Ureaplasma urealyticum, 5 cure antibiotiche

Gentili Dottori di Medicitalia,

Sono una ragazza di 21 anni e vi chiedo aiuto perché non so più che cosa fare. A ottobre 2012 ho avuto la prima cistite della mia vita, dolorosissima, un seguito a un rapporto sessuale che mi ha procurato un graffietto e conseguente perdite ematica. Un medico di base mi prescrive cirpoxin per 6 giorni senza urinocoltura. La cistite si ripresenta insieme a una tonsillite dopo 2 settimane: amoxicilina per 6 giorni, senza urincoltura. Alla terza cistite, in seguito a un altro rapporto, si ripresenta la cistite, ma stavolta mi informo da sola e scopro che va fatta fare prima una urinocoltura e la richiedo al mio medico (che insisteva nel ritenerla superflua)...avevo una carica di klebsiella pneumoniae a un milione : 10 giorni di norfloxacina e da allora ho interrotto i rapporti sessuali, per paura, e non ho più avuto cistite. Non sentendomi del tutto guarita (nonostante l'urinocoltura negativa), vado da un urologo che mi dice di stare bene e con un'ecografia dice che la mia vescica sta benissimo. Poi, di testa mia, ho fatto un tampone vaginale e uretrale: ureaplasma urealyticum, carica 10.000 a livello vaginale e urretrale, con flora lattobacillare scarsissima e dismicrobismo. La ginecologa mi diede Zitromax 500mg per sei giorni, ma stavo ancora male e il tampone successivo (15 giorni dopo l'antibiotico) risulta uguale, tranne per il fatto che al tutto si aggiunge lo streopterococcus anaerobi. Cambio ginecologo, che mi prescrive Bassado per 15 giorni e mi dice di ripetere il tampone dopo 5 settimane dalla fine della cura...Oggi ho terminato la cura, non sento più bruciore durante la minzione, ma quando l'urina si accumula, sento ''appesantita'' e sopratutto sento una sensazione di quasi ''eccitamento'' continuo. Una volta svuotata la vescica, mi sento ''normale''. Il mio ginecologo dice che deve aspettare del tempo dal termine dell'antibiotico perché faccia effetto.. è vero? E' normale sentire ancora di avere dei problemi alla fine del trattamento? Oppure significa che l'infezione c'è ancora? E' meglio evitare i rapporti, che non ho più da tre mesi? Inoltre, nonostante il fatto di avere l'infezione uretrale e vaginale, ho quasi solamente fastidi nella zona uretrale. Vi prego di rispondermi, e di darmi un consiglio su che cosa fare.
Vi ringrazio moltissimo della disponibilità!
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.2k 1.7k 17
Gentile Signorina,
è abbastanza normale che le infezioni a livello vulvo-vaginale abbiano un decorso molto meno fastidioso di quando invece interessano le vie urinarie. La mucosa genitale è senz'altro più "robusta" di quella dell'uretra e della vescica. Il rilievo dello streptococco al tampone non è significativo ed è certamente dovuto a contaminazione. Ci pare opportuno in questa fase attendere ancora qualche tempo, attendendo che le cose si stabilizzino prima di ripetere ulteriori accertamenti di controllo. Tenga conto che nella donna la funzione vescicale risente abbastanza di un condizionamento psicosomatico ed emotivo, capace di amplificare in modo portentoso qualsiasi sensazione. Pertanto, continui a bere molta acqua ed assuma fermenti lattici, yoghurt o probiotici vari a sua scelta.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Gentile Dottore,

La ringrazio moltissimo della sua tempestiva ed esaustiva risposta, mi ha tranquillizzata parecchio! Cercherò di pensarci il meno possibile, per evitare anche il condizionamento psicomatico. Un'ultima domanda: posso riprendere i rapporti sessuali (protetti), qualora mi sentissi pronta, prima dell'esito del prossimo tampone?Oppure rischio di spingere eventuali batteri dall'uretra alla vescica e ri-avere la cistite? Il mio ragazzo ha fatto la cura con zitromax e con il tampone uretrale di controllo e aveva tutto negativo.
La ringrazio ancora moltissimo per la sua disponibilità.
[#3]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.2k 1.7k 17
Gentile Signorina,
fino a quando gli accertamenti non risulteranno stabilmente negativi, l'uso del profilattico è senz'altro una saggia precauzione, peraltro non è prevedibile se il seppur modesto trauma del rapporto possa esacerbare una situazione ancora in fase di stabilizzazione. Peraltro, questa non può essere attesa all'infinito, nè si può pensare di causare danni irreparabili, pertanto decida lei come comportarsi in tutta serenità.

Saluti
[#4]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Gentile Dottore,

Seguirò il suo consiglio di pensarci e meno e viverla più ''serenamente''. La ringrazio ancora moltissimo della sua disponibilità, davvero.

Saluti
[#5]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Gentile Dottore,

scusi se la disturbo nuovamente. Da quando le ho scritto NON ho più avuto rapporti, ho preso enterogermina e normogin. Il 21 marzo e il 22 marzo ho di nuovo avuto rapporti (dopo 4 mesi di astinenza) protetti e con l'uso di un lubrificante. Tuttavia all'inizio del rapporto avvertivo del dolore (avevo paura ma il mio ragazzo mi ha tranquillizzata molto) che poi si attenuava e poi non avevo nessun bruciore. Stamattina (24 marzo) ho usato un detergente consigliatomi da mia mamma di nome ginoxil che mi ha fatto sentire un bruciore fortissimo e ora sento bruciore a ogni minzione (ma non ancora la pesantezza al ventre tipico della cistite). Che cosa dovrei fare? Pensa che io debba fare una urinocoltura?
Dottore, ho tantissima paura che sarà sempre così, che dopo ogni rapporto starò male. Secondo lei starò così? Inoltre, devo comunque aspettare per ripetere i tamponi vaginali-uretrali, anche in presenza di bruciori?
Mi scuso per il disturbo, la ringrazio moltissimo dell'attenzione.
[#6]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.2k 1.7k 17
Gentile Signorina,
è molto singolare che il disturbo sia insorto dopo l'applicazione del "rimedio della mamma" che le ha "fatto sentire un bruciore fortissimo". Infatti si tratta di una soluzione acida, da utilizzarsi in casi particolari e con precisa indicazione medica (ovvero, non si tratta di un detergente qualsiasi ...)! Ora il disturbo si accentua ulteriormente tutte le volte che l'urina altrettanto acida inumidisce la mucosa vulvo-vaginale irritata. Questo tenderebbe per ora in linea di massima a scagionare le vie urinarie escludendo la cistite. Le consigliamo ovviamente di non utilizzare più quel detergente, ma magari sostituirlo con una blanda soluzione di bicarbonato, ovviamente in attesa di rivalutare la situazione con il suo ginecologo di fiducia. Gli accertamenti batteriologici sulle urine si potrebbero comunque ripetere, anche se in questo momento l'infiammazione esterna potrebbe facilmente falsarne i risultati.

Saluti

[#7]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Gentile Dottore,

infatti non ho la pesantezza al basso ventre tipica della cistite e nemmeno perdite o urine male odoranti: sento solamente bruciore vaginale durante la minzione. Grazie infinite dell'attenzione e del chiarimento, davvero, è gentilissimo! Grazie mille!

Saluti

Cistite

La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.

Leggi tutto