Trombosi emorroidarie recidivanti

Gentili Dottori,
quest'estate ho avuto 2 episodi di trombosi emorroidaria interna estremamente dolorose, soprattutto la seconda con moltissimi episodi di rettorragia molto abbondante che si sono fermai solo dopo aver evacuato il trombo durante una visita chirurgica in pronto soccorso, in più si era formata anche una ragade che implementava ulteriormente il dolore rendendo la vita un infermo obbligandomi ad andare avanti per 3 mesi abbondanti assumendo toradol 15 gocce per 2-3 volte al giorno tutti i giorni oltre ai vari medicamenti topici e sistemici prescrittimi di volta in volta, a settembre/ottobre circa sono stato messo in lista d'attesa per intervento di emorroidectomia e toilette chirurgica della ragade (ormai diventata cronica) con microsfinterotomia, l'intervento era programmato circa per gennaio ma, complice l'ondata di Covid, l'intervento è slittato a data ignota.

Nel frattempo ero anche migliorato, il dolore era praticamente sparito, non assumevo più nessun farmaco e poi, di punto in bianco circa 20 giorni fa, mi si è formata una nuova trombosi emorroidaria esterna questa volta, ho assunto 12 iniezioni di clexane 4000 UI, poi passato a prisma 50 mg x 2 giorno che sto ancora assumendo e triade H 2 bustine al giorno.
Il trombo non è più doloroso ma persiste, non si è sciolto e provoca il prolasso quasi costante dell'emorroide che durante il giorno tende ad infiammarsi, in più circa 4-5 giorni fa è comparsa di nuovo un'altra ragade in zona diversa rispetto a quella dell'estate passata e questa si che provoca dolore per la quale sto applicando rectogesic 2 volte al giorno.
Finché sto seduto o sdraiato tutto sommato sto abbastanza bene ma quando sto in piedi o cammino l'emorroide trombizzata prolassa, dove è comparsa la ragade prolassa dell'altro tessuto che "tira" e provo continuo dolore che mi ha obbligato a ricominciare con il toradol.

Vorrei sapere perché compaiano questi problemi, non fumo, non bevo alcolici, evito tutti i cibi speziati, mangio frutta verdura tutti i giorni, vado in bagno regolarmente.
Cosa posso fare più di quello che sto facendo in attesa dell'intervento?
Non posso passare la vista seduto o sdraiato soprattutto a lavoro, la qualità di vita è davvero compromessa sia sul piano fisico che psicologico provocandomi continuo stress che si associa a quello lavorativo con conseguente continuo dolore anche alla parte finale del colon con presenza di corda colica costante sulla parte bassa del fianco sinistro che scende verso il basso (questo tuttavia non influisce sulla regolarità dell'alvo).
Come ultima domanda chiedo se l'intervento potrà risolvere tutti questi problemi proctologici definitivamente e se anche la parte finale del colon ne gioverà.
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.4k 379
Si verificano perché il suo tessuto emorroidario non è più nella sede naturale ma scivolato verso il basso.
Questa condizione favorisce l' insorgenza di tali complicanze.
Con un appropriato intervento risolverà i suoi problemi emorroidari e di ragade, ma non quelli del suo colon, probabilmente dovuti ad una sindrome dell' intestino irritabile.
Cordiali saluti.

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com

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Utente
Utente
Gentile Dottore, ringrazio per la risposta, nel frattempo finché sono in attesa dell'intervento cosa posso fare più di quello che sto già facendo per ridurre al minimo il rischio di ulteriori trombosi e/o ragadi?
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.4k 379
Perdere peso, giusta alimentazione, evitare feci dure, attività fisica che non aumenti la pressione addominale.
Prego.

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com

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Utente
Utente
Tutte cose che sto già facendo nei limiti del possibile (soprattutto l'attività fisica per via del dolore), speravo ci fosse dell'altro che potessi fare.
Avrei delle domande in merito all'intervento chirurgico:
1. Ho letto testimonianze discordanti, pazienti che lamentano dolori post operatori dopo intervento di milligan morgan da tortura medioevale e pazienti che lamentano dolori facilmente sopportabili, dove sta la verità?
2. Rispetto al dolore di una trombosi emorroidaria o di una ragade acuta il dolore dopo l'intervento di milligan morgan è generalmente paragonabile, maggiore o minore?
3. Il chirurgo mi ha detto che l'intervento sarà eseguito in day hospital, sarò dimesso con l'elastomero e per il dolore mi prescriverà un farmaco chiamato targin, cosa sarebbero l'elastomero e il targin?
4. Questo tipo di intervento solitamente con che tipo di anestesia viene fatto? Sarà necessario posizionare il catetere vescicale?
5. Quanto tempo durerà la convalescenza e non sarò in grado di uscire di casa, camminare, guidare ed andare a lavoro?
6. Ho letto che questo tipo di intervento esita quasi sempre in una stenosi anale, è possibile evitare questo? Essendo gay ciò impatterebbe molto sulla mia vista sessuale già compromessa da molto tempo per via delle emorroidi.
7. Dal punto di vista estetico l'intervento darà all'ano un aspetto naturale o saranno presenti cicatrici e deformità?
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.4k 379
1) Tutti gli interventi che prevedono una amputazione del tessuto emorroidario e dei cuscinetti cutanei determinano una intensa sintomatologia dolorosa.
2) Dopo una Milligan Morgan sicuramente maggiore.
3) La pompa elastomerica è un dispositivo per l'infusione continua e costante in vena di farmaci, la costate infusione è assicurata dalla pressione esercitata dal palloncino che conterrà i farmaci.
Le compresse contengono un farmaco oppioide per il dolore ed uno per contrastare alcuni effetti collaterali degli oppioidi come ad esempio la stispi.
4) "Spinale"
5) I tempi di cicatrizzazione sono di 4/6 settimane, non è possibile fare previsioni, molto dipenderà dalle condizioni delle ferite e da come procederà la guarigione.
6) Si! è possibile, nel suo caso andranno fatte le giuste valutazioni, personalmente cerco di evitare una "pura" Milligan-Morgan abbinando più tecniche "mininvasive", ne parli
con il suo proctologo.
7) Questo, dopo una M-M, lo si potrà dire solo ad avvenuta cicatrizzazione.
Prego.

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com

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