Infiammazione urinaria con urinocoltura negativa

Buongiorno, chiedo consulto per una situazione che sta diventando invalidante.

Premetto che assumo progestinico dienogest da 11 mesi per endometriosi per cui sono in amenorrea da dicembre. Non ho e non ho mai avuto rapporti sessuali.
Da circa un mese ho notato una frequenza urinaria maggiore (ho sempre urinato spesso in tutta la vita ma ora molto di più), e negli ultimi giorni è diventata insostenibile.
Sento la vescica piena anche dopo essere andata in bagno, vado ogni mezz'ora circa e la notte mi sveglio almeno ogni 2 ore e per questo dormo malissimo. E non emetto solo qualche goccia, emetto urina regolarmente ogni volta.
Se bevo un bicchiere anche solo da 0. 2l devo urinare dopo circa 20 minuti.
Dopo aver urinato noto delle piccole perdite negli slip.
In tutto ciò assumo 2 lt di acqua al giorno, le mie urine sono praticamente inodore e trasparenti.
La zona del meato uretrale al tatto brucia e anche dopo che la lavo con detergenti.
Mi sembra che in effetti la situazione sia peggiorata da quando ho applicato e-derm (a causa di secchezza nella zona vulvare), ho iniziato ad avere bruciori e da lì la situazione della frequenza urinaria è degenerata.
Ho fatto esame delle urine ed è risultato tutto ok tranne per il sedimento dove si sono risccontrati "presenza di filamenti di muco e rari cristalli di ossalati di calcio".
Urinocoltura è negativa.
Ci tengo a specificare che assumo daflon 500 2 cpr al mattino per problemi emorroidari, ho introdotto il D-Mannosio per alleviare i sintomi di questa specie di cistite ma sembra non avere effetti.

Oggi pomeriggio ho la visita con la ginecologa con ecografia transaddominale (non posso eseguire quella transvaginale).

Di cosa potrebbe trattarsi?
Quali altri esami fare?
Esiste un modo almeno per calmare la sensazione di urgenza nel frattempo che faccio tutti gli accertamenti del caso?
Purtroppo la mancanza di sonno che comporta questo problema non è sostenibile.
Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
La negatività dell'esame delle urine, in particolare la scarsità/assenza di cellule infiammatorie (leucociti) esclude la comune cistite batterica. Il suo quadro, che pare unire disturbi vescicali con una irritazione esterna, può essere collegata ad uno squilibrio ormonale, forse condizionato dalla terapia. Anche le emorroidi possono contribuire a rendere i sintomi più evidenti. Raccomanderemmo di non assumere antibiotici, che potrebbero risultare controproducenti. Sentiamo il parere del ginecologo su una eventuale variazione della terapia ormonale.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/

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Dottore, anzitutto la ringrazio per la risposta. La aggiorno sulla visita.
Dalla visita ginecologica è emerso che la vescica non ha alterazioni a livello dell'uroepitelio, inoltre mi è stata fatta ecografia trans addominale sia prima che dopo aver svuotato la vescica e non risultavano residui o ristagni.
La terapia ormonale non posso cambiarla perché quello che prendo è l'unico progestinico senza lattosio (a cui sono intollerante), e senza terapia per endometriosi tornerei gravemente anemica come in passato.
La diagnosi è stata cistite abatterica, per cui mi è stato prescritto da prendere oralmente Jalorest e da applicare localmente in zona vulvare Alyval.
Di notte gli episodi più frequenti di minzione si verificano tra le 2 e le 6 del mattino e purtroppo in quelle ore rimango sveglia perché sento tutta la zona contratta con peso vescicale e se vado in bagno produco tanta urina (smetto di bere verso le 21, dopo di che piccoli sordi d'acqua se ho sete).
Aggiungo anche che sono una persona estremamente ansiosa che ha sempre somatizzato lo stress, non so se a questo punto può dipendere anche da questo fattore.
Cos'altro posso fare per dormire almeno la notte? Jalorest in quanto tempo può produrre effetti positivi?
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