Prostatite da klebsiella oxytoca

Buongiorno, sono un uomo di 39 anni, premesso che sono seguito da un bravo urologo, sono in attesa di eseguire un intervento di circoncisione per fimosi acquisita. Dopo una prima spermiocultura e urinoculutura dove tutto era negativo il dott. mi ha fatto fare una cura con ciproxine 500 per 15 giorni perchè oltre hai sintomi classici della prostatite avvertivo un fastidio al testicolo sinistro e in zona pubica, poi passati almeno 15 gg rifaccio una seconda spermiocultura dove clamidia, micoplasmi, ureplasmi e gonognocco erano negativi ma veniva isolato il germe della klebsiella oxytoca. in base all'antibiogramma il dottore mi fa fare 20 giorni di tavanic 500 per poi ripetere trascorsi 15 gg l'esame. Ho ritirato gli ultimi esami (fatta anche urinocultura) il germe è stato nuovamente isolato sia nella spermiocultura che nell'urino cultura con carica batterica 50.000 cfu/ml, ho notato che nell'antibiogramma della spermiocultura è indicato esbl positivo mentre in quello delle urine è negativo cosa significa? Ho fatto nel frattempo una eco all'addome e ai testicoli dove è tutto ok unica cosa segnalata di anomalo è "prostata 43mm diametro trasversale". Il dolore al testicolo permane non ho bruciore nell'urinare. Si riuscirà a debellare questo germe?
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Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51 14
Gentile utente, con tutta probabilità si riuscirà, ma nelle infezioni prostato-seminali è frequente dover ripetere cicli di antibiotici, quindi si "armi" di pazienza e non perda la calma. Buona giornata

Dr. Enrico Conti
Specialista in Urologia e Andrologia
Primario Urologo ASL 5 Spezzino

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Utente
Utente
Gentilissimo dottore la ringrazio per la risposta ma le volevo chiedere cosa significa esbl + trovato nella spermiocultura ed esbl - travato nell'urinocultura?

Grazie di nuovo
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Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51 14
Significa che i ceppi ESBL positivi producono un enzima (Beta lattamasi) che inibisce l'azione di certi antibiotici (detti appunto betalattamici), per cui questi batteri si difendono bene da questo tipo di antibiotici! Il medico curante Le saprà consigliare l'antibiotico giusto. Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
Gentili dottori volevo aggiornarvi sulla mia situazione,l'urologo mi sta facendo fare 20 giorni di augmentin per poi ripetere gli esami trascorsi 15 gg dal fine cura. Oggi sono all'ottavo giorno di cura, nulla è cambiato soliti sintomi. Il 30/6 avrò l'intervento di circoncisione, volevo sapere se questo batterio che mi ha creato questa fimosi una volta fatta l'operazione migliora anche il quadro clinico della prostatite e del dolore al testicolo. Per internderci può essere che ad oggi questi antibiotici non abbiano grosso effetto per l'elevata infiammzione dovuta alla fimosi tipo (scusate l'espressione) il cane che si morde la coda?

Saluti
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Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51 14
La fimosi in sè non può essere responsabile di una prostatite, tuttavia se è molto serrata (la fimosi) può provocare sintomi urinari. Stiamo a vedere e in bocca al lupo per l'intervento.
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Utente
Utente
Gentile dottore sicuramente mi sono epresso male. Quello che volevo dire è che se questo batterio che prima mi ha provocato una balanopostite e poi arrivata in fimosi (cosa che prima non avevo) può aver risalito fino alla prostata e di conseguenza dolore/infiammazione del testicolo? Quindi eliminando la fimosi con la circoncisione il quadro clinico non può che migliorare?

Grazie
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Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51 14
Sono io che non mi sono espresso bene. La risoluzione della fimosi non comporta necessariamente un miglioramento della risposta agli antibiotici per gli altri problemi genitali, a meno che non sia talmente serrata (chiusa) da essere causa scatenante dell'infiammazione genitale. Cordiali saluti
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Utente
Utente
Gentili dottori volevo aggiornarvi.
eseguito intervento di circoncisione, per fimosi dovuta ad un batterio, il 30/6 ad oggi tutto ok. il glande sta riprendendo un colore roseo, ho fatto una visita andrologica e il dolore tal testicolo sx è dovuto all'infiammazione del funicolo. il chirurgo che mi ha operato dopo averli spiegato la situazione mi ha consigliato a fine mese di fare un tampone uretrale e una urinocultura. Volevo sapere quali sono gli accorcimenti da tenere per fare questi esami e non inquinare il campioni ad es. per l'urinocultura bisogna prendere il primo o secondo mitto? etc.
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Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51 14
Gentile utente, Il primo mitto và bene. Ci vedrei bene anche una spermiocoltura comunque, a completamento delle indagini colturali di controllo. Cordiali saluti
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Utente
Utente
Riepilogando devo fare:

1) tampone uretrale (se non sbaglio bisogna farlo antecedentemente alla prima urina del mattino)

2) urinocultura( mi è stato detto che per la ricerca di clamidia metodo pcr, gonognocco, miceti, micoplaspi, ureplasmi serve il primo mitto mentre per i batteri comuni il secondo mitto.)

3) spermiocultura

Mi confermate se quanto scritto corrisponde al vero? non vorrei "inquinare" i campioni

Grazie
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Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51 14
Tutto vero. In realtà se esegue il tampone rispettando la norma enunciata, l'urinocoltura la può effettuare senza la divisione tra 1° e 2° mitto, ma Lei naturalmente è tenuto a rispettare i consigli e le abitudini di chi la cura. Rischio di inquinamento dei campioni non ve ne è. Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
Gentilissimi Dottori ho ritirato stamani l'esito del tampone uretrale che è negativo per gonococco, micoplasmi e clamydia ma è positivo al solito batterio "Klebsiella oxytoca" e in più è positivo allo "Staphylococcus warneri". L'esame è stato effettuato dopo trenta giorni dalla fine della cura antibiotica.

Ma volevo sapere

1) Come è possibile che questo Staphylococcus warneri è stato trovato solo ora con il tampone uretrale e mai nella spermiocultura? come è accaduto per la Klebsiella.

2)Ora che sono stato operato di circoncisione il 30/6 e che quindi il covo da dove è partita l'infezione è stato eliminato o almeno ridotto sarà più semplice una cura antibiotica? visto che la Klebsiella prima dell'intervento non è stata eliminata neanchè con 3 cicli di antibiotici.

Ho ritirato anche l'urinocultura (2 mitto) ma è negativo, mentre la volta precedente era positivo alla Klebsiella per 50.000 colonie.

Sono in attesa di ricevere l'esito della spermiocultura e di una nuova urinocultura (primo mitto) e esami delle urine effettuate stamani.

Grazie
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Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109 4
Gent.le utente,
non credo proprio si possa sterilizzare dal punto di vista batteriologico e non solo la ghiandola prostatica infiammata.Le terapie antibiotiche sono necessarie quando la prostatite è complicata (deferentite,orchite,vesciculoite etc)altrimenti il rischio "palpabile" è quello di una selezione batterica poco utile con sintomatologie lunghe e fastidiose.
Attenzione al lungo elenco di germi ,per altro poco patogeni, che venissero fuori ma soprattutto alle terapie antibiotiche "mirate" o ancora peggio "fai da te"
Riconsilti il collega che la ha in cura.
Cordiali saluti

Dott.Roberto Mallus

[#14]
dopo
Utente
Utente
Gentilissimo Dottore certamente non posso vivere sotto una campana di vetro o fare una vita da malato per morire sano. Ma il problema è che a me fa male il testicolo sinistro (mi hanno diagnosticato l'infiammazione del funicolo) e non posso certo prendere per sempre antidolorifici e antinfiammatori.
Le chiedo una cosa, dalla sua esperienza è normale che per una patologia del genere la cura sia così lunga?

Grazie
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Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109 4
Forse mi sono spiegato male.
Non ho detto che Lei si deve tenere i suoi fastidi a vita o usare sempre antidolorifici.
Ho solo affermato che nella mia esperienza non è con gli antibiotici che se ne esce fuori per le ragioni su esposte.
A volte le terapie durano mesi ma se ne esce fuori, magari ci si può ricadere ma se ne esce fuori.
Cordiali saluti
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