Prostata dimensioni aumentate

Gentili Dottori,
Ho effettuato un ecoaddome annuale di controllo e mi è stata riscontrata una prostata indagata attraverso scansioni sovrapubiche di dimensioni aumentate (vol 55cc) con al suo interno calcificazioni come da esiti flogistici e ipertrofia del terzo lobo che protude sul pavimento vescicale.

Una settimana prima ho effettuato esame PSA esito 0, 66
Richiedo cortesemente un vostro parere a riguardo grazie in anticipo un saluto cordiale
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Dr. Alessandro Sciarra Urologo 575 34 7
Buongiorno,
i dati da lei forniti sono relativi ad una diagnosi di iperplasia prostatica, patologia estremamente comune in tutti gli uomini a partire dai 45-50 anni.
Il valore del PSA totale e' confortante e non segnala particolari rischi in termini di neoplasia della prostata.
L'ingrandimento ipertrofico della prostata descritto mostra un volume rilevante e soprattutto uno sviluppo con terzo lobo all'interno della vescica.
Queste dimensioni e questa forma trilobata della prostata e' in grado di ostacolare la funzione della vescica, determinare una attività' vescicale sotto sforzo per superare l'ostacolo e garantire comunque l'emissione delle urine.
non necessariamente questo quadro deve essere associato a dei sintomi ma sicuramente e' in grado di compromettere lentamente la funzione della vescica.
E' sicuramente una situazione da sottoporre a trattamento. Generalmente un tentativo con una terapia medica viene sempre eseguito, ma ancora una volta lo sviluppo con terzo lobo dentro la vescica, denota per una forma che potrebbe non rispondere alla terapia medica e necessitare di un intervento distruttivo endoscopico di vaporesezione o enucleazione laser della prostata.
Se parliamo di terapia medica , parliamo di terapie croniche ( non fitoterapia o integratori) rappresentate dall'associazione di un alfa1 bloccante ( agisce rilassando il collo vescicale e uretra prostatica favorendo lo svuotamento vescicale) ed un inibitore della 5 alfa redattasi ( blocca una continua crescita progressiva della prostata).
Il monitoraggio della situazione si basa sulla valutazione con ecografia sovrapubica ( non più' transrettale) delle dimensioni della prostata e del residuo postminzionale e sulla uroflussometria
Pur non parlando di una tumore maligno,, ipertrofia prostatica se sottovalutata e non curata adeguatamente od in tempo, puo' causare un danno irreversibile alla muscolatura vescicale peggiorando la qualità' di vista del paziente fino a costringerlo all'uso del catetere vescicale.

Un cordiale saluto

Prof Alessandro Sciarra

Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it

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