Strafilococco aureo

buonasera in seguito ad un rapporto vaginale anale vaginale il 6 ottobre ho cominciato 2 giorni dopo ad avere mal di reni e bruciore dopo la minzione e senso di pesantezza alla vagina.
test urinocoltura negativo e tampone uretrale emerge numerose colonie di strafilococco aureo.
Siccome dopo rapporti sessuali non protetti con qualsiasi partner ho sempre problemi di questo tipo volevo sapere se la presenza di questo batterio e' dipesa da questo singolo episodio oppure ce lo avevo gia' da prima(magari rimane latente e si risveglia con i rapporti).
MI hanno prescritto nofuradantin 3 volte al giorno x 5 giorni,riusciro' a guarire?
ci sono degli accorgimenti da prendere dopo un rapporto sessuale per prevenire la cistite?tipo gel da mettere in vagina oppure bere ausilium o mirtillo rosso?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Gentile Signora,
lo stafilococco aureo è un batterio comunemente presente sulla pelle e le mucose esterne, non fa parte della normale flora intestinale e molto raramente è coinvolto nelle infezioni delle vie urinarie, se non in casi molto gravi con caratteristiche ben diverse dalla sua situazione. Il consistente dubbio è pertanto che il riscontro al tampone uretrale sia occasionale e non specifico, ovvero lo stafilococco non sia la causa all'origine dei suoi disturbi. L'insorgenza di disturbi urinari dopo il rapporto è abbastanza comune, nella maggioranza dei casi vi è una generica predisposizione all'insorgenza di cistite (spesso collegata a cause intestinali) che viene scatenata dal trauma, ancorchè modesto. E' possibile individuare dei fattori di rischio ed agire sui medesimi (vedi regolarizzazione della funzione intestinale, assunzione di integratori tipo ribes rosso, fermenti lattici, eccetera), ma tutto questo non può essere empirico, merita pertanto una accurata valutazione urologica specialistica. Per quanto riguarda la sua situazione attuale, è verosimile che tra il tempo che passa, l'acqua che immagino stia bevendo in gran quantità ed (in ultimo) l'antibiotico siano destinati a risolvere il problema contingente. Ovviamente un minimo più di cautela nei rapporti, in particolare l'uso ragionato della protezione, non possono che diminuire il rischio di recidiva.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
la ringrazio per la sua cortese risposta mi e' stato molto utile,ma desideravo chiarire un dubbio se la causa della cistite o uretrite non e' causata dallo strafilococco aureo quale puo' essere?(Lei afferma che puo' essere un problema che deriva dall'intestino)in effetti soffro di stipsi,allora sarebbe opportuno eseguire l'esame delle feci?
Anche con l'uso del preservativo ho piccoli fastidi dopo possibile che non si riesca a venirne a capo! e non ci sia un rimedio?consigliano di urinare dopo il rapporto oppure cosa?
la visita urologica con lo specialista e' stata fatta e mi ha prescritto l'antibiotico!che ne pensa di ausilium?

La ringrazio per la sua professionalita' e cordialita'

buona giornata

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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Gentile Signora,
le cistiti femminili che per le loro modalità di insorgenza noi urologi talora definiamo "da luna di miele" sono perlopiù causate da uno stato latente di sub-infezione delle urine vescicali. Lo stress cui vengono sottoposti i tessuti durante i rapporti (specie se prolungati e ripetuti) può causare un modesto trauma, comunque in grado di scatenare una forma acuta di infezione e relativa infiammazione. In questi casi i germi sono perlopiù i comuni "gram negativi", abbondantissimi nella flora intestinale normale, il cui passaggio nelle urine è assai facilitato da una funzione intestinale anormale, più spesso la stitichezza. La terapia di queste situazioni non è affatto semplice, è necessario agire su due fronti contemporaneamente, quello vescicale e quello intestinale, essendo il secondo spesso più importante del primo. Ovviamente non vi sono "cure" eccellenti, perlopiù ci si muove per tentativi ed ogni specialsita si regola un po' a modo suo. Dal punto di vista vescicale la scelta di integratori è vastissima, dal ribes rosso (cranberry) in varie associazioni al mannosio (Ausilium) che lei cita. La funzione intestinale si aiuta con un'alimentazione corretta e l'aiuto di probiotici e fermenti lattici vari, anche questi disponibili in innumerevoli quantità. Su tutto questo l'acqua ovviamente ha un'importanza essenziale. Infine, i rapporti protetti nulla modificano dal punto di vista dello stress dei tessuti, ma certamente - se gestiti con un minimo di giudizio - evitano l'ulteriore rischio di contaminazione diretta.

Saluti
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dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
intanto grazie per la sua chiara e scrupolosa charificazione ...
un ultima domanda gentile dottore lei parla di gram negativi abbondanti nella flora intestinale.E' possibile con degli esami specifici (esempio esame delle feci)o se no mi dica lei dare un nome a questi gram negativi?
se esistono del batteri nell'intestino che causano cistite avranno anche loro un nome?
grazie e mi scuso per il disturbo

buon pranzo
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Gentile Signora,
nell'intestino vivono normalmente miliardi di batteri, principalmente Escherichia Coli. Ovviamente il corpo umano vive in simbiosi con questi, anzi la loro presenza garantisce numerosi vantaggi proprio su una normale funzione dell'intestino stesso. Tutte le terapie antibiotiche tendono piú o meno a squilibare questa flora batterica, con comparsa degli effetti collaterali che tutti conosciamo. Il passaggio di batteri intestinali nele vie urinarie é molto comune nel sesso femminile per ovvi motivi anatomici. La mucosa delle basse vie urinarie possiede normalmente una efficace difesa contro l'adesione dei batteri, ma per svariati motivi questa difesa puó venire meno. La predisposizione costituzionale vale moltissimo, poi ci possono essere i traumi, le urine troppo concentrate, e molti altri ancora.

Saluti
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dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
quindi puo' essere che lo strafilococco stava nell'intestino ed e' sceso nelle vie urinarie,cosa mi consiglia esame feci?
grazie di cuore
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Gentile Signora,
è assai più probabile che lo stafilococco derivi dalle mucose o dalla pelle dell'area genitale esterna, dove non deve stupire che risieda abitualmente senza creare problemi, così come il Coli sta nell'intestìno. Nella femmina la estrema brevità dell'uretra rende assai probabile che questi batteri risalgano per un breve tratto. Tutto questo è assolutamente normale. Lo sviluppo di un'infezione acuta dipende quindi solo dai fattori scatenanti di cui abbiamo già parlato.

Saluti
[#8]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
grazie,la sua collaborazione e' stata molto utile ed esaustiva!credo sia indice di grande umanita' e sensibilita'

grazie ancora
[#9]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Buonasera gentile dottore ho delle novita' da sottoporre alla sua attenzione.!
Eravamo rimasti a urinocoltura negativa e tampone uretrale con strafilocco aureo seguito rapporto vaginale anale vaginale il 6 ottobre(senso di gonfiore uretrale e senso di pesantezza dopo aver urinato e leggero bruciore)
In seguito ad una ecotomografia pelvica endovaginale effettuata in data 3 dicembre e' emerso quanto segue:(riporto solo le cose che mi sembrano piu' interessanti)

"area di fibrosi latero sinistra intramurale di circa 15-18 mm.
Il disegno endometriale appare decisamente ispessito(parete-parete)di mm16 con presenza nel contesto cavitario di grossolana formazione ovolare rotondeggiante ecodenso disomogenea con area vacuolare di mm
di 18x12 come per formazione polipoide.
Beanza del canale cervicale con la presenza di raccolta fluida con piccola immagine endoluminale eco denso-disomogenea."

Mi e' stata consigliata un isteroscopia e vorrei sapere se tutti questi problemi di cistite-uretrite possono dipendere da tutta questa situazione di endometriosi oppure se questi fastidi sono dovuti al rapporto sessuale del 6 ottobre?

grazie mille per la sua disponibilita'
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Gentile Signora,
le alterazioni rilevate a livello uterino non hanno alcuna relazione con i disturbi urinari, e neanche con le circostanze che lei ci riferisce. L'isteroscopia potrebbe essere l'indagine di scelta.

Saluti
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dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Egregio dottore e' sempre molto gentile e la ringrazio per il tempo che ogni volta mi dedica!
Ma sono molto amareggiata ormai sono piu' di 2 mesi che ho questo disturbo e la cura con neofuradantin non ha avuto succeso.(preso x 5 giorni 3 volte al giorno)
Che ne pensa di creme a base di estrogeni locale da mettere intorno all'uretra?oppure ha mai sentito parlare del vaccino urovaxom?
sa darmi qualche consiglio per risolvere questo problema che lei afferma non esser dovuto allo strafilococco aureo?

nel ringraziarla l'occasione mi e' gradita per porgerle i miei piu' cordiali saluti.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Gentile Signora,
un consiglio a distanza per una situazione così specifica non è possibile e neanche opportuno. Si affidi pertanto alle cure dirette di un nostro Collega, ma non sottovaluti quanto riscontrato a livello dell'utero, che necessita un sollecito approfondimento diagnostico, o quantomeno una attenta valutazione ginecologica.

Saluti
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