Omocisteina alta
Buonasera.
Non riuscendo ad avere figli, mio marito (39 anni) ha fatto le analisi degli ormoni ed è risultato l'omocisteina a 59 (con il limite di 15). In attesa di una visita andrologica, ci siamo documentati su internet e ci siamo molto preoccupati. Premetto che nella famiglia di mio marito non ci sono casi di infarto, ictus, Alzheimer...
Quello che non mi è chiaro è: l'omocisteina è un fattore di rischio di diverse malattie che con la giusta cura può essere riportato entro i limiti oppure è indice di una malattia in corso (es. sclerosi multipla)?
Quali controlli si possono effettuare per approfondire?
E ancora, l'omocisteina alta incide sulla fertilità?
Grazie
Non riuscendo ad avere figli, mio marito (39 anni) ha fatto le analisi degli ormoni ed è risultato l'omocisteina a 59 (con il limite di 15). In attesa di una visita andrologica, ci siamo documentati su internet e ci siamo molto preoccupati. Premetto che nella famiglia di mio marito non ci sono casi di infarto, ictus, Alzheimer...
Quello che non mi è chiaro è: l'omocisteina è un fattore di rischio di diverse malattie che con la giusta cura può essere riportato entro i limiti oppure è indice di una malattia in corso (es. sclerosi multipla)?
Quali controlli si possono effettuare per approfondire?
E ancora, l'omocisteina alta incide sulla fertilità?
Grazie
[#1]
Gentile lettrice,
non drammatizzi e prima di pensare ad diagnosi complesse, come una Sclerosi Multipla, bene sentire il suo specialista di riferimento.
Molto frequentemente un aumento della concentrazione plasmatica di omocisteina è dovuto a cattive abitudini alimentari e/o a fattori genetici predisponenti.
Comunque ora non mettiamo il carro davanti ai buoi, senta l'andrologo di suo marito e poi, se lo desidera, mi riaggiorni.
Un cordiale saluto.
non drammatizzi e prima di pensare ad diagnosi complesse, come una Sclerosi Multipla, bene sentire il suo specialista di riferimento.
Molto frequentemente un aumento della concentrazione plasmatica di omocisteina è dovuto a cattive abitudini alimentari e/o a fattori genetici predisponenti.
Comunque ora non mettiamo il carro davanti ai buoi, senta l'andrologo di suo marito e poi, se lo desidera, mi riaggiorni.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
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Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.2k visite dal 12/12/2017.
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