PSA alto (5.29) con terapia e assenza di sintomi: tumore?

Buonasera.

Sono un uomo di 78 anni, in cura dal 2010 per IPB.
Da qualche anno, i farmaci che assumo quotidianamente sono Alfuzosina cloridrato 10 mg e Dutasteride capsule 0, 5.

In tanti anni, il PSA controllato ogni 12 mesi è sempre rimasto entro i limiti, ovvero intorno ai 2-3 ng/ml, ma l'ultimo PSA Reflex ha rilevato i seguenti valori:

PSA 5, 29 ng/ml
PSA free 0, 93 ng/ml
ratio (F/T) 18 %

Durante la visita di controllo l'urologo non ha rilevato nulla ma, dato che il PSA è aumentato, per una maggiore sicurezza dovrò fare una risonanza multiparametrica.
Premetto che non ho disturbi urinari, né sintomi specifici.

La mia domanda é: il PSA a 5, 29 durante anni di cura con Alfuzosina e Dutasteride e in assenza di sintomi, potrebbe essere indice di tumore alla prostata?
L'urologo ha accennato alla possibilità di dover cambiare la cura, ma confesso di essere un pò preoccupato.

Attendo il vostro gentile parere e ringrazio anticipatamente.


B.
Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Un valore di PSA di 5,29 ng/ml in terapia cronica con dutasteride merita certamente di esser approfondito, anche in assenza di disturbi od alterazioni apprezzabili alla visita diretta. Concordiamo con le indicazioni ad eseguire la risonanza magnetica multiparametrica.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/

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Dr. Alessandro Sciarra Urologo 742 41
Buongiorno,
la terapia medica di combinazione con alfuzosina e dutasteride per iperplasia prostatica benigna, dovrebbe bloccare la produzione del PSA ( da parte della dutasteride) legata alla patologia benigna.
Quindi, in presenza di queste terapie, un aumento del PSA totale nonostante la dutasteride se assunta regolarmente ( e non interrotta ) e' maggiormente sospetto per neoplasia prostatica rispetto ad un aumento del PSA in assenza di terapia con dutasteride.
Quindi e' vivamente consigliato eseguire una risonanza magnetica multiparametrica della prostata ( esame raccomandato per la diagnosi iniziale di una eventuale neoplasia prostatica) e non una ecografia, per valutare il sospetto indicato dal PSA. Anche se alla visita con esplorazione rettale non si percepiscono alterazioni sospette. Non e' consigliabile cambiare terapia prima di aver verificato con la risonanza. Se la risonanza visualizzera' zone sospette per neoplasia PIRADS 4-5, sara' necessario eseguire una biopsia mirata per la diagnosi istologica. In caso contrario, con una RM negativa per aree sospette, allora si potra' valutare un cambio di terapia per iperplasia prostatica.

Un cordiale saluto
Prof Alessandro Sciarra
Professore Prima Fascia Urologia
Chirurgia Robotica
Universita' Sapienza di Roma
https://alessandrosciarra.it

Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it

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Utente
Utente
Gentili Dottori,
come prima cosa vi ringrazio delle cortese ed esaustive risposte.

La risonanza parametrica ha rilevato un nodulo sospetto.
Riporto di seguito quanto scritto nel referto, ovvero l'unica voce sospetta:

Nodulo di diffusione ristretta circa 0,8 cm, antero-laterale nel segmento medio del lobo destro, ipointenso in T2w, mal dissociabile da nodularità adiacenti e con moderata vascolarizzazione precoce.
Il reperto risulta sospetto per adenoCA: v2-1 PI RADS 4.

E' consigliata una biopsia, dato che in tutta probabilità si tratta di un tumore alla prostata. In questo caso, l'intervento è consigliato alla mia età (78), oppure è possibile procedere con radioterapia e cura ormonale?

Ancora grazie, buona serata.


B.
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Ogni giudizio definitivo può essere espresso in base al risultato istologico,delle,biopsie in programma. In ogni caso, le indicazioni chirurgico/laparoscopiche dopo i 70 anni devono essere poste con maggiore attenzione, considerando le condizioni generali, la presenza di altre patologie e non ultima anche la propensione psicologica. Nella nostra pratica, almeno fino ad oggi, in una situazione come la sua in genere si consiglia una radioterapia associata ad un periodo di terapia di blocco ormonale. D’ogni modo, si vedrà.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/

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Utente
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La ringrazio dottore,
vedremo cosa rivelerà la biopsia.

Una domanda: in caso di radioterapia è possibile fare sforzi, inteso come sollevare pesi? Se non si può, per quanto tempo occorre astenersi? Pur essendo in pensione, aiuto mio figlio nella sua attività - lo stesso lavoro che ho fatto per quarant'anni - dunque ci terrei a sapere in che modo occorre procedere, nell'eventualità.

Ancora grazie!!

B.
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