Dolore scroto in particolare zona sinistra

Buongiorno e grazie in anticipo per l’attenzione e la disponibilità, approfitto delle vostre conoscenze per raccontarvi brevemente il mio (piccolo) problema: novembre 2018, sensazione di pesantezza nella zona del basso ventre fino ai testicoli, fastidiosa necessità di dover urinare spesso e con urgenza.
Dapprima decido autonomamente di assumere Monuril e fare ecografia a prostata e vescica (apparentemente nella norma), dopo mi affido finalmente ad un professionista urologo il quale mi prescrive coltura di urine e sperma: la prima è negativa mentre la seconda evidenzia la presenza di escherichia coli.
Ok, cura: 3 settimane di Ciproxin 500 mg, 10 supposte Topster e 90 giorni di Saba (purtroppo dopo 60 ho abbandonato perché stupidamente ho pensato fosse sufficiente in quanto i problemi sono stati debellati già dopo pochi giorni dall’assunzione di Ciproxin).
Vabbè.
Ripeto gli esami dopo 10 giorni dal termine della terapia antibiotica è tutto è negativo.
Nel frattempo siamo giunti a marzo.

Passano i mesi e a novembre 2019 si ripresenta il problema questa volta con dolore anche al testicolo sinistro.
Mi reco presso un altro urologo (il precedente non disponibile) il quale prima mi fa fare solita coltura di urine (negativa) e sperma (citrobakter koseri), poi mi fa l’ecografia ed evidenzia epididimite e varicocele II grado, infine mi prescrive una cura a base di Maxipine fiale per 6 giorni (su mia richiesta in quanto la ciprofloxacina solo pochi mesi prima ha messo a dura prova il mio stomaco).
Questa volta non ripeto la coltura di verifica della buona riuscita della terapia, e dopo 4 mesi di nuovo si ripresenta il problema: questa volta il dolore allo scroto è piuttosto severo, c’è un lieve gonfiore, specie nella zona dell’epididimo sinistro (se ho nel frattempo imparato a conoscere l’anatomia di quel tratto).
Inoltre, mi perseguita questa necessità costante di urinare, dopo che finisco e mi pulisco tra l’altro perdo sempre altre gocce di urina sporcando così l’intimo, la minzione mi provoca bruciore così come l’eiaculazione.
Non voglio esagerare, ma vi assicuro che è una condizione molto fastidiosa, anche perché pratico sport come secondo lavoro e come prima professione devo stare seduto al pc 6 ore al giorno.
Anche questa volta la coltura dello sperma ha evidenziato la presenza di Citrobakter Koseri, ho fatto 6 giorni di Rocefin fiale (sempre su mia richiesta) ma niente, adesso per telefono (date le circostanze di estrema emergenza causata dal Covid-19) l’urologo mi ha prescritto 3 settimane di Ciproxin 500 mg 2 volte al giorno per debellare quantomeno il dolore all’epididimo che adesso clamoroso, non riesco ad allenarmi.

La mia domanda è la seguente: al netto dell’epididimite batterica conclamata, potrebbe essere questo problema legato in qualche modo ad un peggioramento del mio varicocele dal momento che il dolore al testicolo (anzi all’epididimo e alle vene sovrastanti) aumenta con lo sforzo fisico?
Avete dei consigli su antinfiammatori?
Grazie.
[#1]
Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 468 2
caro lettore

non vedrei alcuna compartecipazione del suo varicocele in questa antipatica situazione infiammatoria che coinvolge le sue vie genitali
provi a considerare di fare una uroflussimetria e valutare se non si sia instaurata una sclerosi del collo vescicale
cordiali saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buonasera Dott. La ringrazio per la celere ed esaustiva risposta anche se effettivamente non avevo ne io ne tantomeno il mio urologo preso in considerazione questa ipotesi (accidenti sembra qualcosa di brutto solo a leggere la parola sclerosi). In ogni caso appena si ripristinerà la situazione attualmente in emergenza causa Covid-19 provvederò ad individuare i centri appositi dove sostenere questo esame nella mia città. Le volevo chiedere, per quanto riguarda l’impellenza di urinare, il gocciolamento successivo alla minzione ed il bruciore della stessa (che comunque sembra diminuire dopo i primi giorni di antibiotico): potrebbe esserci una correlazione tra questa problematica ed il fatto che mi impongo di bere 2 lt di acqua suddivisi in 4 bottigliette da mezzo lt in 4 fasi della giornata (mattina, pranzo, pomeriggio e cena)? Provare a bere un po’ di meno e in maniera più regolare durante la giornata potrebbe essere una soluzione temporanea per la mia vescica in vista dell’esame che comunque vorrò sostenere?
La prego di perdonarmi la domanda forse stupida, però approfitto delle sue conoscenze per tranquillizzarmi un po’ in questo periodo in cui mi risulta impossible confrontarmi col mio medico.
La ringrazio e le auguro una buona serata.
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