Cistiflux influisce su urinocoltura?

Buongiorno, sono una giovane donna di 36 anni.
Negli ultimi 6 mesi ho avuto due cistiti; per la prima avuta a luglio 2023 ho preso due bustine di fosfomicina più integratori per vie urinarie per circa due settimane (sintomi spariti in tre settimane circa), la seconda a gennaio, preso una bustina di fosfomicina e poi due pastiglie di Bactrim in un'unica soluzione perché i sintomi in un giorno sono peggiorati e cistiflux per tutto gennaio.
Ad oggi ho ancora svariati sintomi, tra cui bruciore alla minzione, soprattutto all'inizio, minzione più frequente del normale (in media tra le 15 e le 20 volte al giorno).
Ho fatto visita ed ecografia urologica, visita ed ecografia ginecologa (entrambe non hanno rilevato nulla di anomalo, anche l'endometriosi di cui soffro per ora è ferma), due urinocolture e CTM.
Le urinocolture a distanza di 20 giorni da Bactrim e la seconda a distanza di 32 giorni da Bactrim e nove giorni dall' ultima assunzione di cistiflux (entrambe negative).
Il CTM (eseguito dopo due mesi da antibiotico) è negativo per atipie uroteliali, per il resto sono presenti rari granulociti, cellule pavimentose ma presenza di batteri.
Come mai il CTM ha rilevato batteri e le urinocolture sono risultate negative?
Può il cistiflux preso dal 7 al 28 gennaio aver falsato le urinocolture?
Per ora mi è stato detto di fare una cura di uroial plus per sei mesi e poi, se non ho miglioramenti, passare a cistoscopia, in quanto c'è il sospetto che possa essere cistite interstiziale.

Grazie in anticipo per eventuale riscontro.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.5k 1.9k
I due esami hanno modalità e scopi diversi. L'urocoltura viene considerata positiva in genere con una carica batterica superiore a centomlila (dieci alla quinta potenza) mentre i batteri anche con carica bassa e non significativa possono essere visti alla citologia urinaria, ma anche nel semplice sedimento dell'esame delle urine.
Un integratore a base di estratti del mirtillo rosso non può - falsare - l'urocoltura, anzi, limitando l'adesione dei batteri alla mucosa vescicale, dovrebbe addirittura incrementarne la quantità agli esami urinari. Almeno in teoria.
A meno che vi sia febbre od atre evidenti complicazioni, non è corretto assumere un atibiotico in modo empirico, senza aver avuto prima un adeguato riscontro colturale positivo.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Ho assunto gli antibiotici solo durante l'evento acuto; per svariate ragioni tutti gli esami sono stati eseguiti dopo. Di fatto per ora devo fare una cura di alcuni mesi solo con integratori, per vedere se i sintomi che ancora ho migliorano.
Ringrazio sentitamente per la risposta celere e chiara, era l'unico dubbio che non riuscivo a sciogliere.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.5k 1.9k
La prescrizione di integratori comporta un atto di fede sulla loro efficacia, un reale vantaggio deve essere apprezzabile entro tempi accettabili (es. due mesi), altrimenti rischia di diventare una spesa inutile.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Grazie, lo terrò presente.
Se posso chiedere un parere, in caso non dovessi migliorare, lei riterrebbe necessaria una cistoscopia? È un esame che mi spaventa un po'.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.5k 1.9k
Può essere. Una cistoscopia ambulatoriale nella femmina è un esame assai poco invasivo, effettuabile molto rapidamente ed in semplice anestesia da contatto.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Capisco, spero comunque di migliorare quanto prima.
La ringrazio moltissimo per l'attenzione e la disponibilità!
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