Anamnesi per eventuale contrazione malattia sessualmente trasmissibile

Salve a tutti,
6 giorni fa ho avuto un rapporto sessuale occasionale, con una escort, nel quale ho utilizzato il preservativo.
Al termine del rapporto ho notato che sul preservativo era presente una patina di colore rosa tendente al rosso (simile a quando la donna sta per avere o ha terminato il ciclo mestruale) e, dopo aver estratto il preservativo, mi sono pulito con un fazzoletto (purtroppo mi sono lavato solo quando sono tornato a casa cioè dopo 7 ore).

Dopo circa 12 ore dal rapporto ho iniziato ad avvertire una sorta di fastidio/leggero bruciore sulla punta del pene, senza riuscire a capire se provenisse dal glande o dal prepuzio, e da quel momento in poi la cosa è progredita con una sorta di "dolore tensivo" lungo la parte bassa del corpo del pene.

Sul pene a livello visivo non noto anomalie in termini di eventuale rossore, macchie, puntini o squame; sembrerebbe tutto regolare.

Se provo ad urinare non ho bruciori mentre ieri sera al termine della prima eiaculazione, dopo il rapporto sessuale in questione, passati 5/10 minuti ho iniziato a percepire un bruciore, al posto del dolore tensivo, che è durato per 1 ora abbondante.

Ho il timore di aver potuto contrarre una malattia sessualmente trasmissibile o un'infezione urinaria a causa di un eventuale residuo di quella patina rosa che avevo visto sul preservativo al termine del rapporto, a chi posso rivolgermi o quali esami dovrei fare?

Nel frattempo questo dolore tensivo come posso gestirlo?

Provo con un antinfiammatorio o qualcosa di specifico per le vie urinarie?


P.
s. Non vorrei andare dal medico di famiglia perché è una mia parente e mi vergogno di esporre l'accaduto.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 18
Se il rapporto è stato adeguatamente protetto non vi sono motivi validi per temere la trasmissione di una infezione, perchè se così fosse - ragionevolmente - immaginiamo che lei non si sarebbe messo in questa situazione. Ben sappiamo che l'ansia e gli inutili sensi di colpa in queste situazioni sono degli eccellenti amplificatori di qualsiasi sensazione sgradevole e che nella maggior parte dei casi non vi sia nulla di concreto e temibile in atto. D'ogni modo, per reciproca tranquillità le consigliamo di farsi comunque visitare da un medico, meglio se un nostro Collega specialista in urologia, evitando rigorosamente le cure fai-da-te. In un secodo tempo e se non si sentirà ancora tranquillo potrà farsi seguire da un centro per le malattie sessualmente trasmesse per fare gli accertamenti standard che si eseguono in questi casi.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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