Superficie glande granulosa

Salve dottore, ,
Tutto è cominciato da un rapporto a rischio dove ahimè si è rotto il preservativo... gia dal giorno successivo ho avuto rossore al glande con bruciore e dopo un paio di giorni bruciore alla minzione , e sensazione di prostata ingrossata... preso dallo spavento erroneamente ho assunto una scatola di augmentin... una compressa ogni 12 ore ma non è passato nulla... allorché sono andato al pronto soccorso dove mi hanno diagnosticato una cistite stranguria, e mi hanno prescritto un antibiotico adatto al problema... fatta questa cura i bruciori alla minzione e il senso di prostata ingrossata sono spariti, .. l ultimo giorno di antibiotico ho assunto un antibiotico sostitutivo perché quello con cui ho iniziato la cura non lo avevano... finita la cura il giorno dopo sul glande sono comparsi 3 o 4 puntini rossi, e sintomi come fitte articolari alle mani ginocchia e un po diffuse su tutto il corpo persino in testa, dove ho avuto un mal di testa per un paio di giorni consecutivi..i sintomi sono terminati con dei dolori sempre a fitte all altezza del colon e della vescica x una settimana circa.. (se premevo all altezza del dolore esso si intensificava e dopo passava)ildottore senza controllarmi ha detto che poteva trattarsi di micosi da antibiotico, (non è a conoscenza del fatto che la cistite è scaturita dal rapporto a rischio) per cui ho assunto diflucan 150gr + 150gr dopo uma settimana + canesten crema (sono irmai alla seconda settimana di applicazione mattina e sera).. questa cura sembra non dare alcun effetto dal momento in cui sul glande, seppur senza sintomi o dolori vari, sono rimasti dei puntini grsnulosi e dello stesso colore del glande, che si notano solamente in erezione, di cosa puo trattarsi? È un qualcosa di natura batteriologica o virale dato che gli antimicotici non fanno effetto? A chi rivolgermi? Fare anche test di hiv? Vivo in basilicata e non ho vicino strutture dove si puo effettuare il test in maniera anonima e senza tabù.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Gentile Signore,
ci stupisce molto la sua affermazione che il suo medico "non è a conoscenza del fatto che la cistite è scaturita dal rapporto a rischio". La comunicazione libera ed aperta tra medico e paziente è assolutamente essenziale per ottenere i migliori risultati, sia a livello di diagnosi che di terapia. Anzi, se lei ci dicesse perché lei ritiene quel rapporto "a rischio", probabilemente saremmo anche noi in grado di interpretare meglio la sua situazione. Le manfestazioni di cui ci riferisce hanno avuto fin dall'inizio una espressione più tipicamente dermatologica e parecchi dei suoi altri disturbi (ora apparentemente risolti) potrebbero anche essere stati dovuti agli effetti collaterali degli antibiotici. Ora lei ha essenzialmente bisogno di essere valutato direttamente sia da un dermatologo che da un nostro Collega specialista in urologia per chiarire definitivamente la situazione e toglierla da questa condizione di dubbio. L'uno o l'altro dei Colleghi potrà valutare in base alle notizie fornite se sia (già) il caso di procedere con il test per l'HIV.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Salve dottore grazie per la celere risposta, ho ritenuto fosse un rapporto a rischio dal momento in cui avuto con persona sconosciuta, con rapporto anale, per essere preciso , il preservativo si è rotto all interno, ma appena accortomi di cio ho tempestivamente interrotto il rapporto. Ho sentito dire che in questi casi il rischio è nassissimo, ma la paura c'è. .. dopo un paio di giorni si sono presentati i sintomi di cui sopra... potrebbe trattarsi di qualche batterio fecale che ha causato la cistite? E secondo lei perché a distanza di quasi un mese dall interruzione degli antibiotici la superficie del glande, seppur senza bruciori o rossori è rimasta granulosa all erezione? La ringrazio tantissimo per la disponibilità e le approfondite risposte!
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Gentile Signore,
ha ben ragione a pensare che in questi casi il rischio sia massimo, ci spiace che lei non lo abbia considerato in modo sufficiente prima di incorrere in questo "incidente". Il contatto diretto con la flora batterica intestinale non è certo un toccasana ma neanche deve essere per forza micidiale! Altra cosa è certamente l'esposizione al rischio di malattie virali, ma questo è un altro discorso. L'aspetto della mucosa del glande potrebbe anche solo essere legato alla pratica di un'igiene locale - non stentiamo ad immaginare - un po' ossessiva, magari utilizzando detergenti aggressivi o prodotti medicati. Comunque, su questo dettaglio preferiremmo chesi esprimesse un dermatologo. Dal punto di vista urologico, è ovviamente indispensabile che lei esegua tra qualche settimana l'esame delle urine e la coltura su urina e liquido seminale. Ma in questo la seguirà il nostro Collega specialista in urologia dal quale si farà seguire.

Saluti
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dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Gentile dottore, ribadendo che non ho alcun rossore p bruciore, pensa che potrebbe essere l uso del canesten e dei giornalieri lavaggi con normale sapone a causare quedta "granulosita" sottocutaea? Il bello è che essa è presente gia da prima dell uso del camesten... mi consiglia di valutare di visitarmi dopo un periodo in cui termini le medicazioni e la eccessiva igiene per vedere se la situazione torna nella norma? E la cistite può esser stata causata da semplici batteri intestinali, non necessariamente patogeni?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
I batteri intestinali, per trasmissione diretta, non possono che essere patogeni. Noi le abbiamo fornito dei consigli, ora lei ne faccia buon uso.
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