Mancanza di erezione cronica: possibili danni al pene?

Buongiorno.
Come potete vedere dai miei precedenti consulti soffro da oramai 5 anni almeno di neuropatia del pudendo, oltre a sofferenza dei nervi sacrali S1 ed S2, che determinano tra le altre cose disfunzione erettile.
Da una decina di mesi faccio regolarmente delle sedute di fisioterapia, che stanno dando segnali molto incoraggianti per quanto riguarda la ripresa e la guarigione dei nervi (seppur non ancora confermata con esami obiettivi).
Tra le tante domande che ho fatto in questi anni, su questa community e ai dottori che mi hanno seguito per un motivo o per l'altro, non ne ho mai fatta una.
Premessa: nel corso di questi anni sono stato visitato solo l'anno scorso da un (neuro) urologo (nome credo non convenzionale, ma che comunque indica una figura che si occupa di problemi urologici di origine specificamente nervosa), che non ha riscontrato anomalie ai genitali.
Non ho però mai effettuato una visita andrologica, e né in particolare ho affrontato il problema della disfunzione erettile, concentrandomi totalmente sui problemi di defecazione.
La domanda a cui vorrei risposta in particolare è: la mancanza costante di erezioni notturne, e la mancanza quasi totale di erezioni durante il giorno (non durature, non spontenee, e comunque sostenute solo da stimolazione continua durante la masturbazione, pratica a cui ho rinunciato nell'ultimo anno in quanto non mi procurava piacere) può avere creato danni alle strutture del pene?
So che nel caso degli interventi di prostatectomia, ad esempio, si hanno problemi simili di origine nervosa, e si seguono terapie proprio per compensare alla mancanza di erezioni notturne.
Dovrei affrontare delle terapie simil?
E' probabile che questa mancanza cronica di erezioni abbia già causato danni?
Grazie.
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 464 2
Caro lettore

a mio parere lei dovrebbe effettuare una valutazione delle erezioni notturne con un Rigiscan.
Le impressioni personali sulle erezioni notturne o al risveglio non sempre coincidono con le concrete erezioni che dovrebbero verificarsi nelle fasi REM del sonno in tutti i maschi
cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

[#2]
dopo
Utente
Utente
Ha ragione, infatti è più che altro una mia ipotesi basata sul fatto che comunque la mia è una disfunzione erettile neurogena, e quindi presente sempre (suppongo), oltre che sul fatto che non mi sono mai risvegliato con il pene con un'erezione anche parziale.
Vedrò di prenotare quanto prima una visita andrologica (o è possibile farsi prescrivere il rigiscan anche dal medico di base?).

Riguardo alla mia seconda domanda, lei pensa che sia possibile che io abbia avuto dei danni a causa della bassa frequenza di erezioni?
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 464 2
caro lettore,

l'esame rigiscan non credo possa essere effettuato con il SSN
lei dovrebbe rivolgersi ad una struttura privata nella sua zona
la bassa frequenza di erezioni non può portare danni al suo pene
cari saluti
[#4]
dopo
Utente
Utente
A questo punto mi sorgono due domande:
se una persona non ha possibilità di rivolgersi verso una struttura privata, qual è l'iter che si segue in questa situazione?

E se la mancanza di erezioni notturne non causa problemi, il rigiscan serve quindi solo a distinguere tra disfunzione erettile psicogena e organica?

La disfunzione erettile è la difficoltà a mantenere l'erezione. Definita anche impotenza, è dovuta a varie cause. Come fare la diagnosi? Quali sono le cure possibili?

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