Fuga venosa e protesi

Buongiorno, sono un ragazzo di quasi 34 anni e da tempo ormai convivo con un disfunzione erettile che è progressivamente peggiorata nel corso degli ultimi 5 anni.
Ho fatto una terapia con cialis da 5 mg al giorno e 100mg di rabestrom al bisogno i quali purtroppo non hanno funzionato molto negli ultimi tempi.

Sono passato quindi a 12.5 mg di prostaglandine che ho utilizzato nell ultimo anno e mezzo con buoni risultati, ma anche questa terapia ultimamente sta avendo scarsi risultati, nel senso che il pene rimane sempre un po gommoso e tende a perdere rigidita durante la penetrazione.

Ho fatto decine di consulti e speso migliaia di euro senza risolvere il problema.

Aggiungo che sono anche ipertesto e in cura da 5 anni Con lobivon.

Inoltre soffro di ipercolesterolemia e trigliceridi alti.

L'ultimo andrologo che ho consultato mi ha diagnosticato una probabile fuga venosa dovuta a problemi vascolari e squilibri metabolici e consigliato di mettere una protesi come unica soluzione possibile.

Volevo avere un vostro parere perché l'idea mi ha gettato nello sconforto più totale soprattutto per paura dell accorciamemto del pene.

Sono infatti a circa 14 cm in erezione e un ulteriore perdita sarebbe per me una tragedia.

Grazie di cuore:)
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Dr. Edoardo Pescatori Urologo, Andrologo 4.8k 111 12
Gentile lettore,
un consulto via web ha limiti intrinseci, ciò premesso analizzo quanto ci scrive:
-ha un deficit erettile evolutivo, che non risponde a farmaci orali e inizia a non rispondere neanche alla terapia iniettiva;
-cio' si associa alla presenza di fattori rischio vascolari: ipertensione in trattamento con betabloccanti, iperlipemia.
Queste considerazioni rendono possibile la presenza di una disfunzione veno-occlusiva, o "fuga venosa". Se così fosse l'opzione protesi sarebbe ragionevole; l'idea di perdita di lunghezza con la protesi è oggi con le attuali tecniche un non-problema: addirittura nel tempo si può assistere ad un lieve incremento delle dimensioni del pene.

Cordialmente,

Dott. Edoardo Pescatori
Specialista in Urologia - Andrologo
www.andrologiapescatori.it

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dopo
Utente
Utente
Grazie dottore, attualmente sto convivendo e non le nascondo che il problema per me sta diventando un dramma. Sono anche seguito da uno psicosessuologo e in effetti mi sto orientando verso la sololuzione protesica.
Avrei però delle domande ...
1)come si può diagnosticare la fuga venosa con esattezza? In effetti non è stata fatta una diagnosi precisa solo un anamnesi della situazione globale.
2)quali potrebbero essere le strategie per evitare l'accorciamento del pene?
Si tratta di scegliere una determinata protesi oppure di strategie intraoperatorie
3) Ho letto di questa nuova protesi titan otr della coloplast e volevo sapere se effettivamente induce un aumento della circonferenza o semplicemente rimane quella di partenza .
Grazie mi scuso per i tanti quesiti ma le sarei grato se potesse darmi queste delucidazioni.
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Dr. Edoardo Pescatori Urologo, Andrologo 4.8k 111 12
Gentile lettore,
provo a risponderle:
1)come si può diagnosticare la fuga venosa con esattezza? Icon un eco doppler; a volte una anamnesi dettagliata potrebbe essere adeguata (ma dipende dai casi)
2)quali potrebbero essere le strategie per evitare l'accorciamento del pene? Direi fondamentalmente strategie intra-postoperatorie
3) Ho letto di questa nuova protesi titan otr della coloplast ... nuova nuova non direi: credo dati circa una ventina di anni. L'uso di OGNI protesi idraulica del pene con il tempo tende a incrementare lunghezza e circonferenza, con variazioni individuali.

Cordialmente,

Dott. Edoardo Pescatori
Specialista in Urologia - Andrologo
www.andrologiapescatori.it

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio infinitamente dottore mi ha dato già un po' di sollievo sapere queste cose :)....quindi con l'utilizzo continuo tutto sommato non si dovrebbero avere problemi di diminuzione delle dimensioni ma anzi avere un lieve Incremento se ho capito bene.
Il mio dubbio sorgeva dal fatto che il pene flaccido viene stirato il più possibile e ovviamente la lunghezza e inferiore rispetto a un erezione naturale diciamo....quindi da questo la mia paura di sottopormi all 'intervento, se potesse darmi delucidazioni riguardo a questo punto gliene sarei grato, grazie.
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Dr. Edoardo Pescatori Urologo, Andrologo 4.8k 111 12
Le confermo che, senza scendere in dettagli tecnici delle manovre chirurgiche (fuori dallo scopo di questo forum), la lunghezza dei corpi cavernosi dopo qualche mese dall'intervento è sostanzialmente uguale (e in taluni casi maggiore) rispetto a quella pre-intervento.

Cordialmente,

Dott. Edoardo Pescatori
Specialista in Urologia - Andrologo
www.andrologiapescatori.it

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dopo
Utente
Utente
Grazie dottor Pescatori , come posso contattarla privatamente ? Se fosse possibile vorrei chiedere più lucidazioni .
Grazie ancora
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Dr. Edoardo Pescatori Urologo, Andrologo 4.8k 111 12
Con piacere,
nel mio sito trova il mio contatto email; mi scriva pure lì, poi ci possiamo sentire.

Cordialmente,

Dott. Edoardo Pescatori
Specialista in Urologia - Andrologo
www.andrologiapescatori.it

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dopo
Utente
Utente
Buonasera torno a scriverti dopo un po con un ultima domanda ....nell' rapporto che ho avuto con la mia ragazza la scorsa settimana jo assunto 5mg di cialis più 100 di rabestrom e una peg da 12.5 mg ( questo per farvi capire a che punto sono arrivato ) e il pene aveva una sufficiente erezione che però ho perso mettendo il preservativi.
Stando così le cose e possibile escludere una componente psicologico e presumere che ci sia un problema serio di fuga venosa ? Sono dosaggi di farmaci veramente alti per un trentenne ...grazie
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