Infezione delle vie urinarie e sintomi particolari

Buonasera a tutti, ho nei giorni scorsi effettuato una visita privata da uno specialista urologo che mi ha diagnosticato una infezione delle vie urinarie.
La mia perplessità (maturata solo a seguito della visita stessa) è relativa al fatto che lo specialista in questione (un ottimo medico a dire di tutti) ha rilevato l'infezione solo ascoltando i sintomi che andavo raccontando e tastando i testicoli, quindi senza l'ausilio di alcun esame specifico, e tutto questo in appena 2/3 minuti massimo (forse meno).
E' possibile cio'?
Qualche giorno fa ho avvertito un forte dolore/bruciore (piu' dolore) nella zona immediatamente sopra il pene e nel contempo un dolore nel testicolo e nella zona dello scroto (diciamo fino all'ano); questo dolore (abbastanza intenso, e sono una persona che ben sopporta il dolore) è durato appena pochi secondi, quando mi sono alzato dalla sedia (questa fitta la avvertivo solo stando seduto) è scemato fino a scomparire in qualche secondo. Di lì in poi si è ripresentato in forma piu' lieve e anche in posizione eretta, seppure con minore intensità che da seduto.
Oltre a questo avvertivo un fastidio/eccessivo calore nella punta del pene.
Altro sintomo che ho dimenticato di riferire al medico è che dal giorno della fitta dolorosa avverto (ormai sono passati 5 giorni) uno strano sapore sintetico in bocca, come se fossi "avvelenato", o piu' semplicemente (per capirci) come se fossi sotto antibiotici da diversi giorni, (ma in realtà assumo l'antibiotico prescrittomi dal medico da appena 2 giorni).
Inoltre dal giorno della fitta alla vescica il mio reflusso gastrico si è notevolmente amplificato (= acidità piu' forte del normale) tanto che stando sdraiato lo stomaco e l'intestino gorgogliano senza sosta, in continuazione (come quando si ha fame), cosa mai avvenuta prima.

Questi sintomi sono a vostro avviso compatibili con una infezione urinaria (mi riferisco in particolare alla sensazione di chimico in bocca e al dolore localizzato nello scroto e in minor parte nell'ano, percepibili soprattutto stando seduto)?
Ed è possibile effettuare una diagnosi nelle condizioni che ho sopra descritto (ovvero senza esami e in appena 2 minuti)?
Ritenete che eventualmente potrebbe trattarsi di prostatite? (mi ci manca solo questa....) o che altro?
Sono un pochino preoccupato, soprattutto a causa dell'insolita sensazione di sintetico in bocca che non accenna a scomparire, ma anche per le brevi e talvolta intense fitte al testicolo e alla zona dell'ano che avverto per esempio mentre guido la macchina (sempre da seduto).
Ultima cosa: ho una punta d'ernia all'inguine.
Scusatemi per la lungaggine, vi ringrazio per l'attenzione e l'impegno profuso gratuitamente.
Cordialmente
Leonardo


[#1]
Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109 4
gent.le utente,
i sintomi sono quelli di una prostatite e credo che il collega abbia capito in pieno la diagnosi.
Cordialmente

Dott.Roberto Mallus

[#2]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
La ringrazio per la celerità dottore, pensavo che la prostatite e l'infezione urinaria fossero situazioni distinte....
devo quindi immaginare che la prostatite non si esaurisca solo con un semplice ciclo di antibiotici, o meglio, debbo aspettarmi ulteriori episodi analoghi in futuro? Oppure c'è la possibilità che si tratti di episodio sporadico?
E rispetto all'alterazione del gusto (sensazione chimica in bocca) ha qualche idea? Ritiene possa esistere un nesso?
Non mi ci mandi....
Grazie ancora
L.
[#3]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Buonasera, vorrei chiedere se è normale che al nono giorno di assunzione di ciproxin (rispetto ai 10 prescritti) è normale che abbia avuto dolore durante un rapporto nel momento dell'eiaculazione (oltre che un leggero fastidio sovrapubico durante l'attività), oltretutto lo sperma sembrava color giallo e piuttosto denso....dovrei forse prolungare di qualche giorno l'assunzione del farmaco? E' normale cio'?
Grazie molte
[#4]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
scusate se insisto col mio problema, sono stato dall'urologo che mi ha consigliato di fare una serie di esami delle urine (che devo ritirare) e una eco prostata trans rettale (è risultato che ho prostata infiammata), il problema è che durante il ciclo di antibiotici ho accusato una forte colite (dovuta ai medicinali)....in questi casi come ci si comporta con un paziente il cui intestino non è in grado di sopportare antibiotici per lunghi periodi (prima di oggi avevo assunto solo augmentin e mai per piu' di una settimana)?
Nonostante i fermenti e la vitamina b la colite non se ne va (e ho smesso col ciproxin da una settimana), se dovessi iniziare un nuovo ciclo di antibiotici (dato che la prostatite non ne vuole sapere di passare) quale sarebbe la procedura da seguire in tal caso? Rischierei danni gravi all'intestino?
Grazie
[#5]
Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109 4
Gent.le utente,
la terapia delle prostatiti è alquanto empirica cioè fondata sull'esperienza personale cmq gli urologi si dividono in grosso modo in 2 categorie :quelli che usano antibiotici e quelli che non usano antibiotici ma antiinfiammatori in quanto è impensabile che si possa sterilizzare la prostata considerata e la sua struttura anatomica (poco e in maniera insufficiente arrivano gli antibiotici) e la sua presenza di fruttosio ( terreno di coltura alquanto fertile) e stili di vita e alimentari rigorosi.
Dopo la visita e l'eco ptr cosa le ha consigliato il collega considerata anche la sua colite?
Ha omesso di riferirlo.
Cordialmente
[#6]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
buonasera, in realtà la diagnosi di colite intestinale da antibiotico me l'ha fatta il medico chirurgo ecografista, dall'urologo ho appuntamento il prossimo martedi. Nel corso dell'ultima visita (la seconda che ho fatto da lui) ho riferito del problema addominale (ancora non sapevamo con certezza che si trattasse dell'inetstino indurito e dolorante) e mi ha consigliato alcuni esami delle urine (che, come dicevo, devo ritirare in settimana) oltre all'ecografia completa dell'addome e una ecografia prostatica transrettale.
Percui l'urologo ancora non sa della colite da antibiotico......ma già dall'ultima visita ho avuto l'impressione che intenda darmi ancora altri cicli di antibiotico (ha parlato di tempistiche lunghe perchè i medicinali possano avere qualche effetto sulla prostata infiammata).
Lei cosa consiglierebbe? Inoltre, correrei seri rischi nell'assumere antibiotici per lunghi tratti (considerata la sensibilità del mio intestino)?
Grazie tante dottore
[#7]
Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109 4
Come Le dicevo per la terapia delle prostatiti gli urologi sono divisi tra chi usa antibiotici e chi non li usa o li usa solo saltuariamente, cmq certamente per la cura delle prostatiti
la continuità di cure è importantissima, nessuno ha la "pozione magica".
Cordialmente
[#8]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Dottore, mi scusi se dico una bestialità, ma se io assumessi antibiotici (o antinfiammatori, ovviamente in base alla prescrizione dello specialista) per endovena (siringa) anzichè tramite assunzione orale non dovrei aver (parzialmente?) risolto il problema?
Oppure non cambierebbe nulla e l'intestino patirebbe allo stesso modo?
Grazie di nuovo per la pazienza
[#9]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Rieccomi a disturbarvi:
dopo un primo ciclo di ciproxin 1000 mg (10 gg), una pausa di alcuni giorni e un successivo ciclo di supracef 400 mg (10 gg) gli antipatici dolori e fastidi relativi alla prostatite (mi riferisco al dolore-fastidio sovrapubico, al bruciore dopo l'eiaculazione e al fastidio-sensazione di calore sulla punta del pene durante la minzione) sono praticamente spariti.

Permangono, a giorni alterni, alcuni residui, cioè alcune fitte/scosse sul pene che tendono (mi sembra) lentamente a regredire quanto a entità e a frequenza, un fastidio sovrapubico (cioè dove avevo localizzato il dolore nella fase acuta) che si accentua (nulla di insopportabile, si intende) se sto seduto in certe sedie (e solo in certe!).
Insomma, mi pare di stare ("quasi", lo dico per scaramanzia) bene.
Tanto piu' che ormai da un mese ho preso a camminare circa 40 minuti al dì su tapis roulant (avendo letto e constatato che camminare puo' fare bene alla prostata, sarà vero oppure è effetto placebo?) e ho nel contempo intrapreso una dieta che mi sembra sanista, avendo escluso ogni alcolico (sic), cioccolata, pepe, spezie irritanti ecc, mangiando frutta e verdure e bevendo tra l'altro 3 litri (e piu') di acqua al giorno.

Ma il problema che ho notato da qualche giorno è questo: quando ho la vescica piena (per esempio ieri rientravo da una mattinata impegnativa durante la quale non avevo avuto modo di andare in bagno, ma anche la scorsa settimana mi era già capitato) e un conseguente forte stimolo ad urinare, vado in bagno e il mio getto (soprattutto all'inizio della minzione) è come fosse inibito da un blocco che ostruisce la via all'urina, il getto è molto debole e man mano che la vescica si svuota torna ad essere un getto (quasi) normale. Dico "quasi normale" perchè da quando ho avuto la prostatite ho notato (oltre al fatto di urinare molto piu' spesso) che il getto non piu' come quello che avevo fino a un paio di mesi fa, ma si è attenuato, affievolito; e se il problema della forza del getto quando devo espellere una dose ordinaria di urina si pone in maniera lieve, quando invece (ripeto) ho la vescica piena accade quanto ho appena riferito.
Anche riguardo all'eiaculazione accade piu' o meno lo stesso: l'altra sera ho avuto come la sensazione di un orgasmo molto intenso a al momento del getto lo spema è uscito fuori "in ritardo", dopo due/tre secondi, come se fosse (come l'urina) in parte bloccato o ritardato; inoltre la parte terminale della eiaculazione era bianco/gialla (questa strana colorazione non si è pero' ripetuta nell'ultimo rapporto che ho avuto, infatti in tal caso lo sperma era piu' bianco omogeneo).

Tutta questa prolissità (abbia pazienza dottore) per chiedere: questi sintomi (il getto debole nell'urina e nello sperma) sono normali, ossia compatibili con una prostatite in corso (pregressa si spera)?
Oppure è questione a sè stante?
Debbo tornare ancora dall'urologo o devo aspettare pazientemente che il problema si risolva col tempo?
Spero mi possiate rispondere e spero di non dover tornare ancora a visita con lo specialista, non ne posso piu' (ho diverse altre questioni mediche in ballo che sto cercando di risolvere).
Cordialmente
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