Psa elevato uomo 70 anni

Buongiorno,

chiedo gentilemente un consulto sperando di essere il più stringato ed efficiente possibile: mio padre, attualmente 70enne - 1,68m - circa 73Kg, a seguito di generici problemi urinari quali urgenza ed elevata frequenza ha effattuato la sua prima visita urologica nell'anno 2000 alla quale sono seguite mis. PSA ed uroflussometria che non hanno evidenziato particolari problemi (PSA 1,0 ng/ml).
Segue nell'anno 2007 analisi PSA con normale controllo ematoclinico con valori che di seguito riporto: PSA tot. 4,7ng/ml - PSA free 0,6 - Ratio 0,13.
La scorsa settimana effettua nuovo controllo PSA (non ha particolari sintomi a parte spesso il classico "risveglio" notturno) con valori "allarmanti": 12,9ng/ml senza richiesta free/Ratio , dopo i quali il medico di base prescrive esame urologico effettuato in settimana con il seguente esito: "prostata di volume medio, più tesa a sinistra in assenza di franchi noduli" + biopsia della prostata.
Da quanto letto (ma non sono un medico e per tale motivo a Voi mi rivolgo) sulla malattia ed interpretazione dei risultati chiedo quanto segue:
1- Scusandomi per la franchezza (il medico di famiglia è persona supponente e ,devo supporre, "leggera" nell'interpretazione dei risultati ma sono certo Voi per primi siete critici verso la categoria all'occorrenza) credo ci troviamo davanti ad una errata interpretazione: non era forse il caso di indagare già nel 2009 con PSA 4,7 con ratio fuori norma? e fare seguire accurato screening?
2- Non era il caso di effettuare l'ultimo esame con "free" e "ratio"?
3- Venendo al dunque e tralasciando ciò che non potrà essere recuperato - ora la biopsia verrà effettuata il 22 giugno (tra 21 giorni) - non'è il caso di anticipare? come interpretare i risultati? l'urologo inoltre non ha ritenuto utile eco transrettale credo perchè cmq poco attendibile (solo la bipsia potrà dare risposte certo al rigurado) - è corretto?
4- Leggo che con PSA > 10ng/ml si tende convenzionalmente a considerare il rischio di carcinoma al 55%, un dato certo allarmante ma che al contempo lascia la porta aperta ad altre casistiche, quali?
Grazie per un vostro parere nell'interpretazione del caso e, soprattutto, se non sia il caso di anticipare l'esame al più presto o di eseguire eco nel contempo.

Gianluca
[#1]
Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 172 12
caro utene come lei ha sottolineato è inutile pensare a cosa avremmo potuto fare in passato , ma basiamoci sui dati che abbiamo, e cioè un psa in salita il psaratio cmq non eliminerebbe la biopsia. le aggiungo in oltre che la patologia prostatica è cmq molto lenta e questa attesa per la biopsia non pregiudicherà la prognosi finale. fare un ecografia sarebbe inutile perchè non ci darebbe oltra informazioni

Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio Dott. Quarto.
Attendiamo quindi l'esito della biopsia ma mi lasci riformulare l'unica domanda a cui non trovo risposta: quali sono quindi oltre alla posibilità del carcinoma le altre casistiche aperte e tali da giustificare un PSA così elevato (in pratica il rimanente 45%)?
Ringraziandola anticipatamente per il servizio a me e agli altri utenti riservato,

saluti

Gianluca
[#3]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

un PSA da solo non è un test che ci indica una specifica patologia ma ci dice semplicemente che la ghiandola prostatica ha un problema.

Un PSA elevato quindi, oltre ad indicarci un problema oncologico, ad esempio, può segnalarci il semplice aumento "esagerato" del volume della ghiandola oppure un problema infiammatorio, sempre della regione prostato-vescicolare.

La biopsia è nel caso di suo padre comunque indicata; detto questo poi, io personalmente, una valutazione ecografica preliminare della zona anatomica interessata l'avrei fatta a meno che sia già prevista una biopsia con più prelievi, come generalmente oggi si fa, ecoguidata.

Risenta ora in diretta il suo urologo.

Nel frattempo, se poi desidera avere altre notizie più dettagliate su tali problematiche urologiche ed andrologiche sempre a livello della ghiandola prostatica, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche gl’articoli pubblicati sul nostro sito e visibili agl'indirizzi:

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/383-quando-la-prostata-aumenta-di-volume-l-ipertrofia-prostatica-benigna.html,

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/200-le-malattie-della-prostata-stili-di-vita-prevenzione-e-nuove-indagini-diagnostiche.html,

https://www.medicitalia.it/salute/urologia/7-prostata.html .

Un cordiale saluto.


Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/

[#4]
dopo
Utente
Utente
E' infatti prevista biopsia con più prelievi.
Ringrazio anche Lei del chiarimento e, se necessario, mi riservo di chiedere un nuovo parere a fronte di una precisa diagnosi.

Grazie inoltre per il servizio offerto.

Saluti,

Gianluca
[#5]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Bene, fatto il tutto ci aggiorni, se lo desidera e lo dovesse ritenere utile.

Ancora cordiali saluti.

[#6]
dopo
Utente
Utente
Gentili medici,
di seguito vi riporto esito biopsia appena ritirata:
Materiale ricevuto
A) BIOPSIA PROSTATA LOBO DX 1,2,3,4,5,6
B) BIOPSIA PROSTATA LOBO SX 1,2,3,4,5,6,7
DIAGNOSI
A,B) adenocarcinoma prostatico di grado intermedio, Gleason 3+4
interessante il 20% del frustolo n.1 e n.2 ed il 60% del frustolo n.6 a destra;
il 60% del frustolo n.1.e n.2 ed il 50% del frustolo n.4, n.5 e n.6 a sinistra.
TERAPIA CONSIGLIATA:
alla luce dell'esito esame istologico, indicazione a valutazione presso radioterapia per eventuale trattamento curativo in data ...
Iniziare fin da ora terapia con Bicalutamide 50mg 1cp/die continuativo associando Enantone 11.25 1fl im/12 settimane (prima sommonistrazione dopo 15gg dall'inizio della tp per os). Completare stadiazione con scintigrafia ossea e TC addome con mdc. Programmare controllo urologico ambulatoriale a 2 mesi dal termine della RT allegando esami di stadiazione indicati e nuovo dosaggio PSA totale.

Alla luce di quanto esposto queste le mie domande: la dott.ssa con la quale mia madre ha parlato (mio padre è fuori per qualche gg.) spiega che visto il risultato non è necessaria operazione asserendo che essendo mio padre talassemico sarebbe anche più "sgradita" (non capisco il motivo...).
Per quale ragione non dovrebbe essere operato? cosa pensate riguardo all'evoluzione e la gravità della malattia? la dott.ssa (ma credo mia madre abbia frainteso) dice anche che non vi sono metastasi e che mio padre deve solo curarsi vista il "tranqulizzante decorso" della malattia...
Come fa ad escludere metastasi se manca il risultato della scintigrafia e della TAC?
So che la malattia resta confinata spesso nella ghiadola ma se gli accertamenti sono stati richiesti certo c'è il rischio che la malattia possa essersi propoagata...o sbaglio?
Grazie delle vostre delucidazioni ma soprattutto di un vostro parere circa la terapia (vorrei capire perchè l'asportazione è stata sconsigliata!) Grazie
[#7]
dopo
Utente
Utente
Scusate l'impazienza...resto in attesa di risposta. Grazie.
[#8]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

molto probabilmente il team urologico, che sta seguendo suo padre, vista la preliminare valutazione istologica, che sembra confinare il problema solo a livello della ghiandola, l'età di suo padre e le patologie collaterali riscontrate, l'evoluzione generalmente molto "lenta" di questa neoplasia, ha pensato ad una preliminare strategia non chirurgica che può essere anche condivisibile, alla luce di tutto quello che ci scrive.

Sulle metastasi poi sicuramente la conferma finale deve essere data a valutazioni in corso completate.

Cordiali saluti.

[#9]
dopo
Utente
Utente
la ringrazio e mi riservo nuovamente di approfittare della sua gentilezza appena saranno disponibili gli esiti.
Un solo quesito: come è possibile dalla biopsia prevedere il confinamento a livello della ghiandola?

Saluti,

Gianluca
[#10]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Una biopsia spesso non è sufficiente a prevedere uno sconfinamento ma alcune volte l'anatomopatologo ci fornisce indicazioni di interessamenti od altro verso la capsula periprostatica; comunque questi dati da biopsia non sono mai tali da permetterci di fare una diagnosi sicura e quindi vengono indicate anche le indagini che per altro le sono già state proposte.
[#11]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio nuovamente Dottore, molto gentile.
Volevo integrare due informazioni che non ho espresso per mia carenza ma che ora documatandomi correttamente (spero) su siti autorevoli capisco possano essere di interesse: è presente anche l'informazione di adenocarcinoma acinare G2 pT pN (queste ultime due info credo vadano ancora integrate) mentre il G2 indica un tumore moderatamante differenziato (giusto?).
Sto pensando insistentemente che sarebbe comunque opinabile la sola scelta della radioterapia e valutare se non sia il caso di chiedere a Castellanza (abitiamo vicini) una valutazione con il robot Da Vinci che mi pare sia il trattamento di eccellenza. Ho l'impressione infatti che la rimozione della ghiandola possa dare una prognosi più favorevole ma che non viene debitamante presa in considerazione o perchè non c'è a Varese (?) o per l'età. Mi sembra che oggi a 70 anni ci si possa ancora considerare giovani soprattutto in considerazione del fatto che mio padre a parte qualche acciacco pressorio ha goduto sino ad offi di ottima salute!
So che mancano le evidenze degli approfondimanti ma voglio pensare positivo sin da ora e credere che non vi sia nulla extracapsaulare quindi...cosa ne pensa?

grazie di nuovo per il supporto che mi sta fornendo.

Gianluca
[#12]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

ne ridiscuta sempre con il vostro urologo di fiducia ma anche questa è una strategia terapeutica che, se la situazione clinica generale di suo padre lo permette, non va trascurata.

Ancora cordiali saluti.
[#13]
dopo
Utente
Utente
Grazie ancora Dott. Beretta.
Le integro quanto già esposto con le seguenti informazioni che leggo dall'eco trans-rettale allegata alla biopsia (mi è sfuggita): ipertrofia della ghiandola prostatica periuretrale. Ectasia dell'ampolla differenziale sinistra. A carico della porzione periferica si evidenzia netta banda ipoecogena biolobo più marcata in sede mediana verso la base prostatica. Vescicole seminali nei limiti. Capsula anatomica integra.

Mi sembra che il fatto che la capsula sia integra sia un ottima notizia.
Ho inoltre ritirato alcuni esami preparatori della TAC dove è stato rifatto il PSA a 19ng/ml. La cosa non mi ha preoccupato perchè leggo che è normale dopo biopsia un innalzamento significativo per almeno 6 settimane giusto? allora perchè rifarlo a solo dopo 2 settimane di distanza?
Grazie delle sue risposte.
Mi riservo di risentirla a esami completati - grazie davvero per la sua gentilezza.


Saluti. Gianluca
[#14]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

il referto ecografico è tranquillizzante, faccia anche la TAC sul PSA infine condivido i suoi dubbi.

Cordiali saluti.
[#15]
dopo
Utente
Utente
Le allego il risultato della TAC mdc svolta in serata:
"L'esame è stato eseguito prima e dopo infusione di mezzo di contrasto.

Non si rilevano alterazioni tomodensiometriche del parenchima epatico nè impregnazioni patologiche di mezzo di contrasto; minuta impregnazione al 5° segmento da verosimile formazione angiomatosa; microcalcificazione al 6°.
Non diltazione delle vie biliari nè calcoli opachi della colecisti.
Asse portale regolarmente pervio.
Pancreas regolare per morfologia, volume e struttura.
Milza omogenea e di regolare volume.
Aorta addominale di regolare calibro.
Non tumefazioni linfonodali di apetto patologico a livello retroperineale.
Reni bilateralmente in sede e di regolare morfologia e volume, con rapporti cortco-midollari conservati. Non dilatazioni delle cavità. Plurime cisti corticali.
Vescica senza alterazioni delle pareti.
Non espansi a livello dello scavo pelvico; prostata adenomatosa."

Il medico all'atto della consegna ci ha tranquillizato che è tutto OK. Lei legge indicazioni interessanti? Grazie mille per la sua consueta disponibilità, soprattutto in considerazione della risposta anche durante il week-end!!

Gianluca
[#16]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

il referto della TAC pare anche a me molto tranquillizzante.

Ancora un cordiale saluto.
[#17]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dottore: eccole anche il referto della scintigrafia ossea che leggo essere negativa: "L'esame scintigrafico non evidenzia aree significative di patologico accumulo focale dell'indicatore osteotropo, riferibili a patologia secondaria, a livello del corpo intero".
Mi conferma per cortesia la mia tranqulizzante impressione?

Alla luce degli esami effettuati che confermano (eco, tac, scintigrafia, esplorazione rettale) che la malattia è confinata alla ghiandola lei che parere ha? In particolare la settimana prossima dovremmo recarci per appuntamento con il radioterapista ma non capisco ancora se avrò l'opportunità di disquisire sulla terapia con lo staff urologico o con il medico responsabile. Non credo che questo lungo iter di esami per la stadiazioni sia solo "destinato" (con rispetto parlando) al radioterapista.....Ho parlato oggi brevemente con una infermiera di urologia e non pare scontato che io possa parlare con un medico per avere delucidazione sulla terapia ma la cosa mi lascia basito!

Come già esposto non capisco perchè non debba essere operato - ho la sensazione che l'operazione possa "eradicare" la malattia mentre la radioterapia solo controllarla.
Queste le precise domande che vorrei trovino risposta:
1- Che possibilità crede che si abbiano nel caso in oggetto di guarigione completa (che credo alla luce deglla stadiazione possa esserci eccome!)?
2- La guarigione completa è garantita da entrambe le terapie?
3- Il fatto che sia già in corso la terapia ormonale e che possa aprtire quella radio pregiudica l'intervento?

Grazie ancora della sua gentilezza; ora sto valutando se chiedere un consulto anche a Castellanza e le sue riposte possono guidarmi.
Gianluca
[#18]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

anch'io le confermo che il quadro clinico di suo padre non sembra drammatico.

Detto questo poi penso che sicuramente, oltre al radioterapista, lei dovrà, insieme a suo padre, discutere pure con il team urologico che fino ad ora vi ha seguito.

Alle sue domande poi rispondo in modo sintetico dicendole che ci sono buone possibilità di guarigione con entrambe le strategie terapeutiche proposte e che non l'ormonoterapia ma la radioterapia può creare in alcuni casi qualche problema, non assoluto, ad una successiva scelta chirurgica .

Infine per correttezza la rimando, sempre con il suo babbo, agli urologi e ai radioterapisti che stanno seguendo in diretta la reale situazione clinica che qui abbiamo discusso in virtuale.

Cordiali saluti.

[#19]
dopo
Utente
Utente
Grazie ancora della sua gentilezza.
Ne discuterò come lei mi consiglia.
Solo per eccesso di zelo (credo di capire ciò ma a lei mi rivolgo per una più precisa interpretazione): mi conferma che la scintigrafia è negativa e che quindi non vi sono probelmi?
Quando parla di buone possibilità di guarigione si riferisce al caso specifico? (intendo dire, non al normale confronto tra le due terapie più comunemente proposte).
Sarei comunque tentato dichiedere un opinione a Castellanza; credo sia giusto per permettergli anche una scelta più consapevole tra ciò che le cure differenti propongono.

Saluti,

Gianluca
[#20]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

la scintigrafia è negativa, la possibile guarigione è riferita a quello che lei mi scrive, purtroppo non ho altri elementi di giudizio per meglio valutare il problema specifico da lei presentato.

Sentire in diretta una terza campana in questi casi, soprattutto se si hanno dei dubbi, può essere considerata una strategia saggia.

Ancora un cordiale saluto.
[#21]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dottore,

seguirò il suo consiglio e la terrò informata per gli aspetti salienti della cosa.
Nel frattempo, sperando di non cadere nella retorica, la ringrazio di cuore per il supporto che mi ha saputo fornire e i chiarimenti preziosi che mi hanno guidato nella comprensione della patologia.

Saluti.
[#22]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

con i tempi "maleducati" che corrono, la sua "retorica" è bene accetta!

Ancora cordiali saluti.
[#23]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dottore,

rieccomi in rete ora che ho tutti gli elementi per essere preciso: alla fine ho deciso d'accordo con papà che la cosa migliore sarebbe stata l'operazione; dopo averlo fatto visitare da un nuovo urologo (cha l'ha consigliata caldamente) siamo arrivati all'operazione in data 19.09 ed oggi, dopo più di un mese, siamo andati a ritirare l'istologica dopo aver dosato il PSA ad un mese dall'intervento: irrilevabile (<0,03).
MATERIALE INVIATO:
A) Prostata, asportazione
B) Linfonodi iliaco otturatori di sinistra, asportazione
C Linfonodi iliaco otturatori di sinistra, asportazione
RISULTATI ISTOLOGICO:
Adenocarcinoma prostatico bilaterale. Garding Gleason score 3+4. volume tumorale: 10% del parenchima. Nodulo dominante: mm15; regione posteriore.
Estensione neoplastica alla regione dell'apice: presente focale.
Estensione neoplastica alla regione della base: presente.
Estensione extraprostatica: presente focale a sede posteriore destra.
Invasioine microscopica angio-linfatica: assente.
Invasione neoplastica degli spazi perineurali: presente.
Lesioni associate: prostatite cronica, atrofia semplice, iperplasia ghiandolare.
Invasione delle vescicole seminali / dotti deferenti: presenza di infiltrazione della radice della vescicola seminale di sinistra.
Margini di resezione chirurgica indenni da neplasia.
Linfonodi indenni da neplasia (5/5)
Linfonodi indenni da neoplasia (8/8)
Stadiazione istopatologica (tnm v7):
pT3b N0

Purtroppo il medico che me lo ha consegnato (non il chirurgo purtroppo) mi ha frettolosamente spiegato che papà dovrà ripetere ad intervalli di 3 mesi per 2 anni il PSA (che è indice di potenziale ripresa) e, in caso di innalzamento, seguire terapia radiante dedicata. La prognosi a suo parare resta buona con buone possibilità di guarigione ma mi è difficile capire cosa voglia dire "buona"...e "buone possibilità"...
quindi a Lei mi rivolgo:
- quali le possibilità di guarigione alla luce del quadro completo?
- possibilità di recidiva?
- in definitiva (e vengo al dunque): papà deve temere o può ritenersi dopo l'intervento (e dopo eventuale follow-up + terapia) tranquillo da qui ad una data che si può far coincidere con la sua aspettativa di vita?

Nel ringraziarla nuovamente per la sua dedizione, le porgo i miei più cordiali saluti

Gianluca
[#24]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

la neoplasia sembra confinata nella zona prostato-vescicolare, non ci sono segni di diffusione a livello linfonodale ed i margini di resezione chirurgica sembrano indenni da neoplasia.

Queste sono tutte notiziemolto positive che ci fanno sperare in una prognosi positiva ed al momento ci dicono che suo padre, se non ci sono altre sorprese, può stare tranquillo da qui ad una data che si può far coincidere con le sue reali aspettative di vita.

Detto questo poi bisogna comunque seguire sempre attentamente tutte le precise indicazioni che vi saranno date dal vostro urologo.

Ancora cordiali saluti.
[#25]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille Dottore.
Oggi è stato ritirato il primo controllo PSA a distanza di 3 mesi dall'operazione (appena dopo essa il vaolre era irrilevabile): il risultato è di 0.03ng/ml
Ora dovrà far visionare il valore al team di Urologia e come detto restare monitorato.
Ha una valenza clinica di interesse tale valore? fornisce informazioni (limitatamente al fatto che si tratta della prima misurazione effettuata)?
So che una quantità minima di PSA viene comunque prodotto fisiologicamente senza indicare per forza una recidiva. Corretto?
Grazie come sempre del suo prezioso supporto.

Gianluca
[#26]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

tutte le sue osservazioni sono corrette e precise.

Senta ora in diretta il suo urologo di riferimento e poi mi aggiorni.

Cordiali saluti.
[#27]
dopo
Utente
Utente
Dott. Beretta: in realtà i dati mi sono stati forniti non completamente esatti da mio padre (via telefono) - al mio ritorno a casa ho controllato ed il dato è ancor più incoraggiante: <0,03 ng/ml a circa 40 gg. dall'intervento ed ugual valore ora a 3 mesi. Il valore credo corrisponda a "irrilevabile" in quanto desumo lo 0,03 sia il limite minimo.
Con tutte le limitazioni legate al significato di un solo valore (di cui sono conscio) fa comunque piacere...
Le farò sapere non appena effettueremo la prima visita - scopo del follow-up sarà ovviamente quello di decidere se effettuare anche radio o meno.
Grazie

Gianluca
[#28]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Bene!

Qua siamo!

Ancora cordiali saluti.
[#29]
dopo
Utente
Utente
Dottor Beretta,

eccomi a 2 anni e più di distanza nel dirle che i controlli trimestrali su 24 mesi del PSA del babbo (0,03ng/ml - 0,03 - 0,03 - 0,05 - 0,07 - 0,03 - 0,04) non hanno mostrato nessuna ripresa patologica.
Controllo finale "passato" a febbario dell'anno corrente ed indicazione a follow-up periodico senza, per ora, alcuna terapia aggiuntiva.
Lui sta benone ringraziando il cielo.
Così come l'ho "disturbata" nella preoccupazione ritengo ora sia giusto comunicarle che le cose sono andate e stanno andando per il meglio.
Spero ciò dia speranza a chi può avere casi simili (con tutte le limitazioni della soggettività personale e della medicina) e, sempre senza retorica, voglio ringraziarla di cuore per la sua professionalità e vicinanza.
I suoi consigli sono stati basilari per scegliere "bene" e meglio".
Mai dimenticherò le sue risposte immediate (anche nei gironi festivi!) che mi hanno dato sollievo nei momenti di maggior apprensione.
Credo sia la cosa più bella che un medico possa sentirsi dire e sono molto felice nel comunicarglielo.

A nome mio e di papà...ANCORA GRAZIE!

Gianluca
[#30]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro Gianluca,

sono felice per queste belle e positive notizie su suo padre e la ringrazio per le sue positive considerazioni sul mio operato a distanza, via telematica.

Ancora un cordiale saluto.
Tumore alla prostata

Il tumore alla prostata è il cancro più diffuso negli uomini, rappresenta il 20% delle diagnosi di carcinoma nel sesso maschile: cause, diagnosi e prevenzione.

Leggi tutto