Cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro

Buongiorno,
Sono un uomo di 39 anni e un anno fa ho avuto un infarto miocardico acuto a coronarie pulite.
Tra i tantissimi esami e le tantissime analisi effettuati risulta, in particolare, omocisteina alta che all'inizio era a 90, ora scesa a 35.
La troponina era oltre 1100.
Ecocardio ed elettrocardiogramma erano, però, da subito buoni e senza problemi.

È passato un anno.
Seguo trattamento con bisoprolol 2. 5, pantoprazolo da 20, cardioaspirina, crestor da 5.

Ho effettuato diversi test da sforzo e l'unica cosa particolare è un consumo minore di ossigeno rispetto al normale tramite esame cardiorespiratorio.
L'infarto si è manifestato con dolori al petto, spalle e schiena ed è stato certificato con risonanza magnetica cardiaca (fatta due volte) che segnala una piccola necrosi nella parte miocardica transmurale.
Ogni esame risulta negativo, sia ECG ed elettrocardiogramma con sforzo.

Da quel giorno ho un senso di stanchezza (molto migliorato ora) quando parlo tanto (faccio l'insegnante) con bruciore addominale e al petto. Da settembre, però, presento sintomi particolari.
Dormo male, mi sveglio spesso nel mezzo del sonno con tachicardia e sudore.
Non mi faccio mai 8 ore di fila, ma almeno una volta mi sveglio.
In più ora, quando mangio, non riesco a, per così dire, esagerare perché dopo sto veramente male, roba che prima dell'evento non era così.
In più, dopo un breve allenamento con battiti sotto gli 80, ho avuto un episodio di alcuni minuti di extrasistole che si presentavano dopo un respiro lungo, continuamente, per bloccarsi solo dopo un quarto d'ora che mi hanno spaventato molto tanto da andare al PS, dove tutto risultava a posto. Se mi doccio con acqua bollente, dopo un po' che ho finito sento fastidi toracici.
Ho fatto gli ultimi controlli che riportano quanto scrivo:
Holter negativo (no extrasistole, no segni di nota), test da sforzo fino al 78% del massimale per esaurimento muscolare del tutto negativo.
Dopo quest'ultimo, però, passati alcuni minuti ho avuto nausea, amaro in bocca, bruciore in gola e una extrasistole.
Ho fatto anche un ECG color doppler che riporta quanto detto:

Ventricolo sinistro con dimensione ai limiti e spessori parietali normali; funzione sistolica globale conservata con FE 70%; non chiaro deficit della genetica regionale, pattern di riempimento sistolico nei limiti; atrio sinistro ai limiti alti, lieve fibrosi dei lembi mitralici con trascurabile rigurgito; bulbo aortico, aorta trascendente e arco nei limiti; valvola aortica tricuspide, con normale movimento di apertura in assenza di rigurgito significativo; ventricolo Destro nei limiti con marcata trabecolatura e funzione sistolica; minimo rigurgito tricuspidalico; PAPs nei limiti; VCI nei limiti con conservato collasso inspiratorio; SIA assottigliato con dubbio shunt; assenza versamento pericardico.

La mia domanda è, dato che il cardiologo mi riceverà a gennaio: c'è rischio di una cardiomiopatia aritmogena non diagnosticata?
Grazie mille.
[#1]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107.7k 3.6k 3
Non c e alcun sospetto di cardiomiopatia aritmogena ..

cecchini

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie, dottor Cecchini.
Sto svolgendo da gennaio esami incrociati fra gastroenterologia ed ematologia. A parte un discreto reflusso GE e intolleranza alta al lattosio e omocisteinemia refrattaria ad abbassarsi sotto i 30 su un massimale di 22 non si è trovato nient'altro. Le chiedo gentilmente un consiglio per ciò che concerne questa difficoltà a dormire senza svegliarmi (con battiti che prima calavano anche sui 40/42 e che ora sono sui 50), per i fastidi toracici dopo aver fatto docce calde o all'ipersensibilità alle basse temperature che mi fanno tremare quasi spasmodicamente. Ricordo che poco prima dell'evento cardiaco (ero a Bruxelles) sentivo molto freddo sebbene ci fossero 4 .
Ipertensione

L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.

Leggi tutto