Prostatite abatterica cronica con sospetta ostruzione del collo vescicale

Gent.li Dottori,

da circa 4 anni soffro di disturbi minzionali.
2004: infezione batterica in seguito a rapporto sessuale con preservativo, con liquido bianco e vena trombizzata. Mi son recato a controllo, purtroppo, solo dopo circa 3 o 4 mesi. (Vena trombizzata escissa con intervento chirurgico nel 2011, dato che era rimasta nonostante l'eliminazione dell'infezione tramite antibiotici).
2008: aumentato gocciolamento post-minzionale. Ho iniziato ad assumere abbastanza frequentemente grandi quantità di alcolici; già da tempo soffrivo di reflusso gastroesofageo oltre che diarree frequenti, e sin da piccolo mi era stata diagnosticata la sindrome del colon irritabile e l'intolleranza al lattosio - non ho però seguito - per anni - una dieta adatta.
2009: peggioramento sintomi: minzione sempre più frequente, oltre al gocciolamento post-minzionale.
Dal 2011 i sintomi sono: aumentata frequenza minzionale (circa 12 volte al giorno, la prima volta la mattina attorno ai 350 ml, durante la giornata solitamente attorno ai 150 o 250) mitto ipovalido, bruciore durante la minzione, in particolare nell'uretra, a volte concomitante bruciore anale, fastidio al perineo e dolore pelvico. Talvolta sensazione di mancato svuotamento della vescica (inizialmente residuo minzionale risultante da ecografie, in seguito no) e/o sensazione di reflusso uretrale.
Uroflussometrie: flusso da ostruzione. Somministrati: Detrusitor, con risultati praticamente nulli, Omnic - durante la prima somministrazione il mitto era perfetto come non succedeva da tempo, ma mi dava effetti collaterali troppo forti - poi Alfuzosina. Durante queste terapie i benefici vi erano inizialmente ma poi la situazione diventata solo leggermente migliore a quella priva di farmaci.
Urodinamica e uretrocistoscopia: non risulterebbero ostruzioni evidenti, e la diagnosi è stata quella di "sospetta disfunzione dello sfintere detrusore".
Mi è stata fatta una risonanza magnetica sia del cranio che della spina dorsale. Non risultano malattie neurologiche, ma presenza di ciste aracnoidale di dimensioni contenute, nel lobo frontale. La relazione tra essa e l'incontinenza sarebbe "improbabile, ma non da escludere".
Al momento sto sicuramente meglio: eliminati alcolici, bibite gassate, i cibi piccanti, e a livello irritativo la situazione è migliorata. Al momento assumo terazosina 3 mg la notte prima di dormire (dovrei raggiungere i 5 ma già con 4 il mal di testa e lo spossamento erano eccessivi) e Pelvilen.
La frequenza minzionale però non è mutata e a livello psicologico continuo a risentirne. Quando riesco a svuotare la vescica poi se mi distraggo e sono in giro posso andare in bagno anche dopo ore, ma il tutto è molto intermittente e alterno giorni migliori ad altri come prima.
Nel mio caso è sconsigliato un intervento al collo vescicale? E' vero che il pomodoro ha proprietà benefiche per la prostatite? Talvolta noto nel gocciolamento liquido denso che sembra seminale, è normale?


Grazie

Cordiali Saluti
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Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109 4
Gent.le utente,
ha fatto bene a diminuire la terazosina se gli effetti collaterali erano evidenti, riguardo all'intervento qs è indicato quando esiste una ostruzione dimostrata ( specie alla sua età in cui il rischio postintervento è quello dell'orgasmo secco!)
Sul pomodoro non credo che abbia molta importanza mentre il gocciolamento . a mio avviso, dimostra un processo infiammatorio ancora in fase acuta.
Ne parli con li suo urologo.
Cordialmente

Dott.Roberto Mallus

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gent.le Dott. Mallus,

la ringrazio per la pronta risposta. Si il punto è che ho avuto a che fare con vari urologi ma la mia situazione risulta sempre poco chiara, inizialmente si pensava a un problema di svuotamento della vescica, viste le prime ecografie post-minzionali, ma dopo questo problema è sparito dato che solitamente riesco a svuotare la vescica.
Dunque il gocciolamento andando avanti con dieta adeguata e terapia potrebbe attenuarsi e/o sparire? Vorrei aggiungere che mi accorgo che il mio problema di eccessiva frequenza minzionale e stato irritativo viene acutizzato notevolmente dall'ansia, e che non pratico sport da diverso tempo. Il fatto di pensare di continuo al problema crea un circolo vizioso che lo peggiora. Anche quando son più sereno il problema permane ma mi pesa meno.
Vorrei capire se una terapia con la terazosina sia sostenibile "per tutta la vita" o se secondo lei seguendo una vita sana e magari più attiva - in riferimento ad attività sportiva e vita meno sedentaria, magari con corsi di training autogeno o simili - posso sperare un giorno di farne a meno.

Grazie ancora!
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Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109 4
La terazosina può essere utile nei periodi di riacutizzazione della prostatite, ma non è una terapia per la prostatite.
Riprendere uno sport non è una idea malvagia.
E' una banale infiammazione di una ghiandola e con il tempo e le abitudini alimentare la dimenticherà.
Cordialmente
[#4]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio, questa sua risposta mi rasserena, spero davvero di poterla dimenticare con una vita più sana ed equilibrata... Cercherò di lavorare su me stesso anche a livello psicologico per raggiungere tale obiettivo. La qualità della vita ne risente, purtroppo.

Saluti e grazie ancora
[#5]
Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109 4
La "qualità di vita" , è qs soprattutto il motivo per cui la malattia va curata e risolta senza alcuna idea di rassegnarsi,anche solo un pò,a qualsiasi fastidio!
[#6]
dopo
Utente
Utente
Certo, però allo stesso tempo la psicoterapeuta che mi ha seguito per un periodo mi ha spiegato che bisogna anche imparare a convivere con delle malattie croniche. Certo, questo non vuole dire che non si possa guarire, spero.
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Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109 4
Forse sono stato non sufficientemente chiaro, con la prostatite non si deve convivere.
Avere una prostatite cronica catarrale asintomatica ( che è poi l'obiettivo) non vuol rassegnarsi ad avere fastidi !
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dopo
Utente
Utente
Va bene, questo mi rende più ottimista e continuando a migliorare il mio stile di vita e cercando di trovare la cura più efficace spero di raggiungere al più presto una situazione in cui i fastidi spariranno.
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dopo
Utente
Utente
Gent.le Dott. Mallus,

avrei un'altra domanda: la mia minzione, oltre che più lenta e discontinua del normale, come evidenziato dalle uroflussometrie, a volte è biforcale. Questo se non sbaglio è un aspetto tipico della stenosi uretrale. Come è possibile che nell'uretrocistoscopia non risultino stenosi/ostruzioni? Il mitto biforcale può essere dovuto anche "solamente" alla prostatite, e anche la sensazione di interruzione che avverto all'inizio della minzione può essere sempre una causa della prostatite e non di una stenosi uretrale?

Grazie
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Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109 4
Qs può dipendere da una insufficiente apertura dello sfintere per l'infiammazione uretroprostatica
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Utente
Utente
capisco, grazie!
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Utente
Utente
Gent.le Dott. Mallus,

vorrei togliermi un ulteriore dubbio: nell'ultimo referto la diagnosi del mio urologo è di "ostruzione cervico uretrale". Una patologia di questo tipo dunque è eliminabile del tutto?

Grazie
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Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109 4
Se la diagnosi di ostruzione cervicouretrale era stata formulata dalla flussimetria ( dove Lei sicuramente non urinato come fisiologicamente) dopo una uretrocistoscopia negativa, penso possa essere eliminata la diagnosi di ostruzione cervicouretrale
[#14]
dopo
Utente
Utente
la ringrazio nuovamente e mi scuso se insisto con le domande, ma purtroppo risento ancora molto della situazione a livello psicologico, non riesco a vivere tranquillamente e questo mi sta condizionando in ogni ambito.
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Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109 4
Nessun problema.Notte!
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dopo
Utente
Utente
Buonanotte
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dopo
Utente
Utente
Gent.li Dottori, riprendo questo post vecchio in quanto qui avevo descritto abbastanza ampiamente la mia storia clinica.

In un altro consulto avevo spiegato che a dicembre scorso si era riacutizzata la situazione, dopo aver bevuto una sera grandi quantità di alcool e di cibo piccante. Ho fatto vari cicli di antibiotici e antinfiammatori. Da analisi di urine e anche spermiocoltura non sono risultati comunque mai batteri.

Ora la situazione si è ristabilizzata almeno a livello infiammatorio, ma ho spesso difficoltà a svuotare la vescica e deve riandare in bagno varie volte dopo aver bevuto.
Noto che tutto è condizionato a livello psicologico, quando sono più ansioso peggiora tutto.

Ho aumentato il dosaggio della terazosina a 5 mg, il getto è leggermente migliorato.


La mia domanda principale è: la tamsulosina e la alfuzosina sono più efficaci nel trattamento dei sintomi? Considerando che ho già notato in passato che questi due farmaci, soprattutto la tamsulosina, mi danno effetti collaterali maggiori, a livello di pressione bassa e vertigini, sono però comunque in linea di massima più efficaci nel migliorare il getto urinario e la frequenza minzionale rispetto a un dosaggio di 5 mg con terazosina?

Vi sarei molto grato per una vostra risposta.
[#18]
dopo
Utente
Utente
Vorrei anche sapere se sia il caso di escludere del tutto un intervento: la cosa strana è che nella uretrocistoscopia e urodinamica non si parla di ostruzioni comprovate, ma di possibile disfunzione dello sfintere detrusore.

Io posso dire che l'alfuzosina, a memoria, è il farmaco che mi diede un il getto migliore, proprio forte come quando non soffrivo di problemi, almeno le prime volte, poi non più, e anche la tamsulosina. Forse era solo dovuto al fatto che erano le prime assunzioni del farmaco e dopo perde di efficacia?

Vorrei capire quale sia la soluzione migliore per me, e trovandomi in un paese straniero il rapporto con gli urologi non è il massimo a causa della lingua.
Soffro ancora molto a livello psicologico soprattutto perché fino a dicembre almeno avevo migliorato la situazione.

Grazie
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