Ipertrofia prostatica

Gent.
mo Urologo,
Da due mesi e mezzo assumo deprox hp 500 e finasteride essendo affetto da ipertrofia prostatica con valori di psa di circa 6.
Niente residuo minzionale.
Da visita specialistica si conferma una ipertrofia prostatica che, se non passa fra sei mesi con quanto assumo, si vedrà cosa fare.
Ad oras le minzioni sono abbondanti on intervalli di circa un'ora e mezza.
Ho la visita di controllo a dicembre prossimo e non riesco a comunicare con l'Urologo perchè in sede diversa dalla mia.

Si chiede se tale situazione è compatibile per una prospettiva accettabile.

Sta di fatto che tale frequenza persiste anche di notte.
Pertanto, dalle 11 alle sei, mediamente devo alzarmi dalle 5 alle sei volte, rispetto alle tre di rito.

Si crede che andando avanti possa migliorare?.

Ringrazio per tutti i consigli ottimi ricevuti nel tempo e
saluto co cordialità e stima
raffaele ciancia
[#1]
Dr. Alessandro Sciarra Urologo 575 34 7
Buongiorno,
mi permetto di sottolineare alcuni punti.
Sicuramente lei ha una iperplasia prostatica ma un PSA totale di 6 ng/ml e' molto elevato, ancor più' eseguendo una terapia con finasteride che bloccando la crescita dell'IPB generalmente riduce i valori del PSA totale.
E' quindi di primaria importanza verificare se, associato alla iperplasia prostatica , non sia presente una neoplasia della prostata.
Unico modo di verificare con giusta accuratezza, e' di eseguire una risonanza magnetica multiparametrica della prostata ed una successiva biopsia prostatica sulle aree segnalate come PIRADS 3-5.
Il tumore della prostata puo' associarsi all'IPB, non da' sintomi caratteristici, puo' non essere evidente alla visita dello specialista e non si vede se non nelle fasi molto avanzate all'ecografia.
Relativamente alla sua iperplasia prostatica, la terapia medica non e' in grado di curare ed eliminare questa patologia, ma solo controllarla nel tempo assumendo i farmaci in maniera cronica.
Se nonostante la terapia, la prostata ha raggiunto dimensioni importanti con volumi > 50-60 cc, ha un aggetto endovescicale, non permette di svuotare bene la vescica producendo una uroflussometria con. Vmax inferiore a 10 ml/sec od un residuo postminzionale > 100 cc, si deve passare ad un intervento chirurgico riduttivo prima di causare danni permanenti sulla vescica.

Prima di tutto pero', risottolineo l'importanza di verificare un eventuale neoplasia associata con la risonanza magnetica multiparametrica e la biopsia.

Un cordiale saluto

Prof Alessandro Sciarra
Professore Ordinario Urologia Sapienza
Gruppo Multidisciplinare Prostata
Chirurgia Robotica in Urologia

Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it

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