Diverse forme di parkinsonismo e differenti terapie?

Spett. Specialista, mamma 78 anni dopo decine d'anni di depressione inizia ad accusare parkinsonismo, dopo un anno circa di cure, improvvisamente circa 2 mesi fa ha un decadimento improvviso fisico e mentale che peggiora di giorno in giorno. Viene curata con Sinemet Requip Prozac Zoloft, aumentata la terapia Sinemet perde totalmente l'equilibrio psichico fino a rimanere completamente in confusione, tolti i farmaci antidepressivi (prozac e zoloft) diminuito il sinemet e reintrodotto lo ziprexa, sembra rinata ritorna lucida e riprende a camminare abbastanza bene. Dalla Tac risulta una sofferenza cerebrale con 2 piccole ischemie e un'ipertrofia della zona frontale.
Ora sta continuando con sinemet (1 mattina - mezza dopo pranzo - mezza dopo cena) requip (1 alla sera) ziprexa (1 sera) e da diversi gg sta molto molto meglio.
Ho letto che il parkinsonismo a varie cause come quella vascolare o quella indotta da farmaci.
La domanda è se il sinemet e il requip hanno senso nei vari contesti di parkinsonismo e come si può diagnosticare se stiamo parlando di un tipo o di un altro. Se la terapia cambia a seconda della tipologia di Parkinsonismo o se indifferentemente è questa (da cui non ho mai visto benefici).
Ringranzio e saluto.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.2k 2.3k 20
Gentile Utente,

esistono diversi tipi di parkinsonismo, il più tipico è quello primario, oggi definito "Malattia di Parkinson".
La diagnosi è essenzialmente clinica, in alcuni casi dubbi si può effettuare la SPECT DAT SCAN ma questa indagine deve essere richiesta dal neurologo e solo in alcuni casi selezionati, non è un esame di routine.
Per quanto riguarda la terapia questa è altamente personalizzata e può includere farmaci di classi diverse, non esiste una sola terapia ma tante, individualizzate anche per quanto riguarda i dosaggi e le singole ore di somministrazione.
Forse in neurologia non esiste una patologia con questo grado elevato di personalizzazione farmacologica che può variare anche da un periodo all'altro.
Pertanto Le consiglio di affidarsi ad un neurologo esperto in disturbi del movimento, detto anche parkinsonologo, o ad un centro specializzato in queste patologie.

Cordiali saluti ed auguri

Dr. Antonio Ferraloro

[#2]
Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 199 45
Caro utente,
evidentemente non mi ero espresso in maniera esaustuva al consulto precedente. Colpa mia. Me ne scuso.
Come le dicevo esistono varie forme di parkinsonismo, sia per causa: degenerativo/senile, cerebrovasculopatico, iatrogeno ovvero da farmaci, ecc. e sia per manifestazioni cliniche associate, cioè il c.d. "parkinson plus", ...plus demenza, plus altri sindromi neurologiche (inutile fare un elenco). Nel trattamento di Parkinson e parkinsonismi la Levodopa (Sinemet, Madopar, Sirio, ecc) ed i Dopaminoagonisti (Requip, Mirapexin, ecc) sono i farmaci più usati ed efficaci (indipendentemente dalla forma etiologica in questione), seppur non scevri di effetti collaterali. Da paziente a paziente il problema è quello di individuare la miglior associazione farmacologica.
A margine debbo dire che non comprendo ciò che a tratti scrive: "...sembra rinata, ritorna lucida e riprende a camminare...da diversi giorni sta molto meglio..." e poi, riferendosi alla terapia, "...da cui non ho mai visto benefici...". Contradditorio?
Per quel che concerne la TC cranio immagino che il referto sia: non "ipertrofia" bensì "atrofia" in zona frontale.
Cordialmente...

Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com

[#3]
dopo
Utente
Utente
Ringraziandovi infinitamente mi scuso per la mia poca precisione o meglio per l'errata terminologia e la poca chiarezza dovuti alla mia ignoranza relativa alla scienza medica. Ci tengo a precisaere che sono mamma è in cura da un ottimo neurologo di cui ho piena fiducia, il problema è che come è impostata la sanità oggi non è possibile che riesca a monitorare la paziente in maniera capillare e comunque credo che più pareri siano fondamentali.
La DAT scan è stata fatta e riporto l'esito letteralmente onde evitare altri errori:
La DAT – Scan indica lieve riduzione dei trasportatori della dopamina a livello dell giunzioni presinaptica puntaminali bilateralmente
La Tac invece ha il seguente esito: “Piccola area ipodensa nella corona radiata sinistra potrebbe riferibile ad una zona di malacia parenchimale. altre ipodensità puntiformi di probabile analogo significato in sede insulare sinistra. ventricoli e spazi sub aracnoidei ampi su base atrofica; relativamente più dilatati il corno temporale destro e le scissure silviane. calcificazioni di sifoni carotidei. deformazione di tipo miopico dei bulbi oculari".
Ora tornando alla mia domanda specifica era è possibile che un parkinsonismo da farmaco possa rientrare tolti i farmaci che lo causavano e non avere più bisogno di cure? Oppure un parkinsonismo Vascolare non andrebbe curato con anticoagulanti o altri farmaci vascolari?
Riguardo alla mia contraddizione ci tengo a chiarire che mia mamma è in cura con sinemet e requip da febbraio ma è sempre e solo peggiorata soprattutto quando si è aumentata la dose, peggiorata in maniera notevole giorno dopo giorno prima solo per quanto riguarda la parte motoria e poi l'equilibrio mentale. Il miglioramento che io chiamo rinascita è avvenuto da qualche giorno solo dopo la diminuzione del sinemet e dopo avere tolto i farmaci antidepressivi. PRima di quel momento aveva perso completamente la capacità di ragionare.
[#4]
Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 199 45
Caro amico,
terza risposta:
-la SPECT DAT SCAN rileva quel che è normale aspettarsi, una conpromissione delle vie dopaminergiche nigro-striatali, come in tutti i parkinsonismi;
-la TC cranio rileva alcune areole ipossico ischemiche su base vascolare ed una atrofia cerebrale, entrambi i reperti rendono conto del deterioramento cognitivo associato al parkinsonismo;
-un parkinsonismo solamente iatrogeno ovverosia da farmaci può regredire se questi vengono sospesi; mi pare che ci fosse una componente iatrogena ma anche come il caso di specie possa configurarsi come parkinsonimo plus deterioramento cognitivo (o demenza);
-come le ho già detto LevoDopa+Dopamino-Agonisti+il neurolettico a basso dosaggio, una volta individuato il giusto equilibrio, appaiono essere efficaci;
-c'è una minima componente vascolare il che indicherebbe per l'aggiunta di un antiaggregante (per profilassi primaria dello stroke) naturalmente più gastroprotezione.
Di più non so.
Cordialmente.
Parkinson

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