Iperplasia prostatica

Buongiorno,

gradirei avere un parere medico in merito alla situazione di mio padre (73 anni) che presenta, da alcuni mesi, valori di PSA diversi e, in ogni caso, sempre al di sopra dei valori di riferimento, A seguito di recenti visite urologiche con esplorazioni rettali è stata inoltre diagnosticata una IPERTROFIA PROSTATICA e, circa 10 giorni fa, ha eseguito una BIOPSIA PROSTATICA RETTALE della quale siamo tuttora in attesa di risposta.
Ebbene, a seguito della citata BIOPSIA, il paziente ha manifestato difficoltà ad urinare e gli è stato applicato una prima volta il CATETERE VESCICALE x 7 gg. e, subito dopo e per il rinnovarsi della sintomatologia, gli è stato riapplicato il catetere che tuttora porta, in attesa dei suddetti risultati.
Gradirei sapere, a tale proposito, a cosa può essere dovuta la difficoltà di minzione e, vista la situazione presentata, cosa dobbiamo oggettivamente aspettarci.
Grazie mille.
[#1]
Dr. Gaetano Mazzone Urologo 189 3
La biopsia prostatica rappresenta sempre un insulto alla ghiandola. Evidentemente suo padre già soffriva di sintomatologia ostruttiva; a maggior ragione con la biopsia prostatica si è creato uno stato di congestione ed irritazione per cui lo stato ostruttivo è peggiorato ed è andato incontro a ritenzione. Tutto questo non rappresenta sicuramente un elemento peggiorativo per la prognosi. Dica a suo padre di avere pazienza ed attendere l'esame istologico perchè venga definita la migliore strategia terapeutica del caso.

Dr. Gaetano Mazzone
Humanitas Catania tel:095.7339000
Studio Catania: 095.7221183
www.urologiacatania.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Salve Dottore e grazie per il cortese ed eauriente riscontro.

Gradirei aggiornarla in merito alla precorsa situazione sanitaria di mio padre: il recente esame istologico ha evidenziato una "iperplasia prostatica benigna" che, in presenza tuttora di difficoltà nella minzione per "schiacciamento" del canale uretrale con conseguente applicazione di catetere richiede, a parere dello specialista, un intervento di "TURP".
Volevo chiedere se l'intervento predetto presenta particolari problematiche e se, soprattutto, rimane davvero la soluzione migliore o se, magari, esistono cure farmacologiche in grado di garantire, in tempi brevi, una riduzione del volume prostatico.
Infine, volevo sapere quali sono le struttura sanitarie pubbliche di "eccellenza" in tale ambitio, con particolare riferimento al meridione. Grazie mille e buona giornata.
[#3]
Dr. Gaetano Mazzone Urologo 189 3
Le terapie esistono ma nel caso di suo papà, già cateterizzato, non risolverebbero il problema in tempi brevi. Mi trova d'accordo con la TURP a scopo disostruttivo. In Humanitas Catania siamo a sua disposizione, dipende poi dalla Regione di residenza di suo padre. Cordialità
Tumore alla prostata

Il tumore alla prostata è il cancro più diffuso negli uomini, rappresenta il 20% delle diagnosi di carcinoma nel sesso maschile: cause, diagnosi e prevenzione.

Leggi tutto