Esiste un'alternativa agli antibiotici fluorochinolici che penetrino nella prostata?

Esiste un'alternativa agli antibiotici fluorochinolici che penetrino nella prostata per combattere Escherichia Coli nelle vie uro-seminali?
Meglio ancora sarebbe se esistessero dei rimedi naturali che porterebbe alla morte spontanea di questi batteri, anche con il tempo.
Questo perché ho paura nell'assumere antibiotici così pesanti visto che potrebbero alterare ancora maggiormente la flora batterica che si presume sia alterata già di suo.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
La prescrizione di antibiotici deve essere sempre ben motivata, tenendo conto di molte condizioni e comunque indirizzata ad una ragionevole parsimonia. Lei non ci fornisce alcun dettaglio sulla sua situazione, pertanto non possiamo esprimere un giudizio specifico. Comunque, dopo decenni di vastissimo utilizzo, gli antibiotici chinolonici devono essere utilizzati oggi con particolare attenzione e solo in casi molto selezionati, questo a causa di effetti collaterali abbastanza frequenti ed intensi. Vi sono alcune alternative, sempre con farmaci ad ampio spettro (es cefalosporine),

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
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Dott Piana, la ringrazio di vero cuore della sua risposta. Le racconto in breve la mia storia. Tutto ebbe inizio da una spermiocoltura per prostatite; ancora oggi ho perdite uretrali pre e post eiaculazione. Ho notato, tuttavia, che svuotando la vescica dopo l'eiaculazione non si verificano queste perdite. Ritornato al discorso spermiocoltura, ebbe riscontro positivo E. coli con 10.000 colonie. A questo punto il mio curante, in discordanza con l'urologo, mi prescrisse 6 giorni di amoxicillina. Fatta questa terapia e, trascorsi i 15 giorni post cura, ho ripetuto la spermiocoltura con abbinata l'urocoltura, risultando entrambi positivi allo stesso batterio con entrambi, come numero di colonie, 50.000. Ho cambiato laboratorio analisi, ripetendo analisi chimico fisiche delle urine, urocoltura e spermio. Urocoltura positiva con 1 milione di coli; spermiocoltura positiva con numerose colonie di coli. L'analisi delle urine ha restituito il seguente risultato:

ESAME URINE

Colore III Vogel
Aspetto Torbido
Urobilinogeno 3,3 umol/L
Bilirubina Assente
Chetoni Assenti
Emazie Assenti
Proteine Assenti
Nitriti +
Leucociti ++
Glucosio Assente
Peso specifico 1025
PH 6,5

ESAME MICROSCOPICO
Leucociti parzialmente disfatti 50-60 x c.m
Flora batterica Presente ( + +).
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
I batteri E. Coli molto probabilmente provengono dal suo intestino, pertanto per prima cosa bisogna chiedersi quale sia la qualità della funzione intestinale, se vi siano delle intolleranze alimentari, eccetera. La carica batterica almeno inizialmente era molto bassa e certmente non giustificava una terapia antibiotica, in particolare pensado allo squilibrio che questa può portare proprio a ivello intestinale. Gli ultimi esami parrebbero evidenziare una carica maggiore e sopreattutto la presenza di globuli bianchi nel sedimento urinario, cosa abbastanza insolita in un maschio della sua età. Prima di prendere ulteriori provvedimenti, riterremmo opportuno consigliare di bere molta acqua e ripetere gli esami con urocoltura tra un paio di settimane.

Paolo Piana
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Utente
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Grazie ancora della replicata dottor Piana. Da un mese a questa parte ho assunto i fermenti lattici, terminando proprio ieri. Di acqua ne bevo circa 3 litri al giorno. Il suo consiglio definitivo che mi può dare, su come devo comportarmi?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
La prescrizione di antibiotici deve essere sempre ben motivata, tenendo conto di molte condizioni e comunque indirizzata ad una ragionevole parsimonia. Lei non ci fornisce alcun dettaglio sulla sua situazione, pertanto non possiamo esprimere un giudizio specifico. Comunque, dopo decenni di vastissimo utilizzo, gli antibiotici chinolonici devono essere utilizzati oggi con particolare attenzione e solo in casi molto selezionati, questo a causa di effetti collaterali abbastanza frequenti ed intensi. Vi sono alcune alternative, sempre con farmaci ad ampio spettro (es cefalosporine),

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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Come le abbiamo già scritto, a distanza e con una conoscenza del caso assolutamente sommaria, non è possibile esprimere un giudizio preciso. La visita diretta è pertanto indispensabile. Questo nostro servizio gratuito è unicamente di tipo informativo ed esplicativo.

Paolo Piana
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Utente
Utente
Capisco perfettamente. In settimana ripeterò le analisi dell'urina e dello sperma. Se le farà piacere, la terrò aggiornata. Non assumendo, ancora per il momento (nell'attesa di eseguire e ricevere i risultati degli esami), antibiotici potranno esserci complicazioni gravi?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Dipende ovviamente dal tipo ed entità dei disturbi, che nel suo caso non ci paiono invero così devastanti.

Paolo Piana
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Utente
Utente
Buongiorno dott. Piana,
ho ripetuto le analisi delle urine con urocoltura con abbinata anche la spermiocoltura, senza aver assunto antibiotici ma bevendo soltanto tanta acqua.
L'ESAME DELLE URINE restituisce il seguente risultato:
- ASPETTO: limpido
- COLORE: giallo paglierino
- PESO SPECIFICO: 1,012
- PH: 6,0
- LEUCOCITI: assenti
- NITRITI: 0
- PROTEINE: 0
- GLUCIDI: 0
- CHETONI: 0
- UROBINILOGENO: 0,2
- BILIRUBINA: 0,0
- EMOGLOBINA: 0,00

SEDIMENTO
- ERITROCITI: 1
- LEUCOCITI: 1
- CELLULE EPITELIALI DI SFALDAMENTO: 1
UROCOLUTRA: NEGATIVA.

La SPERMICOLTURA, dopo essere stata positiva per 3 volte ai COLI adesso, invece, è positiva allo STAHYLOCOCCUS AUREUS, con numero di colonie di 100.000.

Come interpreta questi risultati gentil dott. Piana? È possibile che la spermiocoltura restituisca questo risultato?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Il rilievo alle colture di batteri gram positivi (es. stafilococco) è in genere segno di contaminazione del campione da parte di batteri innocui che colonizzano la pelle dell’area genitale e l’ultimo tratto dell’uretra. Questo accade talmente spesso che oggi noi specialisti stiamo meditando parecchio sulla reale utilità di questo esame, se non in situazioni molto particolari. Questo ribadisce l’osservazione che buona parte delle prostatiti non abbiano (ovvero non abbiano più) una causa infettiva, ma siano sostenute unicamente da fenomeni infiammatori o di condizionamento della sensibilità locale.

Paolo Piana
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Utente
Utente
Chiarissima la sua risposta dott. Piana. Mi consiglia di ripetere uno di questi esami ancora una volta?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Su questo deve decidere il suo urologo curante. Non faccia mai esami di sua iniziativa.

Paolo Piana
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Utente
Utente
La ringrazio di vero cuore del suo tempo e della sua pazienza. Mi ha rassicurato e orientato con la sua esperienza e immensa conoscenza.
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