Prostata

Salve a tutti! Scrivo per avere un parere sulla situazione clinica che sta vivendo mio padre, un uomo di 61 anni, a proposito della prostata. Nel 2008, solo per una questione di prevenzione (ci tengo a precisarlo, perché non ha mai avuto disturbi di alcun tipo) si è sottoposto a visita urologica. Già da allora, mediante l’esplorazione digito-rettale gli è stata diagnosticata una prostata fibroadenomatosa (per essere precisi riporto le parole scritte dall’urologo: “prostata circa 3 volte la norma, asimmetrico per sviluppo e compatto il lobo sinistro”). Gli fu somministrato “Avodart 0,5” per 6 mesi, gli fu prescritto l’esame del PSA totale ed un’ecografia transrettale.

Da questi ultimi si è riscontrato:
-PSA totale: 5,9
-Ecografia transrettale:
Ghiandola aumentata di volume
Diam. Trasversale 56 mm
Diam. Longitudinale 46 mm
Diam. Antero-Posteriore 43 mm
Adenoma dei lobi laterali diam. max 22 mm
Ecostruttura disomogenea. Echi capsulati integri.
Non visibili lesioni occupanti spazio in sede periferica postero-laterale.
Vescicole seminali nella norma.

Dal 2008 ad oggi si è sottoposto periodicamente agli stessi controlli (esame del PSA totale ed esplorazione digito-rettale) e anche a due agobiopsie prostatiche: la prima nel 2009, da cui non sono state riscontrate alterazioni di rilievo; la seconda a maggio del 2012, da cui sono state rilevate note di fibrosi e flogosi cronica aspecifica.
Ogni volta che dalle analisi effettuate i valori del PSA totale risultavano elevati ha assunto “Avodart 0,5”; a distanza prima di 3 mesi e poi di altri 3 mesi ha ripetuto le analisi del PSA totale e i valori sono risultati nella norma (passando da 5,9 a 2,860 dopo 3 mesi e a 2,300 dopo altri 3 mesi; da 3,720 a 2,100 dopo 3 mesi; da 4,140 a 3,200 dopo 3 mesi e a 2,530 dopo altri 3 mesi; da 4,140 a 2,110 dopo 6 mesi). Ma dopo aver sospeso l’ultima volta “Avodart” i valori del PSA sono saliti nuovamente a 4,740 e durante l’ultima visita l’urologo gli ha prescritto nuovamente “Avodart 0,5” e gli ha parlato della possibilità di doversi sottoporre ad intervento chirurgico. Dal momento che non ha problemi di minzione e che dalle biopsie non è emerso nulla di preoccupante (da quello che ho modestamente intuito) è proprio necessario l’intervento? L’urologo gli ha detto che potrebbe avere problemi legati alla sessualità. Gradirei un vostro parere. Ringrazio anticipatamente chi mi vorrà rispondere.
[#1]
Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 5.9k 128 126
Gentile utente,
quando si propone un intervento disostruttivo alla prostata esistono normalmente delle indicazioni singole o in associazione ben precise:

1) Intervento disotruttivo (ovvero esiste una alterazione del flusso urinario nel senso del rallentamento in genere associato ad elevato residuo post-minzionale) diretto ad evitare che la vescica si sfianchi nel tempo. In tale situazione si ha a disposizione una maggiore quantità di materiale da esaminare dal punto di vista istologico rispetto ad una semplice biopsia.
2) Presenza di sintomi che alterano la qualità di vita (che sembrano non esserci nle caso del suo papà)

Cordiali saluti
Gino Scalese

[#2]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Gentile Dottore,
grazie per la sua cortese risposta. Mi pare di aver capito che parlare di intervento chirurgico è ancora prematuro. Vorrei, pertanto, chiederLe un'ultima cosa.
Poiché, servendomi del web, ho effettuato delle ricerche sull'argomento (ma questo ovviamente non basta dal momento che non sono un medico) vorrei sapere se andrebbero effettuate anche analisi sul PSA LIBERO e sul rapporto tra PSA LIBERO/PSA TOTALE, dal momento che ancora questi valori non sono stati mai esaminati.
La ringrazio ancora per il tempo che mi ha gentilmente dedicato.
[#4]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Ancora grazie!
[#5]
Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 5.9k 128 126
Prego!
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