianti, non si evidenziano effetti negativi. Anzi...
Per concludere, esprimo il mio modesto parere che scaturisce dall' esperienza maturata negli anni con diverse gestanti vegetariane e vegane (la soia ed i suoi derivati nelle diete di questi soggetti è onnipresente): la corretta distribuzione dei cibi ed un piano alimentare personalizzato che tenga conto di ogni caratteristica individuale, abitudini alimentari, fabbisogno calorico e nutrizionali specifici della gestante...non ha mai prodotto, direttamente o indirettamente, problematiche di alcun rilievo materno-fetali.
Spero di aver contribuito, anche se in minima parte, a fornirLe spunti per un'utile riflessione.
Cordiali saluti e tanti cari auguri.
l'argomento trattato è ancora oggi dibattutto e contraddittorio su un alimento come la soia, ricco di numerose proprietà.
Tra queste i fitoestrogeni o estrogeni vegetali con struttura molecolare ed attività estrogenico-simile in grado di legarsi agli stessi recettori degli estrogeni.
Risale ad alcuni anni fa uno studio condotto da alcuni ricercatori, da cui emerse che l'elevato consumo in dieta di fitoestrogeni durante la gravidanza poteva causare effetti indesiderati sul feto.
Purtroppo, questo studio fu effettuato sui...ratti e non sull'uomo! Da ciò la cautela a considerare la soia un alimento "controindicato"...ma non vietato!
Bisogna tener presente, in ogni caso, che i fitoestrogeni si legano ai recettori degli estrogeni in modo notevolmente inferiore (da 100 a 1000 volte!) e che osservando le popolazioni asiatiche, grandi consumatrici di soia in tutte le sue varianti, non si evidenziano effetti negativi. Anzi...
Per concludere, esprimo il mio modesto parere che scaturisce dall' esperienza maturata negli anni con diverse gestanti vegetariane e vegane (la soia ed i suoi derivati nelle diete di questi soggetti è onnipresente): la corretta distribuzione dei cibi ed un piano alimentare personalizzato che tenga conto di ogni caratteristica individuale, abitudini alimentari, fabbisogno calorico e nutrizionali specifici della gestante...non ha mai prodotto, direttamente o indirettamente, problematiche di alcun rilievo materno-fetali.
Spero di aver contribuito, anche se in minima parte, a fornirLe spunti per un'utile riflessione.
Cordiali saluti e tanti cari auguri.
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 74.3k visite dal 01/10/2012.
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