Sclerosi del collo vescicale

Buongiorno sono un ragazzo di 38 anni che da 16 soffre di Rettocolite Ulcerosa.

Di recente, a seguito di una ecografia addominale, è venuto fuori un ingrossamento della prostata pari a 33cc di volume.

Sono in cura con Mesavancol 2cp, per la rcu + topster supposte, deprox, serenoa repens e 3 SETTIMANE DI CIPROXIN per la prostata.

Mi sono rivolto ad un urologo il quale mi ha sottoposto ad uroflussometria in data odierna:

- total time 01:10
- voided vol 335ml
- peak flow 11ml
- avg flow 7ml/sectime peak 00:13
- flow time 00:51
- voiding time 00:56
- residue 0ml
- hesitancy 00:00

URINOCOLTURA STERILE

CONCLUSIONI:
- SOSPETTA SCLEROSI DEL COLLO VESCICALE
- Si consiglia assunzione di tadalafil 5mg, 1cp per 3 mesi.

Prossimo controllo tra 3 mesi.


Mi rivolgo a voi poiché lo specialista mi ha già da subito paventato una soluzione chirurgica in caso di fallimento della terapia.

Vorrei un vostro parere a riguardo.


Sto messo così male?
Ho solo 38 anni e questo intervento rischia di compromettere la mia vita sessuale.


Non esistono alternative valide per la riabilitazione della vescica?
per aiutarla a funzionare meglio?
[#1]
Dr. Alessandro Sciarra Urologo 575 34 7
Buongiorno,
la sclerosi del collo vescicale e' una perdita di fibre elastiche sul collo vescicale sostituite da fibre non elastiche che creano un ostacolo allo svuotamento vescicale, più' o meno sintomatico, e puo' nel tempo deteriorare significativamente la funzione vescicale.
Non e' sicuramente una patologia da sottovalutare per il danno vescicale cronico che puo' produrre.
Viene sospettata quando alla uroflussometria e' presente un flusso lento e prolungato come quello descritto e un residuo postminzionale che nel tempo puo' aumentare. In assenza di una ipertrofia prostatica ( nel caso descritto eta' e dimensioni della prostata fanno escludere una IPB).
La terapia iniziale e ' medica con alfa1 bloccanti ( il tadalafil da lei riportato ha pochi effetti rispetto agli alfa1 bloccanti e più' utilizzato per problemi di disfunzione erettiva), come alfuzosina, silodosina, tamsulosina.
Per verificare se la terapia ha un effetto positivo si ripete la uroflussometria dopo 3 mesi di terapia. Gli indici uroflussometrici dovrebbero migliorare riportando la velocità' di flusso massimo a valori vicino alla norma ( 20 ml/sec), trasformare il tracciato del flusso in una campana più' rapida e eliminare il residuo postminzionale ( da valutare con ecografia sovrapubica). La definizione di un successo terapeutico non e' quindi basata su sintomi ma su dati uroflussometrici obiettivi.
Se questo non avviene si passa ad intervento di incisione endoscopica del collo vescicale che in genere risolve il problema anche se sono possibili recidive.
L'intervento pero' produce perdita di eiaculazione per via anterograda ( alcuni farmaci come tamsulosina e silodosina, molto meno alfuzosina, possono ugualmente creare questo problema).
La non risoluzione di questo ostacolo da sclerosi del collo vescicale allo svuotamento vescicale, puo' produrre nel tempo perdite funzionali della vescica anche totali.

Un cordiale saluto

Prof Alessandro Sciarra

Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta. Ma i risultati della uroflussometria suggeriscono una situazione già particolarmente compromessa? O posso andare avanti per anni? Io non ho enormi fastidi. Questa notte mi sono alzato una volta sola per andare in bagno. È possibile anche una terapia conservativa?
[#3]
Dr. Alessandro Sciarra Urologo 575 34 7
Buongiorno,
come dicevo non e' necessariamente una questione di sintomi.
I valori di urofllussometria riportati descrivono una importante sofferenza vescicale istruttiva con un Peak flow di 11 ml/sec invece di valori superiori a 20 ml/sec. Deve valutare con ecografia sovrapubica anche il residuo postminzionale che se superiore a 50 o ancora di più' a 100 conferma il dato negativo.
Come detto o la terapia con alfa1 bloccanti ( non tadalafil) migliora velocemente il flusso e residuo ( in questo caso la terapia diventa cronica a vita) o se rimangono valori inferiori a 15 ml/sec o residuo maggiore a 100 cc e' consigliabile intervento

Prof Alessandro Sciarra

Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it

[#4]
dopo
Utente
Utente
Il residuo post minzionale attualmente è 40.
Secondo lei come mai mi è stato prescritto Tadafil? Forse per i minori effetti collaterali sulla Rcu? é inutile questo farmaco?

Con RPM 40 e flusso a 12, non è plausibile una terapia conservativa a vita?
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