Carcinoma prostatico localmente avanzato

Buon pomeriggio,
da circa un anno mi è stato diagnosticato un cancro alla prostata localmente avanzato (invasione quasi certa della vescichetta sinistra).

Gleason 4+4.

cT3b cN0, c M0, invasione perineurale Pn0.

TAC - RMN - PET- SCINTIGRAFIA sostanzialmente negativi.


Mi è stato prospettato un intervento chirurgico che però sarebbe invasivo e non completamente risolutivo.

Mi è stata prospettata la radioterapia (38 sedute) la quale però risulta sconsigliata essendo affetto da colite ulcerosa seppur ben controllata (in cura con Asacol supposte e Mesavancol 2 compresse die).

Dopo varie discussioni con urologo e due oncologi è stata scelta, con convinzione soprattutto mia, la via della cura ormonale con Bicatulamide.

Il PSA da 12 è sceso a 0, 75 e non soffro di nessun disturbo. Nell'ultimo esame del PSA di ieri il valore (che speravo ulteriormente abbassato) è di 0, 79. (dovrebbe essere più basso vero?)

Tutti gli altri esami del sangue sono perfetti.

L'oncologo ha avanzato più volte il dubbio che la sola cura con Bicatulamide seppur vincente finora non sia sufficiente e che forse andrebbe intrapresa una cura ormonale più decisa con un farmaco tipo Enantone.

Voi che mi consigliate? Ci sono cure alternative/innovative rispetto ai farmaci citati e magari con minori effetti collaterali? Il "LUTEZIO" nel mio caso potrebbe trovare applicazione?
Chiedo cortese risposta.


Grazie molte!
[#1]
Dr. Alessandro Sciarra Urologo 575 34 7
Buongiorno,
il trattamento medico con bicalutamide in monoterapia non esiste e non e' raccomandato da nessuna linea guida.
La terapia medica di blocco androgenico comprende l'utilizzo di LHRH analoghi come il leuprolide mensili o trimestrali a bloccare la produzione del testosterone da parte dei testicoli in maniera stabile a valori di castrazione. La bicalutamide 50 mg viene utilizzata solo per i prima 30 giorni a cavallo della prima iniezione di leuprolide e quindi sospesa.
E' un severo errore trattare un tumore con la bicalutamide in monoterapia e soprattutto puo' non solo non bloccare la sua evoluzione ma addirittura stimolarla nel tempo.
In generale il tumore descritto e' ad elevata aggressività' e localmente avanzato. Le due uniche opzioni terapeutiche sono:
1. prostatectomia radicale associata in adiuvante a radioterapia ed eventuale terapia di blocco androgenico
2. radioterapia pelvica associata ad almeno 24 mesi di terapia di blocco androgenico con Leuprolide.

La terapia di blocco androgenico da sola non e' una indicazione in assenza di ripetizioni a distanza alla PET e comunque ha una efficicia nel controllare il tumore ed una sua progressione molto inferiore rispetto alle due opzioni.
capisco il problema dell'aggressività' delle due opzioni chirurgica e radioterapia in presenza anche di una rettocolite ulcerosa, ma le consiglio di valutare bene con i suoi specialisti il rapporto benefici e possibili effetti collaterali.
Ripeto, utilizzare solo la terapia medica ( che assolutamente non puo' essere la bicalutamide ma deve essere leuprolide) vuol dire avere un elevato rischio di progressione nei prossimi 24 mesi; questo rischio e' sempre presente ma più' basso in caso di utilizzo di una delle due opzioni.

la situazione e' complessa e deve essere seguita da un centro ad elevata esperienza o una terapia non adeguata come la bicalutamide puo' creare una situazione più' difficilmente controllabile.
Altra cosa, non perdete tempo ed aggiornate la PET a 4 mesi dalla precedente.

Un cordiale saluto
Prof Alessandro Sciarra
Professore Ordinario in Urologia
Chirurgia Robotica
Gruppo Multidisciplinare Prostata
Universita' Sapienza di Roma

Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie professore, di cuore!
Certo che mi ha messo addosso una grande paura!
Mi dica solo se ho capito bene e cioè che il blocco androgenico totale NON è sufficiente da solo ad evitare la progressione del tumore.
Altre alternative/innovative mi pare non esistano (?).
Per centri di grande esperienza intende per esempio l'Istituto Tumori di Milano abbastanza vicino a me?
Grazie ancora della Sua cortese ed esaustiva risposta.
[#3]
Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
Concordando con il collega, aggiungo che la radioterapia in una situazione di rettocolite ulterosa non ha necessariamente una controindicazione assoluta ma relativa. Nel mio centro abbiamo affrontato questa sitazuone clinica diverse volte con le nostre tecbiche avanzate di radioterapia ad intensità modulata e guidata dalle immagini.
La radio-ormonoterapia o la prostatecomia radicale sono, lo ribadisco, i trattamenti standard in accordo alle linee guida. Questi due approcci sono sovrapponibili in termini di risultati per ogni classe di rischio, incluso il suo quadro di rischio definito come "alto" per estensione extracapsulare e Gleason score di 8.


La qualità del centro è legata alla presenza di professionisti esperienti e qualificati e apparecchiature diagnostico-terapeutiche accessibili e moderne. Dal tipo di consiglio che le hanno dato (monoterapia con bicalutamide, indicazione personalizzata fuori da ogni linea guida) le suggerirei di sentire altri specialisti in altri centri per farsi una idea più chiara e più orientata sull'evidenza.

Cordialmente

Cordialmente

Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)

[#4]
dopo
Utente
Utente
Grazie professore!
Molto chiaro! A questo punto io vorrei essere "curato" da Lei e le chiedo solamente, se può, di indicarmi quante sedute sarebbero necessarie e cioè per uno, come me, che dovrebbe venire da lontano, come potrebbe svolgersi tutto il programma.
Se non può rispondermi qui per cortesia mi dia un contatto di posta elettronica.
Grazie ancora!
Cordiali saluti.
[#5]
Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
Carissimo, mi scriva pure se vuole alla mail istituzionale: filippo.alongi@sacrocuore.it

Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)

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