Adenocarcinoma prostata moderatamente differenziato

Gent.mi dottori,

A mio padre di 73 aa. è stato diagnisticato da pochi giorni un adenocarcinoma prostatico.
Di seguito gli esami eseguiti:
PSA 4,53, in Finasteride. TRUS:area ipoecogena lobo destro
Istologia:
PROSTATA BASE DX: Frustoli prostatici con focale infiltrazione di Adenocarcinoma moderatamente differenziato

PROSTATA BASE SX:Adenocarcinoma moderatamente differenziato(G leason6=3+3),con aspetti di permeazione neoplastica perineurale.
Neoplasia presente su tutti i frustoli estensione:60% del campione

PROSTATA INTERMEDIO LATDX: Adenocarcinoma moderatamente differenziato(G leason6=3+3) , con aspetti di permeazione neoplastica perineurale.
Neoplasia presente su tutti i frustoli estensione:60% del campione

PROSTATA APICE DX: Frustoli prostatici con focale infiltrazione di Adenocarcinoma , moderatamente differenziato e con discreta flogosi cronica linfomonocitaria perighiandolare

PROSTATA INTERMEDIO LAT SX e PROSTATA APICE SX:Adenocarcinoma moderatamente differenziato(G leason6=3+3) , con aspetti di permeazione neoplastica perineurale.
Neoplasia presente su tutti i frustoli estensione:70% del campione
Scintigrafia ossea: Eame negativo - TAC: in attea di risultato.

Alle luce dei referti di cui sopra vorrei cortesemente chedervi:
Un parere sul quadro complessivo.
qual'è il migliore percorso terapeutico da seguire in questo caso?
Per il momento a mio padre è stata prescritta questa terapia:
Decapeptyl 1 .25 (1 fiala ogni 12 settimane) + Safedex 50 mg (1 cp x 15gg)
Cosa ne pensate?

Ringraziandovi per la cortese attenzione,
Cordialità
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
Gentile Signore,
suo padre è affetto da un tumore della prostata a bassa aggressività che coinvolge però tutta la ghiandola. Come è da attendersi, non vi sono segni di ripetizioni ossee distanza. Visti i bassi valori del PSA alla diagnosi, ritengo che anche la TAC non dirà molto di più. In queste condizioni, l'età e le condizioni generali di salute sono i fattori da tenere in considerazione per formulare delle indicazioni. Al di sotto dei 70 anni l'indicazione chirurgica (prostatectomia radicale, eseguita secondo varie tecnche chirurgiche o laparoscopiche) sarebbe certamente da preferire. Tra i i 70 ed i 75 anni l'opzione chirurgica si conferma (a mio sommesso parere) solo in caso di condizioni generali ottime o molto buone, altrimenti guadagna spazio il trattamento radioterapico diretto, o altri trattamenti "fisici" come la brachiterapia o gli ultrasuoni focalizzati (HIFU). La terapia farmacologica, che è stata instaurata certamente con intento temporaneo, è molto efficacie, ma è da considerare come unica soluzione definitiva solo in casi di malattia molto avanzata (non è questo il caso) o condizioni fisiche gravemente degradate. La scelta è dunque da fare con calma e serenità, dscutendone tra il paziente (se possibile), i familiari e lo specialista. Sarebbe opportuno in ogni caso sentire più di un parere in centri diversi (due o tre) prima di decidere.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gent. Dottore,
La ringrazio di cuore per la sua pronta risposta!
In effetti lo specialista che segue mio padre ha già sconsigliato l'intervento chirurgico sia per l'età sia per il suo quadro clinico (broncopatia cronica ostruttiva,cardiopatia ipertensiva,epatopatia cronica). C'è da dire però che nonostante il suo quadro patologico, mio padre circa sei mesi fà si è sottoposto ad intervento chirurgico in anestesia totale per una laminectomia cervicale ed ha affrontato l'intervento senza problemi. A questo punte le chiedo, considerando la diagnosi ed il quadro clinico generale di mio padre, la redioterapia è valida in sostituzione alla chirurgia? Quali sono le possibilità di successo della radioterapia nel caso clinico di mio padre? Si otterrebbero gli stessi benefici della chirurgia? E davvero da sconsigliare l'intervento chirurgico in un caso come questo?

Mi scuso per il numero di domande, ma i dubbi mi assalgono ed ho paura di non fare la scelta giusta.

Cordialità.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
Gentile Signore,
le controindicazioni all'intervento non si limitano solo all'intervento in sè, (queste potrebbero anche essere relative), ma altresì alla fase post operatoria, in particolare al mantenimento della continenza urinaria. Ovviamente, il mio giudizio in questa sede ha un valore assolutamente relativo, poichè in queste situazioni è indispensabile poter valutare direttamente anche il minimo dettaglio. D'ogni modo, la radioterapia esterna, la brachiterapia e gli ultrasuoni focalizzati (HIFU) in una situazione quale quella di suo padre direi che possono dare buoni risultati, tutto sommato sovrapponibili a quelli dell'intervento. La scelta del tipo di terapia dipende poi molto dalle abitudini e disponibilità del centro cui ci si affida e da eventuali altri fattori logistici (ad esempio la radioterapia esterna comporta almeno 40 sedute successive eseguite nel giro di due mesi circa, quindi presuppone la facilità di accesso).

Saluti
[#4]
dopo
Utente
Utente
Gent.Dottore,
la ringrazio innanzitutto per la cortese risposta.
Domani mio padre dovrebbe cominciare la terapia ormonale che gli è stata prescritta. Io però avrei qualche dubbio a proposito...
E' proprio necessaria questa terapia ormonale?
Non è sufficiente la sola radioterapia?
Ho letto che questo tipo di terapia porta degli effetti collaterali!
Visto che mio padre è cardiopatico ed ha propblemi di natura osteoporotica oltre che una accentuata epatopatia cronica il mio dubbio è che questo tipo di terapia possa portargli dei problemi anzichè dei giovamenti...

Cordiali Saluti
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
Gentile Signore,
è stato ampiamente dimostrato che la terapia farmacologica "ormonale" di blocco androgenico totale è in grado di migliorare sensibilmente il risulattao della radioterapia. In genere viene accavallata al trattamento ed ancora proseguita dopo per pochi mesi.

Saluti
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