Cistoscopia

Buonasera. Negli ultimi due anni ho sofferto di frequenti infezioni alle vie urinarie. Dopo aver classificato il primo episodio come semplice cistite e così anche il secondo, al terzo ho iniziato indagini più adeguate. Dall'urinocultura è emersa un'infezione, curata con adeguato antibiotico. Dopo meno di un anno sono ricomparsi i sintomi. Ero già stata avvertita di una possibile recidiva. Di nuovo antibiotico e tutto ok.
Dopo circa sei mesi una nuova recidiva che, questa volta, intendo indagare maggiormente. La ginecologa mi ha sottoposto a pap-test il cui responso è: abbondante flora batterica coccacea. L'urologo, invece, ha escluso, a seguito di ecografia, la presenza di calcoli renali ma ha rilevato un leggero ristagno nelle urine. Considerata anche la presenza di emazie nelle analisi alle urine, mi consiglia una cistoscopia in anestesia totale. Voi me la consigliate?
La mia idea - per paura - è quella di aspettare la cura genecologica, sperando anche i valori di leucociti e emazie rientrino nei valori. Eventualmente, procedere con l'intervento. E allora sottopongo a voi altro quesito: l'infezione vaginale può giustificare le emazie nelle urine?
Grazie infinite
(Donna - 49 anni)
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Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51 14
Gentile signora, le infezioni delle vie urinarie sono piuttosto frequenti nelle donne adulte, e la comparsa di una cistite all'anno, in un epoca che si avvicina alla menopausa, può semplicemente essere indice di minore capacità di difesa immunitaria locale.

L'esame urine femminile può risentire del transito dell'urina attraverso la vulva che - se infiammata - può dare il suo contributo alla presenza di emazie e leucociti.

Ripeterei l'esame urine dopo il trattamento della vaginite, avendo particolare cura nel raccogliere le urine (che non tocchino le pareti vulvari), comunque - per quel che posso capire - lascerei la cistoscopia come ultima ratio, una volta terminati scrupolosamente gli accertamenti meno invasivi. Cordiali saluti

Dr. Enrico Conti
Specialista in Urologia e Andrologia
Primario Urologo ASL 5 Spezzino

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottore, la ringrazio infinitamente per la celere risposta!
Devo, tuttavia, specificare di essere in menopausa dal 2005. Ho subito due parti cesarei, di cui il secondo con grave emorragia ed esportazione di parte dell'utero.
Questo cambia il suo consiglio?

Grazie ancora
[#3]
Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51 14
No, non cambia per nulla. Ancora cari saluti
[#4]
dopo
Utente
Utente
Grazie!

Cari saluti
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