Prostatite e sintomi urologici

Buonasera, sono un ragazzo di 26 anni. Racconto in breve la mia storia clinica per eseguire un quadro più dettagliato del mio status.
Nel gennaio corrente anno, a seguito di uno sforzo importante con pesi in sede di attività sportiva ho percepito la sera stessa un forte bruciore zona anale con interessamento perineale, oltre che contestuale inizio di minzioni abbondanti e molto frequenti (ogni 15/20 minuti). Mi venne pertanto diagnosticata in sede pronto soccorso una prostatite che risolsi tutto sommato abbastanza facilmente tramite cura a base di topster e ketoprofene; da qui ho continuato la mia vita normale.
A maggio stessa attività fisica stessi sintomi, questi purtroppo sino ad oggi mai rimarginati.
Quindi altra visita al pronto soccorso con prescrizione di una cura a base antibiotica:
Rocefin 2 gr di 5 giorni
Ciproxin 1000rm 1cp/di 10 giorni

Al termine del trattamento i sintomi erano quasi scomparsi, dopo qualche settimana di distanza nuovamente il tutto riprese.

Mi recai da un urologo il quale mi prescrisse urinoflussometria, tampone uretrale, tac, esami psa e prot c reattiva e Ves (tutto i valori nella norma).

Dato che i sintomi proseguivano con certa intensità sono stato sottoposto a nuova cura 30 giorni con levofloxacina ma i risultati sono stati deludenti.

Questo mese sono stato sottoposto a rmn senza mdc dove sono state rilevate seguenti anomalie:
Prostate in sede, zona periferica con alcune sfumature aree ipointensita' in T2, DWI sospette per malattia primitiva significativa.
Vescica con pareti irregolari e trabecolate, come da ipertrofia detrusore.
Persistenza vena cava inferiore sn infrarenale.
Minima falda liquida scavo Douglas.

I sintomi percepiti ad oggi sono simili a quelli di una cistite con perenne bruciore uretrale e relativa sensazione di infiammazione che nei momenti di maggiore intensità (soprattutto post minzione) mi causa incremento del disagio.
L'unico sollievo lo percepisco con assunzione cortisonico in supposte ma mai una risoluzione completa.

Attendo con gentilezza Vostro cortese parere in quanto sino ad oggi nonostante sia stato seguito da ben 3 professionisti diversi non ho avuto soluzione e tutto ciò ha ormai un forte impatto negativo sulla mia vita.

Ringrazio in anticipo.

Luca Ghidini
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.2k 1.7k 17
Le particolari modalità di insorgenza "da sforzo" del disturbo meritano di portare ad una interpretazione particolare. Non possimao infattipensare che un fatto infettivo si scateni in questo modo, tant'è che la terapia antibiotica non pare aver sortito un effetto favorevole. Più facile pensare ad una congestione della parte bassa dell'addome da ristagno di sangue da intenso sforzo anaerobico. Ben si sa che chi fa attività agonistica di sollevamento pesi è molto spesso affetto da emorroidi e loro complicazioni. La negatività degli accertamenti di base sarebbe in accordo con questa interpretazione. La risonanza magnetica che le è stata prescritta per eccesso di scrupolo descrive delle irregolarità che non sono molto compatibili con la sua storia e, soprattutto, la sua giovane età. Pertanto usermmo molta cautela nell'interpretazione di questo risultato. Non esiste un provvedimento terapeutico che garantisca efficacia, in primo luogo le consiglieremmo però di astenersi completamente dall'attività fisica anaerobica. E' probabile che qualche breve ciclo di anti-infiammatorio le potrebbe dare giovamento, ma questo deve essere concordato con un nostro Collega con il quale lei riesca ad intrattenere un buon rapporto di comunicazione e fiducia.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buonasera, la ringrazio.
Volevo aggiornarla.
In questi 10 giorni di assunzione topster ho percepito importante sollievo; proprio oggi terminata la cura è ripreso il bruciore uretrale post minzione e incremento frequenza (quantità abbondanti).
Mi sembra fortemente collegabile il fatto, ho fatto delle ipotesi a riguardo e non mi sentirei di escludere una possibile nevralgia del pudendo. Cosa ne pensa? Ho contattato infatti una specialista della terapia del dolore che ha affermato "probabilmente esistono i presupposti a riguardo".

Attendo sue, grazie molte.
[#3]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.2k 1.7k 17
A distanza non possiamo giudicare, si faccia dunque valutare direttamente da questo nostro Collega e vediamo che cosa ne verrà fuori.
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