Vescica neurologica o ansia

Salve ho 28 anni,
e il dicembre dello scorso anno ho subito una varicocelectomia sinistra inguinale in anestesia loco-regionale. Da quel momento in poi sono incominciati i miei problemi.
A marzo del 2013 riferisco tumefazione scrotale a sinistra e dolorabilità alla palpitazione della testa dell'epidimio a sinistra da valutare ad ecocolor doppler scrotale eseguito. I risultati del medesimo sono didimi ed epididimi di regolare morfologia, dimensioni ed ecostruttura senza lesioni focali e minimo idrocele a sinistra. L'urologo dice che è tutto nella norma ed è normale dopo un intervento.
I problemi si susseguono in quanto ad aprile dello stesso anno accuso verosimile infezione vie urinarie con febbre oltre 39°C curata a seguito di visita urologica con Rocefin e Gentalyn per 6 gg 1 f i.m. e Tachicaf buste max 3-4 die.
A maggio flogosi prostatica ER prostata congesta e dolente comeda flogosi in atto.
Trattamento con Lanzapranzolo 30mg 1cp/die per 5 gg. Deprox 500 2cp die per 6 mesi, oki bustine 1 ogni 12 ore per 5 gg.
A luglio episodio di ritenzione acuta trattata con posizionamente catetere con ristagno di 100cc. A seguito di visita urologica verosimile prostatite curata con Levoxoflacina per 28 gg, Artrosilene 1 flongi 12 ore per 3 gg, Ketoprofene 50 mg 1 cp ogni 8 ore per 5 die e lanzoprazolo 30 mg 1 cps ogni 12 ore per 30 giorni.
Dopo 2 mesi esguito test di Stamey e ad uricoltura negativa e invece risultato da essudato uretrale presenza di Enterococcus faecalis tratta con altri 28 die di Levoxoflacina.
Dopo altri due mesi esame ripetuto e sempre da essudato uretrale presenza di Enterococcus faecalis trattata nel medesimo modo.
Ora dalla vigilia di Natale a due settimane dalla cura antibiotica riferisco tenesmo vescicale in modo ossessivo ed spesso l'espulsione di urina è accompagnata dall'evacuazione di feci. L'urologo ritiene che si tratti di congestione dovuta all'alternanza di periodi di stipsi e periodi più o meno regolari. Da premettere che sin da piccolo vado spesso in bagno ma non ogni 5 minuti come ci vado ora. E' in programma un esae uroflussidinamico completo per poter valutare ul'ipotesi di vescica neurogena non appena eseguirò delle uricolture.
Voi cosa ne pensate?
Si tratta di stitichezza con il colon che preme sulla vescica impedendone lo svuotamento o ansia e regime alimentare?L'ultimo urolog ha detto che le cause sono queste senza aggiungere altro e dicendomi di fare almeno 4 gg di Augmentin 1 cp ogni 8 ore e ipertrofan 40mg 1cp die.
O si può trattare di vescica neurogena.
O semplicemente di ansia, magari avvalorata dal fatto che abbia mani e piedi sempre freddi, tipico di persone ansione (così scrivono certe fonti) ?
Diciamo che personalmente tendo a pensare tanto forse troppo, non ho un lavoro da 2 anni, ma non so se questo faccia di me una persona ansiosa che incosciamente butta tutto fuori con del tenesmo vescicale.
Ringrazio dell'attenzione che presterete alla mia richiesta e resto in attesa di cortese riscontro.
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 5.9k 128 126
Gentile utente,
sul meccanismo della minzione agiscono negativamente sia una scorretta alimentazione, sia un eccessivo stato d'ansia che una irregolarità delle funzioni dell'intestino.
Perciò andrebbero prima regolarizzate tutte le funzioni modificabilie ed eseguiti gli accertamenti consigliati prima di giungere a conclusioni certe.

Cordiali saluti
Gino Scalese

[#2]
dopo
Utente
Utente
Salve Dott. Scalese,
la ringrazio della tempestiva risposta.
Ad oggi la situazione non è per niente migliorata quindi le chiedo se ritiene sia il caso di sentire il parere di un altro urologo, dal quale sono anche seguito ed il quale era dell'opinione che la prostatite cronica sia difficile da curare e nei casi più difficili e persino necessario ripetere la terapia antibiotica fino a 6 mesi intervallando periodi di astinenza dai medesimi.
Sono infine a chiederle, uscendo fuori dalla schemi della medicina tradizionale, cosa ne pensa del digiuno terapeutico visto che è la pratica adottata nelle cliniche sheltionane e che riportano un successo intorno all'80 % nella cura delle prostatiti. E per digiuno terapeutico intendo un digiuno protratto per oltre 10 gg e da svezzare nel corretto modo e nel momento il corpo senta di nuovo il bisogno di assumere cibo.

La ringrazio ancora e le porgo un augurio di buon anno.

Saluti.
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 5.9k 128 126
Più che ricorrere a queste terapie dall'esito imprevedibile sarebbe maggiormente utile chiedere un consulto ad un gastroenterologo per cercare di regolarizzare l'alvo come primo passo.
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dopo
Utente
Utente
Salve la aggiorno sulla situazione.
A seguito di numerosi test di Stamey sempre positivi, su indicazione dell urologo eseguo esame uroflussimetrico dal quale risulta classe di ostruzione secondo Schlafer I\O VI con ipocontrattilità destrusioriale e indici flussimetrici ridotti (Qmax 7ml/sec).
Eseguo quindi uretrografia retrograda minzionale da cui non si ricontrano stenosi uretrali. L'urologo consiglia visita urologica il quale ipotizza una AREFLESSIA DETRUSORIALE o una disfunzione del collo vescicale o una dissinergia dello sfintere esterno; attendo ora di eseguire presso clinica specializzata una rm spinale intera (laddove quella spinale lombosacrale eseguita evidenziava solo a D11-D12 una modesta protrusione discale mediana- paramediana destra che impronta lievemente il sacco durale), uno studio neurofisiologico del perineo e un eventuale esame videourodinamico con EMG sfintere ad ago.
Sono quindi a chiederLe se secondo lei la strada intrapresa sia quella giusta o se avesse altre delucidazione da effettuare dal momento che la situazione non migliora affatto e che alla continua minzione alterno periodi in cui ho dei dolori sopratesticolari, probabilmente dovuti ad infiammazione dell'epididimo.
L'alvo è pù regolare anche se vado spesso al bagno tante volte nell'arco della giornata per fare sempre poco.
Grazie dell'attenzione


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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 5.9k 128 126
Difficile che si tratti di areflessia (ovvero mancata contrazione del detrusore e quindi impossibilità a vuotare la vescica). Non vedo riportato uroflussimetrico di residuo post-minzionale che è un parametro fondamentale.
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dopo
Utente
Utente
Eccomi di nuovo. Perdoni il ritardo ma non avevo visto la risposta.
Indici flussimetrici ridotti Qmax 7 ml/sec , morfologia del tracciato irregolare e RVPM 160 ml.
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dopo
Utente
Utente
Mi scusi in aggiunta a seguito di visita proctologica come aggravante e non so se conseguenza della prostata si sono evidenziati gavoccioli moderatamente congesti iperemici con alcune erosioni lievemente sanguinanti ed ora trattate con flebinec bustina volte al dì, ruscoroid crema e movicol una bustina al dì.Inoltre il proctologo consiglia rivalutazione urologica in quanto all'esplorazione prostata risulta dolente alla digito pressione (cosa a me nota visto ke sopporto i dolori tutti i giorni). Sono attualmente senza terapia antibiotica e continuo a prendere Urorec per migliorare il flusso urinario (cosa che non avviene). Mi perdoni e capisco che la prostatite non guarisca in un giorno , ma se non in un anno credo che la strada intrapresa sia sbagliata. Un eventuale esame videourodinamico e lo studio neurofisiologico del perineo sono utili alla studio del problema? Non crede sia il caso di capire se la prostatite sia una mera infezione cronica o se si sia evoluta in una infiammazione di nervi pudendi?
Dei cicli con levoxoflacina ed amoxicillina si sono rilevati inconcludenti quindi perchè non provare con delle infiltrazioni prostatiche?
L'urologo in seguito al riacuttizarsi del dolore(in realtà mai cessato) mi ha detto di sospendere per due settimane tutti gli antibiotici e di effettuare un altro test d stamey per avere in mano un altro antibiogramma. Ed io vado avanti con i dolori come al solito?
Se ha dei consigli la ringrazio di cuore:
Saluti.
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