La presenza di millimetrici linfonodi è indice di micrometastasi

Buongiorno, ho necessità di un'informazione in quanto ormai non si riesce più a stare tranquilli. A mia moglie nel Marzo scorso è stato diagnosticato un carcinoma mammario duttale infiltrante di circa 2,5 cm. Immediatamente è stata sottoposta a tutte le analisi di routine, Pet e Tac da cui non emerge diffusione della malattia. Considerata la giovane età i medici hanno deciso per una chemioterapia neoadiuvante nella speranza di ridurre la massa e procedere poi con un intervento conservativo. Ha da poco finito le terapie ed ora, in attesa dell'intervento, dovrà sottoporsi nuovamente a Pet e Rm.
Ovviamente siamo in tensione, il timore di quello che ci aspetta è molto forte. Stamattina ho ripreso il referto della prima Tac edi ho notato una dicitura che a suo tempo avevo trascurato in quanto rincuorato dall'assenza di altre aree patologiche: oltre alla presenza della formazione solida si specifica la presenza di millimetrici linfonodi nel cavo ascellare destro, lato del seno malato. Come interpretare questo dato? La presenza di millimetrici linfonodi è indice di micrometastasi? All'esame obiettivo non risultano linfonodi ingrossati e eco e mammografia non riportano nulla al riguardo. Che pensare? Cosa dobbiamo aspettarci? Grazie in anticipo.
Cordiali saluti
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
Ma no è probabile che siano da quanto descrive negativi e in ogni caso in presenza di micrometastasi (parlo di micro) la vostra preoccupazione è senz'altro comprensibile ma eccessiva.

Tanti saluti
Salvo Catania

Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com

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dopo
Utente
Utente
Grazie mille dottor Catania, cercheremo di essere più tranquilli ed aspettare il giorno dell'intervento per avere certezza della situazione.
Mi chiedo inoltre: mia moglie ha finito le chemio il 15 Ottobre e l'intervento è fissato per il 26 Novembre, in più di un mese il nodulo, indisturbato, non potrebbe crescere nuovamente? È prassi attendere circa 30/40 giorni tra la fine delle terapie e la chirurgia? E questo lasso di tempo è sicuro per il paziente?
Grazie ancora per la disponibilità.
Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
Dottor Catania,
le scrivo ancora per un ulteriore chiarimento. Ieri il medico chirurgo ha comunicato a mia moglie che in sede operatoria procederà con la dissezione ascellare, ritenendo non opportuno fare la biopsia del linfonodo sentinella in quanto reduce dalla chemio neoadiuvante.
È così? È questo il protocollo da seguire? Ovunque si procede in questo modo?
Noi speravamo in un intervento conservativo non solo del seno ma anche dell'ascella che, a dire il vero, sarebbe preferibile preservare più del seno stesso, viste le conseguenze che una dissezione potrebbe comportare.
Grazie per l'attenzione
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
Attualmente solo in studi clinici controllati dopo la neodiuvante si può procedere all'analisi del Linfonodo sentinella.

Le suggerisco un differente approccio alla malattia, perché di cancro si guarisce, ma è più difficile guarire dalla seconda e più grave malattia che si accompagna ad esso : la paura del cancro !

Se lo desidera (si presenti con un nome, anche fasullo) e dica pure che l'ho invitato io nel nostro blog delle RAGAZZE FUORI DI SENO e Le prometto che non la lasceremo sola.

https://www.medicitalia.it/spazioutenti/forum-rfs-100/come-si-calcola-il-rischio-reale-per-il-tumore-al-seno-44-500.html

Ci sono diversi mariti e fligli/e che scrivono al posto della paziente. Se lo desidera sarà il benvenuto
E non vi lasceremo soli.

Tanti saluti
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dopo
Utente
Utente
Buongiorno dottore, grazie infinite per la risposta.
Innanzitutto le dico che ho accettato il suo invito e mi sono iscritto al forum. In mattinata ne parlerò con mia moglie augurandomi che si convinca ad uscire dal suo isolamento e a scegliere la strada del confronto e della condivisione.
In riferimento al quesito che le ponevo relativamente alla procedura del linfonodo sentinella, lei parla di "studi clinici controllati" in che senso?
Mia moglie potrebbe rifiutarsi di sottoporsi anche a questa procedura (che tra l'altro non ci è stata debitamente comunicata all'inizio del percorso ma che abbiamo bruscamente appreso in fase di prericovero...) e se si a cosa andrebbe incontro?
L'intervento è tra qualche giorno ma noi vorremo le informazioni giuste per decidere consapevolmente e siamo ben disposti a farci seguire da lei a Milano dottor Catania pur di avere il miglior approccio, in termini anche di qualità della vita, a questa brutta malattia.
Spero in una sua tempestiva risposta.

Cordiali saluti
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
Non ho fatto in tempo a risponderle, perché vedo solo adesso la sua replica : cosa è successo dopo ?

L'intervento è stato eseguito ?

Ho visto la sua presentazione come Rosa (può anche presentarsi come marito di Rosa., ma sempre con un niome anche se fasullo)

Se vuole, io già vi ho presentati, scriva pure direttamente su

https://www.medicitalia.it/spazioutenti/forum-rfs-100/come-si-calcola-il-rischio-reale-per-il-tumore-al-seno-44-505.html
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