Un caso riguardante una congestione pelvica/vescicale determinata

Buongiorno, descrivo il mio problema relativo ad un fenomeno di prostatite acuta ripetuto. Tre anni fa, all'inizio di una relazione con la mia partner, in una delle prime uscite tra petting e flirt vari, fatti esclusivamente di baci e struscii, sento nei successivi giorni un peggioramento della situazione fino ad arrivare ad un blocco urinario, blocco di defecazione, perdita di erezione: al pronto soccorso mi inseriscono il catetere riscontrando un'uretroprostatite acuta mentre l'urologo alla quale mi affido mi dà una cura con Bactrim come antibiotico della durata di quindici giorni. Termino la cura, torno come prima, esame urinocoltura e spermiocoltura con assenza totale di batteri, i quali sono tutti sensibili ad ogni famiglia di medicinale. Sostengo una visita medica dopo qualche mese da un altro urologo per effettuare degli esami ecografici di vescica e prostata: tutto nella norma. Passano tre anni, senza fare più visite di alcun tipo (colpa mia), ricomincio un'altra relazione e, come prima, sempre tra petting e flirt, nei successivi giorni la situazione crolla: pronto soccorso con catetere e di mia spontanea volontà ricomincio la stessa cura di tre anni prima, con Bactrim. Dopo 5 giorni di cura, vado da un altro urologo con tanta esperienza alle spalle ed un ottimo curriculum, cambiato e scelto per necessità del mio luogo attuale di vita, mi toglie il catetere e mi fa la prova rettale delle condizioni della prostata, che era ancora infiammata. Probabilmente questa, con una masturbazione fatta il giorno dopo, fanno riprecipitare la situazione e ritorno al pronto soccorso con altro inserimento di catetere e cura con Miraclin come antibiotico da prendere per 10 giorni, sospendendo l'altra terapia.
La situazione è questa: mentre gli altri urologi mi hanno parlato di casi di prostatite acuta senza darmi ulteriori spiegazioni, l'ultimo mi ha parlato di un caso riguardante una congestione pelvica/vescicale determinata da tessuti/innervazioni che risentono di eccitazioni prolungate senza conclusione e che devo assolutamente evitare, la prostatite è solo conseguenza di tali congestioni, peraltro per lui questo fenomeno non è batterico.
Considerazioni finali: non fumo, non bevo, non mi drogo, masturbo una volta al giorno, conduco una vita salutare. Non ho disturbi minzionali se non al di fuori di questi fenomeni acuti, ma la sensazione è che risenta di qualsiasi cosa in seguito ad una perturbazione: se bacio per cinque minuti una ragazza e provo ad andare in bagno da lì a mezz'ora avverto un palese ritardo urinario, la stessa cosa succede anche se bevo una semplice birra. Dopo che effettuo una cura, il mio sperma è di colore bianco con poco liquido preseminale, man mano che passa il tempo lo sperma diventa di un colore giallognolo e con molto liquido preseminale.
Al di fuori che monitorerò la situazione con continue urinocolture e spermiocolture, vorrei più pareri su questo mio strano fenomeno che si manifesta in maniera esclusivamente acuta.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Concordiamo pienamente con il parere del nostro Collega. La vera prostatite acuta batterica si manifesta perlopiù con febbre, anche molto elevata. Questi invece sono fenomeni di congestione ed irritazione, che difficilmente rispondono agli antibiotici. In soggetti predisposti, il trattenere arificiosamente l'eiaculazione (ed in parte anche la minzione) può risultare molto dannoso.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno, passando alla cura attuale per debellare l'infezione, l'urologo del pronto soccorso mi ha prescritto Miraclin, 1 compressa al giorno per 10 giorni, Topster, 1 compressa al giorno per 7 giorni ed Omnic, 1 compressa al giorno per 3-4 settimane. Finito il periodo del Topster, Lunedì termino anche quello del Miraclin, quindi a breve continuerò solo con Omnic. Con questa cura non ho alcun problema nè ad urinare nè a defecare; tuttavia, ogni tanto ho una leggera pesantezza/presenza nella zona anale, forse indice di una infiammazione non ancora del tutto terminata (tale pesantezza era molto forte in fase di infezione profonda). Faccio notare che in questa cura non mi sono stati dati antinfiammatori; è quindi giusto proseguire affidandomi solo all'Omnic a breve? Ovvero, un alfa litico tenendo a bada la muscolatura uretroprostatica, utilizzato per più giorni aiuta anche a ridurre un'infiammazione?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Tutto corretto, ma il Topster è formulato in supposte. Supponiamo che lei non le abbia deglutite ... :-)
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dopo
Utente
Utente
Fortunatamente non le ho deglutite, le ho messe al posto giusto :) Faccio un'osservazione:
- ho notato che il flusso urinario è leggermente deviato verso destra rispetto a prima che accadesse tutto questo. Spero che sia semplicemente la prostata in fase ancora di infiammazione che, ripeto, la sento presente dietro l'ano quando provo ad urinare, anche se in modo più leggero rispetto a qualche giorno fa, e non qualcosa di più serio;
ed una domanda:
- posso utilizzare un integratore a base di Serenoa Repens come Idiprost insieme all'Omnic? Ho letto che la Serenoa Repens ha anche un effetto antinfiammatorio.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
La deviazione del flusso è assolutamente casuale, non ha alcun significato particolare. L'estratto vegetale di palma nana èmtradizionalmente impiegato nei disturbi legati all'ingrossamento prostatico dell'età matura. L'utilizzo in altre situazioni non è coaì chiaramente codificato, simtratta comunque di un integratore, male non fa.
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dopo
Utente
Utente
Buonasera Dottore, Le scrivo dopo qualche settimana per raccontarLe l'evoluzione della situazione. Terminata la cura antibiotica/antinfiammatoria da circa 10 giorni, il mio stato è il seguente:
- Fastidio leggero localizzato al basso ventre destro che non va via, ma recidivante da una situazione che all'inizio dell'infiammazione era decisamente più forte (all'inizio l'avvertivo da seduto e quando camminavo, adesso principalmente quando sono in piedi);
- sensazione di prostata gonfia (una pressione all'ano) da seduto e quando urino: tale sensazione varia da giorno a giorno, ci sono giorni in cui la sensazione è minima, altri in cui è davvero fastidiosa;
- flusso urinario leggermente ad innaffiatoio quando svuoto la vescica semipiena, ma continuo quando la vescica è piena;
- nessun ritardo, nessun bruciore quando urino e quando masturbo;
- nessun problema di erezione.

Ad oggi sto assumendo un semplice integratore con Serenoa Repens, zinco e mirtillo rosso.

A me sembra di non aver ancora debellato del tutto la patologia. Cosa ne pensa? Sarebbe utile aspettare ancora oppure sarebbe opportuna l'inizio di una nuova terapia?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Continui così.
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