Cistite recidivante in paziente con sm

Buongiorno, convivo con una cistite recidivante da sei anni, che peggiora sempre di più.
In questi ultimi mesi, dopo aver assunto l’antibiotico indicato dall’abg e scelto anche in base alla m.
i.c.
l’infezione si risolve, ma ricompare dopo 5 o 6 giorni.
Il germe responsabile è sempre l’E.
Coli, ma la sensibilità agli antibiotici varia e ultimamente molti antibiotici sono risultati resistenti.

Purtroppo sono affetta da SMPP che, oltre alla disabilità, mi causa urgenza minzionale, incontinenza e a volte ritenzione urinaria.
In questi anni ho consultato diversi specialisti, che mi hanno consigliato di praticare l’autocateterismo intermittente, coadiuvato da omnic 0, 4 (tutte le sere), per evitare che l’urina ristagni in vescica.
Assumo inoltre vesiker da 5mg (al bisogno), integratori a base di D-mannosio (tutti i giorni), succo di mirtillo (tutti i giorni), e dicoflor 60 (per 15 gg.
al mese).

A fine febbraio ho fatto una ecografia renale e vescicale ed è risultata normale.

Sono molto scoraggiata perché non riesco a risolvere questo problema e preoccupata per l’assunzione di tutti questi antibiotici, che come già detto risolvono solo temporaneamente, sarei molto grata se qualche specialista volesse rispondermi e aiutarmi a trovare una soluzione.

Ringrazio in anticipo
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
I Coli non possono arrivare che dal suo intestino ed è lì che bisogna concentrare le attenzioni se si vuole sperare di quantomeno attenuare il problema. Purtroppo a livello vescicale altro non si può fare che difendersi, con grosse difficoltà. L'utilizzo degli antibiotici è un palliativo, gravato però da un pesante rovescio della medaglia, poiché ogni volta si va ad alterare la flora batterica intestinale (microbiòta) e selezionare batteri sempre più resistenti. Se questo viene ripetuto spesso e con antibiotici energici si instaura un inestricabile circolo vizioso. L'antibiotico è indispensabile quando vi è febbre o evidenti segni di complicazione, ma non tutte le urocolture positive doverebbero essere considerate allo stesso modo. Comunque, nel suo caso certamente i disturbi funzionali non possono che amplificare i disagi. Dal punto di vista urologico non crediamo di avere nulla di diverso da consigliarle, ma senz'altro auspicheremmo maggiori attenzioni al lato intestinale, non solo con uso empirico e saltuario di fermenti lattici, ma anche affidandosi alle attenzioni di un gastro-enterologo e - ancor di più - un valido dietologo-nutrizionista.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille per la tempestiva risposta
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dopo
Utente
Utente
Buongiorno , consiglia di sostituire il dicoflor 60 con altro tipo di fermenti ?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
Sulla parte intestinale sarebbe meglio che si esprimessero gli specialisti competenti (gastro-enterologo e nutrizionista). Le abbiamo già scritto che un approccio empirico raramente porta ad un buon risultato.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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