Carcinoma invasivo di tipo non speciale g3
Gentilissimi medici,
ho ricevuto oggi l'esito dell'esame istologico dopo un intervento di quadrantectomia con prelievo di linfonodo sentinella. L'esame del linfonodo riferisce presenza di metastasi di diametro superiore a 2 mm- pN1 (sn) mentre l'esame del carcinoma riscontra un carcinoma invasivo di tipo non speciale, G3, dimensione carcinoma massima 1 cm, dimensione massima complessive 3 cm, con carcinoma duttale in situ ai margini superiore e inferiore, distante 2mm dal margine periareolare. La valutazione dei fattori prognostici è la seguente:
- % clone Sp1 98%
- % clone 633 98%
- % clone MM1 18%
- c-erb B2 clone CB11 negativo
- e-cadenina: positività
- citocheratina e EGFR: negatività.
La proposta di intervento è di mastectomia con ricostruzione e asportazione linfonodi cavo ascellare, con sucessiva chemioterapia (hanno escluso radioterapia).
Vi chiedo un parere rispetto alla proposta di intervento chirurgico, una valutazione dei fattori prognostici e predittivi (di cui non mi è stato ancora detto nulla), rispetto alla ricostruzione quale i vantaggi e gli svantaggi dell'intevento con protesi e di quello con autotrapianto adiposo.
L'ospedale presso cui sono in cura pratica solo l'intervento con protesi, pertanto un eventuale scelta di altra modalità comporterebbe anche il cambio dei medici che finora mi stanno seguento con professionalità e competenza.
Vi ringrazio intanto per l'attenzione e per l'asuspicata risposta ai quesiti che vi ho sottoposto.
Cordiali saluti
ho ricevuto oggi l'esito dell'esame istologico dopo un intervento di quadrantectomia con prelievo di linfonodo sentinella. L'esame del linfonodo riferisce presenza di metastasi di diametro superiore a 2 mm- pN1 (sn) mentre l'esame del carcinoma riscontra un carcinoma invasivo di tipo non speciale, G3, dimensione carcinoma massima 1 cm, dimensione massima complessive 3 cm, con carcinoma duttale in situ ai margini superiore e inferiore, distante 2mm dal margine periareolare. La valutazione dei fattori prognostici è la seguente:
- % clone Sp1 98%
- % clone 633 98%
- % clone MM1 18%
- c-erb B2 clone CB11 negativo
- e-cadenina: positività
- citocheratina e EGFR: negatività.
La proposta di intervento è di mastectomia con ricostruzione e asportazione linfonodi cavo ascellare, con sucessiva chemioterapia (hanno escluso radioterapia).
Vi chiedo un parere rispetto alla proposta di intervento chirurgico, una valutazione dei fattori prognostici e predittivi (di cui non mi è stato ancora detto nulla), rispetto alla ricostruzione quale i vantaggi e gli svantaggi dell'intevento con protesi e di quello con autotrapianto adiposo.
L'ospedale presso cui sono in cura pratica solo l'intervento con protesi, pertanto un eventuale scelta di altra modalità comporterebbe anche il cambio dei medici che finora mi stanno seguento con professionalità e competenza.
Vi ringrazio intanto per l'attenzione e per l'asuspicata risposta ai quesiti che vi ho sottoposto.
Cordiali saluti
[#1]
Per fortuna non tutti i fattori prognostici sono sfavorevoli.
Ad esempio riguardo alla positività dei recettori ormonali.
Sui vantaggi e svantaggi degli interventi ricostruttivi è impossibile a distanza senza una visita diretta apportare i contributi che ci richiede,
Tanti saluti.
Ad esempio riguardo alla positività dei recettori ormonali.
Sui vantaggi e svantaggi degli interventi ricostruttivi è impossibile a distanza senza una visita diretta apportare i contributi che ci richiede,
Tanti saluti.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.3k visite dal 18/09/2013.
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