Tempi di attesa per carcinoma seno

Buonasera, volevo sapere se si può aspettare effettivamente un mese e mezzo prima di essere operata di carcinoma duttale infiltrante di 1 cm e mezzo in una donna di 50 anni... Un giorno si è tranquilli a riguardo (sempre per quanto sia possibile essere sereni in questa situazione), il giorno dopo invece si sprofonda ancora nel dubbio e nell'ansia...E' la parola 'infiltrante' che ci fa paura, pur essendo il nodulo piccolo... La scoperta risale al 15 aprile, e l'intervento è fissato al 31 maggio, con radioterapia intraoperatoria....Capisco che ogni caso è a sè, ma più o meno di quanto può peggiorare la situazione in un mese? Di quanto un carcinoma può aumentare o diffondersi in altri tessuti? Non vorrei mettere in dubbio la diagnosi, ma un carcinoma infiltrante che alle lastre si presenta circoscritto e incapsulato (passatemi il termine) può essere realmente infiltrante e non in situ? Inoltre, se i linfonodi ascellari non sembrano gonfi, ciò è una probabilità che non siano stati toccati, o non vuol dire nulla? E infine, il rischio di metastasi in presenza di un nodulo piccolo quali sono? Perdonate le tante domande, sarei felice di ricevere risposte generali anche solo per alcune di esse! Grazie!!
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
Mi scusi ma pensavo di averle risposto chiaramente su

https://www.medicitalia.it/consulti/senologia/215283-una-settimana-fa-un-carcinoma-duttale-infiltrante-delle-dimensioni.html

Non credo si possa rispondere alle sue legittime domande:
un piccolo tumore può avere una velocità di crescita
elevata, mentre un tumore di più grandi dimensioni una velocità di crescita e di metastatizzazione più lenta.
[#2]
dopo
Utente
Utente
Si mi aveva risposto! E solo che era sorte altre domande, dettate ancora dalla paura!
Volevo chiederle anche se il fatto che il nodulo sia dolorante è una cosa normale oppure se magari è sintomo di un peggioramento.

Grazie ancora!!
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
Non c'è alcuna correlazione tra dolorabilità di un nodulo tumorale e incremento della sua aggressività.

Frequentemente , per ovvie ragioni psicologiche, i pazienti in attesa della terapia chirurgica lamentano molti disturbi anche a distanza che nulla hanno a che vedere con la malattia di base.
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