Carcinoma

Buongiono, sono una donna di 51 anni, sono stata operata per asportare un carcinoma infiltrante della mammella da due settimane. All’esame intraoperatorio il nodulo sentinella e parasentinella sono risultati indenni da neoplasie e cosi all’esame istologico.
Sono stati sottoposti a esame istologico anche: A) Parenchima mammario di cm 8x5x5 con repere in filo corrispondente a margine aureolare h7, sormontato da losanga cutanea di cm 3x1.Al taglio nodulo a margini regolari, mammellonato, di cm 2.3, posto a 0.3 cm da margine h7, a 0.3 cm dal margine h11 e più di 1 cm da restanti margini.(LA); B) Frammento di parenchima mammario 5x3x1.5, con un versante con fili chirurgici; C) Frammento di parenchima mammario 4.5x2.5x1, con fili di repere su un versante.Si effettuano sezioni seriate.(IS)
Descrizione microscopica:La determinazione immunostochimica dei recettori per estrogeno clone 6F11 e progesterone clone PR88 eseguita su sezione istologica in paraffina, ha dato risultato: EG=Neg PgR=Neg; la determinazione immunocitochimica dell’indice di proliferazione MIB-1 eseguita su sezione istologica in paraffina ha dato il risultato: >50%; la determinazione immunocitochimica di c-erb-B2(DAKO) su sezione istologica in paraffina ha evidenziato intensa immunoreattività completa di membrana nel 60% della popolazione neoplastica.(Score3+);
Diagnosi: A)B)C) Carcinoma duttale infiltrante scarsamente differenziato del quadrante supero esterno della mammella sx, con diffuso infiltrato flogistico peritumorale, focale embolizzazione vascolare peritumorale e aree intaduttali e di colonizzazione lobulare che giungono diffusamente sul margini di resezione dell’ampliamento verso le ore 6-9 e focalmente sul margine di ampliamento verso le ore 11.
pT2, G3, pN0 (sn)
IS (IS)
P1104 T04000 M85003
D0031
P1100 T08888 M0001
P1100 T08000 M0001
Come mi consigliate di comportarmi di fronte a questi risultati? Pensate sia meglio rioperare per asportare la ghiandola mammaria e poi seguire una terapia. E quale? Radio o chemio?
E se non mi sottoponessi a un nuovo intervento, che rischio c’è, secondo la vostra esperienza, che il carcinoma si possa sviluppare e/o interessare altri parti del corpo. Suggerite altri esami? Quali sono le questioni critiche rispetto ai risultati dell’esame istologico?
Vi ringrazio in anticipo per l’attenzione,
cordiali saluti
Pina
[#1]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
Si tratta di una neoplasia con un discreto grado di aggressività (ma ORA NON C'E' PIU') per la presenza di diversi fattori sfavorevoli (G3, invasione vascolare,
indice di proliferazione elevato, recettori negativi...)che meritano (ma rispondono alla cura) una terapia adiuvante da concordare con il suo oncologo.

Tra questi comunque ci sono anche fattori molto favorevoli come la negatività dei linfonodi ascellari esaminati che suggeriscono un cauto ottimismo.

C'è anche margine interessato che potrebbe richiedere una ulteriore radicalizzazione in considerazione anche della sua giovane età, ma questo va concordato con il suo oncologo o con il chirurgo che ha eseguito l'intervento.

Senz'altro sì alla radioterapia se l'intervento chirurgico è considerato concluso o se si farà una semplice radicalizzazione.

Cordiali saluti

Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottore, voglio ringraziarla per la sua rapida risposta. Consenta che le chieda ancora alcuni chiarimenti e aggiunga qualche info a quelle già comunicate.

Per prima cosa le chiedo cortesemente cosa intende per semplice radicalizzazione, ne parla proprio in chiusura della sua risposta e invasione vascolare, quando descrive le caratteristiche del tumore. E i dati seguenti, riportati sotto la diagnosi che le ho comunicato, che significato hanno?
P1104 T04000 M85003
D0031
P1100 T08888 M0001
P1100 T08000 M0001

Volevo poi aggiungere altre notizie a quelle già comunicate: in sede clinica mi è stato detto che il nodulo aveva una certa dimensione. Dopo l’intervento mi è stato comunicato che aveva una misura maggiore. Dopo l’esame istologico, che si trattava di due tipologie diverse di neoplasia, un nodulo centrale di natura diversa da quello situato sui margini, con le caratteristiche che lei così correttamente ha indicato. (tre le zone sottoposte a esame istologico come da mail precedente:A= quadrante supero-esterno; B= ampliamento del margine a ore 6/9; C=ampliamento a H11). Inoltre mi hanno detto che la neoplasia rilevata in sede chirurgica non è certo che non sia diffusa in altra parte della ghiandola mammaria.

Alla consegna del risultato istologico, mi è stata suggerita l’eliminazione della ghiandola mammaria seguita da un ciclo di chemioterapia. Questo in considerazione dell’età e delle caratteristiche del tumore, giudicato insidioso, perché non rilevabile in esame mammografico, ecografico e risonanza m.
Il chirurgo sentito l’anatomo-patologo consiglia di approfittare del vantaggio derivante dalla negatività del linfonodo sentinella che dovrebbe essere indice di mancata diffusione. E di seguire dopo l’intervento con un ciclo di chemio perché la neoplasia non risponde ai test ormonali.

A me sembra una precauzione eccessiva, se il linfonodo negativo è indice di mancata diffusione e viene effettuata la mastectomia, perché fare anche la chemio?

E se decidessi di non sottopormi all’intervento? Il chirurgo dice che è una scelta assolutamente personale ma io sono confusa e non so decidermi.

Grazie per l’aiuto
Pina
[#3]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
La negatività linfonodale ascellare è uno dei parametri pur se molto importante favorevoli, mentre diversi altri sono sfavorevoli e indicano una discreta aggressività.

Condivido l'indicazione per una terapia adiuvante
precauzionale.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dottore,
se posso farle ancora una domanda, vorrei sapere cosa ne pensa lei degli studi sulla cura del cancro con cellule staminali modificate.
Ho letto che ricercatori dello IEO hanno stabilito attraverso esperimenti su animali che eliminando il gene p21 dalle cellule staminali tumorali, le cellule stesse hanno cominciato una intensa attività, sono invecchiate e morte. La prospettiva cambierebbe in quanto mentre i farmaci attuali agiscono a livello delle cellule figlie le staminali agirebbero direttamente sulle madri preservando anche le cellule sane, in quanto capaci di individuare quelle malate.
Mi esprime il suo punto di vista? Si sa se è iniziata la sperimentazione sull'uomo?
Pina

PS:ha visitato il sito che le ho segnalato su Boavista?
[#5]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
Non se ne sa di più di quello che è pubblicato

http://www.corriere.it/salute/sportello_cancro/09_giugno_08/tumori_test_sangue_6364745e-53eb-11de-b645-00144f02aabc.shtml

Allora è Lei che mi ha inviato una mail privata sulla maratona nel deserto Boavista.

Le ho risposto che conosco bene l'organizzatore che vive lì ed ha fatto numerose gare nel deserto con me (Mali, Libia ,Marocco, Giordania )
[#7]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
Non mi riferisco a questo argomento in particolare,
ma attenzione ai proclami pubblicizzati dai media.

Ho ormai una età tale d'averne letti nella mia vita di proclami dati per realizzati a migliaia e tutt'ora gli stessi sono rimasti tali .

Attenzione a creare aspettative che ad essere ottimisti
le vedranno concretizzate i figli dei miei nipoti che non sono ancora nati.
[#8]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dottore, sono qui a riscriverle dopo aver sottoposto il mio caso ai medici dell'IEO.
Non so se ho fatto bene. Certo ora sono più confusa di prima. Infatti lo specialista dello IEO non concorda sulla mastectomia e suggerisce una radicalizzazione dei margini.
Ora mi è più difficile prendere una decisione. Non capisco come si possa partire da uno stesso punto e arrivare a soluzione diverse. Quale è la differenza di rischio tra le due soluzioni? Il mio cancro secondo lei è a rischio di vita? Ma perchè a volte i medici sono così reticenti e non ti dicono chiaramente i pericoli che corri?
Sono scoraggiata...
Grazie per l'attenzione
Pina
[#9]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
A questo punto ,poichè abita a Firenze e non a Lampedusa, informerei il chirurgo di quanto ha scritto su questo thread per procedere ad una radicalizzazione.

[#10]
dopo
Utente
Utente
Già fatto. Ma il mio chirurgo continua a non condividere la posizione dello specialista dello IEO.
Segnalo che l'equipe che mi ha operato lavora in un grande ospedale di Milano e i suoi componenti sono autorevoli quanto quelli dello IEO.
Ho chiesto al chirurgo qualche altro giorno per decidere...Ma forse mi sto orientando per la mastectomia.In fondo se il risultato della radicalizzazione evidenziasse in sede istologica un cancro più diffuso, cosa succederebbe? Immagino che bisognerebbe riaprire.
Però mi fa male rinunciare a una parte di me.
Grazie e saluti
Pina
[#11]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
Non condivido il suo ragionamento ma lo rispetto.

Tuttavia

-se i suoi curanti sono autorevoli quanto quelli dell'Ieo
non comprendo perchè continui a chiedere consulti.
[#12]
dopo
Utente
Utente
Forse perchè cerco qualcuno che mi dica con forza: tieni la tua mammella per queste e queste altre ottime ragioni...Ma finora non è avvenuto.
Saluti Dottore
Pina
[#13]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
Cominci a descrivere le ragioni che Lei ha valutato "non ottime" dei colleghi dell'Ieo e LE PROMETTO CHE ESPRIMERò LE MIE con forza.

Intanto tenga conto che la radicalizzazione non completa
la terapia chirurgica : compito che spetta alla radioterapia. E questa è GIà una FORTE ragione.

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