Massa renale

Salve sono una donna di 45 anni fumatrice che il 06/03/12 ho fatto un'ecografia all'addome inferiore a causa di forti dolori al fianco come da colica. Il risultato è il seguente: " reni in sede con lieve ectasia pielica a dx e spot da microlitiasi omolateralmente;a sede corticale dx,mesorenale,si apprezza formazione tondeggiante solida,ad ecostruttura disomogenea,del diam di 45mm,necessario approfondimento diagnostico". Il resto degli organi tutto bene. Mi sottopongo a Tac con e senza mdc addome completo il giorno 12/03 e il risultato è il seguente: " Reni in sede,bozzuto il rene destro dove si apprezza voluminosa formazione cistica in sede mesorenale/polare inferiore(diam max circa 5,5 cm),con pareti ispessite e contenuto disomogeneo(cisti emorragica?). Indispensabili altre indagini. Regolare per forma e dim. rene sinistro e conservate funzionalità escretici da ambo i lati". Anche qui il resto degli organi,compresi i linfonodi,non presentano lesioni focali e stanno bene.
Decido di andare dall'oncologo amico di famiglia e mi dice che per lui va tolta. Mi fa avere un consulto con un chirurgo urologo nello stesso ospedale il quale mi dice di fare una cura di antibiotico per una settimana (Ciproxin) e poi fare una RM addome completo con e senza mdc per vedere un pò l'evoluzione della massa.
Mi sottopongo alla RM il 03/04 con il seguente risultato: " Reni in sede. Visibilità nel rene destro,in sede mesorenale-polare inferiore,di una voluminosa formazione espansiva di almeno 5,5 cm di diam. massimo,che appare disomogeneamente ipointensa nelle immagini T1 e T2 dip. con profilo parietale ispessito senza significativi segni di contrast-enhancement. Reperto di dubbia interpretazione. Utile esame PET. " Anche in questo caso gli altri organi e i linfonodi sono nella norma.
Ritorno dall'urologo che mi consiglia di fare anche la PET per un quadro completo.
Il 12/04 mi sottopongo alla PET/TC total body con somministrazione di 18F-FDG il cui referto è il seguente: " Massa renale che occupa il terzo medio ed il polo inferiore del rene destro caratterizzata da limitato consumo di FDG,SUV max 2,3. Assenza di aree di consumo di glucosio negli altri distretti corporei esaminati. In conclusione,l'indagine mostra massa renale a limitato metabolismo,comunque da tipizzare."
Torno dall'oncologo che mi dice sin da subito che va tolta perchè ci sono ancora dubbi e lui la toglierebbe. Mi manda dal chirurgo che invece mi dice di aspettare 2-3 mesi per vedere l'evoluzione (se cresce,non cresce,ecc...) se no lui deve togliere tutto il rene sostenendo che sarebbe peccato se la massa risultasse benigna.
Detto ciò vorrei un vostro parere a riguardo,anche in una possibilità di itervenire in laparoscopia,perchè mi sento molto confusa e non so che fare. Vi ringrazio in anticipo.
Distinti saluti
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Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51 14
Gentile signora, comprendo il Suo calvario, ma questa è una delle situazioni in assoluto più complesse dell'urologia. Complesse nel senso che possono generare veri e propri dilemmi. In senso generale le cisti renali possono essere semplici , in tal caso non danno adito a dubbi diagnostici, oppure più o meno complesse e quindi di difficile inquadramento. Nel Suo caso si stà cercando di capire se si tratta di cisti con eventuale contenuto tumorale. Le indagini effettuate, anche a regola d'arte, spesso lasciano margini di dubbio (infatti è quello che sta accadendo).

Il consiglio migliore mi pare quello del collega oncologo: effettuare un intervento esplorativo e valutare se si tratta di neoplasia o meno. Leggendo tra le righe si evince che - comunque - la massa è situata in una zona profonda del rene, dove verosimilmente non è possibile l'asportazione con risparmio dell'organo. In tali casi, l'intervento esplorativo và condotto sapendo che si può dover asportare il rene in base all'esame istologico intraoperatorio. Essendo un caso delicato, in cui la correttezza dell'atteggiamento è più importante della invasività, la laparoscopia non è ancora lo standard. Sarebbe diverso se si fosse deciso prima di asportare il rene (laparoscopia decisamente si), ma siccome bisogna esplorare bene la situazione ed eventualmente controllare emorragie post-bioptiche, la chirurgia open mi sembra più adeguata. Con gli elementi che ha fornito mi sembra la cosa più sensata. Sperando di essere stato utile, Le invio cordiali saluti e incoraggiamenti

Dr. Enrico Conti
Specialista in Urologia e Andrologia
Primario Urologo ASL 5 Spezzino

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dopo
Utente
Utente
Egregio dottore la ringrazio vivamente per la tempestività e la professionalità con la quale mi ha risposto. Se si decidesse di operare in laparoscopia,stesso durante l'intervento si opterebbe per l'asportazione o meno?
La ringrazio anticipatamente.
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Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109 4
Gent.ma utente,concordo con il collega sulla utilità di un intervento chirurgico , infatti se considera che il rene è liungo circa 12 cm la neoformazione occupa quasi metà rene; eventualmente poi evidentemente Le consiglio una nefrectomia allargata a cielo aperto o laparoscopica.
Cordiali saluti

Dott.Roberto Mallus

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Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51 14
Se ho capito bene Lei chiede se è possibile effettuare una esplorazione del rene in laparoscopia e decidere durante l'atto stesso se o meno procedere con la asportazione del rene stesso. La risposta è SI. Ancora cordiali saluti