33 anni e da quasi 1 anno e mezzo che sto tribolando con un'infezione alle vie urinarie

Buongiorno, sono un ragazzo di 33 anni e da quasi 1 anno e mezzo che sto tribolando con un'infezione alle vie urinarie: ho iniziato il 18/10/2016 con un dolore ai reni, mi sono recato in p.s., mi hanno fatto ecografia e tac addome con liquido di contrasto e mi è stata diagnosticata una prostatite acuta dovuta a Escherichia coli (esito urinocoltura) curata con Cefamezin punture su prescrizione dell' urologo.Al controllo dopo 10gg tutto andava meglio,ho continuato con i vari integratori prescritti e tamsulosina. Dopo 3 mesi ho effettuato un'ulteriore visita di controllo e si è ripresentata l'infezione (ancora Escherichia coli) curata con Ciproxin. l' urologo mi ha fatto fare l' uroflussometria nel sospetto di un residuo post minzionale ma l'esame era nella norma. Sono tornato dallo specialista 3 mesi più tardi per il controllo ed erano presenti leucociti nelle urine (solo 75) allora ho continuato con tamsulosina per 6 mesi e al controllo del 9/12/2017 si era ripresentata l'infezione (Enterococcus faecalis). Stavolta mi è stata prescritta una terapia un po' più lunga con VSL3 fermenti lattici (per il sospetto di problemi intestinali) e Monuril 1 volta alla settimana per 6 settimane (oltre alle 2 bustine prese i primi 2 giorni dopo la visita).Tutto bene fino al 5/2/2018 quando sono risultato ancora positivo all' urinocoltura (Klebsiella pneumoniae, eseguito anche esame PSA risultato nella norma). Ho sentito l'urololgo che mi ha prescritto 10gg di Ciproxin e visto che stavolta non si trattava di batteri intestinali il suo sospetto era che avessi le difese immunitarie deboli. Mi sono recato dal mio medico di base per fare i dovuti esami e i valori delle difese immunitarie generali erano nella norma quindi a suo parere ho le difese immunitarie locali basse oppure la "terapia lunga" di Monuril ha scombussolato la flora batterica e il klebsiella ha preso il sopravvento. Ho iniziato l' antibiotico ieri sera (7/2/18) e sperando che sia l'ultimo chiedo un parere anche a voi, cosa ne pensate? Grazie
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Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Salve,
le sposto in consulto in Andrologia perchè da un punto di vista infettivologico c'è poco da dire.
Se non che la terapia prolungata con il Monuril è il miglior modo per selezionare enterobatteri resistenti.
E che il Cefamezin passa con molta difficoltà nella prostata. E che non andava usato.
I colleghi Andrologi sicuramente le daranno dritte più puntuali su cosa deve fare per ripristinare la salute del suo apparato genito - urinario.
Cari saluti.
Caldarola.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

per una antibioticoterapia mirata la rimandiamo dal suo urologo od andrologo di riferimento; detto questo poi, come spesso ripeto, quando sono presenti queste "problematiche urologiche” possono essere utili anche alcune indicazioni di tipo dietetico-comportamentale, quali:

1)vita sessuale regolare, non lunghi periodi di astinenza;

2)limitare l'assunzione di alcuni alimenti tipo cioccolato, uova, frutta secca, formaggi stagionati, ecc;

3)lo stesso vale per le bevande come il caffé, il tè,le bibite gassate od alcoliche;

4)altra cosa importante è bere con intelligenza ad esempio durante tutto l'arco della giornata sono consigliati almeno 2–3 litri di liquidi, soprattutto acqua (se non esistono altre controindicazioni di ordine generale), smettendo però di bere almeno tre-quattro ore prima di andare a letto;

5)combattere la stitichezza quindi fare una dieta ricca di fibre e praticare una regolare attività fisica;

6)se si fuma, spegnere la sigaretta perchè la nicotina ha un'azione irritante sulla vescica;

7)tenere d'occhio la bilancia, infatti, se obesi, spesso perdere peso migliora il quadro clinico, infatti il grasso accumulato sul giro vita può aumentare la "pressione" sulle vie urinarie e peggiorare i sintomi;

8)infine ultimo consiglio, ma non meno importante, quello di ascoltare sempre attentamente il proprio medico di famiglia e lo specialista urologo che la stanno seguendo.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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dopo
Utente
Utente
Grazie per la spiegazione, avevo inviato la mia domanda alla sezione malattie infettive perchè vista la varietà dei batteri l'urologo mi aveva consigliato di sentire il parere di un infettivologo
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Bene!
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