Un mieloma multilpo, ora io vorrei chiedere se si potrebbe trattare
gentile dottore.
sono una donna di 62 anni. nel gennaio del 2004 ho fatto un esame del sangue x controllo e si è segnalata la presenza di una componente monoclonale così nel marzo del 2004 ho rifatto degli esami più completi con risultato di:
immunofissazione IgG lambda
catene leggere kappa 226 mg/dl 170-370
catene leggere lambda 217 mg/dl 90-210
kappa/lambda 1.04 1.17-2.93 (leggermente più basso del minimo stabilito)
proteine di bence jones negativo
da ricontrollare nuovamente e nell ottobre dello stesso anno feci un altro esame del sangue con risultato di:
immonufissazione IgG lambda
catene leggere kappa 208 mg/dl 170-370
catene leggere lambda 180 mg/dl 90-210
kappa/lambda 1.15 1.17-2.93
proteine bence jones negativo
dove si confermava la presenza della componente monoclonale IgG lambda tipizzata a marzo
ma dopo di allora il mio dottore non diede più peso alla cosa, nè mi fece fare più esami del sangue e non mi spiegò nemmeno cosa potesse comportare la cosa.
fino a che quest' anno facendo un esame del sangue per controllare il colesterolo che è un pò altino, ho scoperto mio malgrado che tutti i risultati delle catene leggere siero erano alterati in:
catene leggere kappa 191 mg/dl 200-440
catene leggere lambda 336 mg/dl 110-240
kappa/lambda 0,56 1.35-2.65 (di molto più basso del minimo stabilito!!!!)
ora dopo quest' ultimo esame, il mio dottore ha deciso di farmi fare una visita ematologica con accertamenti sul valore kappa/lambda ma senza continuare a spiegarmi cosa volesse dire.
cercando su internet ho letto e scoperto mio malgrado che potrebbe essere un mieloma multilpo, ora io vorrei chiedere se si potrebbe trattare di questo tumore del sangue e quali potrebbero essere le eventuali cure o se le cure non funzionassero quali potrebbero essere le conseguenze e il declino di questa malattia che mi spaventa tanto.
possibile che il mio dottore non abbia dato peso alla cosa tanto da non farmi più fare esami del sangue per controllare questi valori???
possibile che un dottore non sappia spiegare a cosa può portare un valore così basso???
possibile che la visita che ho prenotato oggi dia un tempo tanto lungo da arrivare a novembre per avere posto???
aspetto con ansia una qualche risposta che mi possa far capire esattamente quello che può essere questa malattia e se e come ce l ho.
grazie mille
sono una donna di 62 anni. nel gennaio del 2004 ho fatto un esame del sangue x controllo e si è segnalata la presenza di una componente monoclonale così nel marzo del 2004 ho rifatto degli esami più completi con risultato di:
immunofissazione IgG lambda
catene leggere kappa 226 mg/dl 170-370
catene leggere lambda 217 mg/dl 90-210
kappa/lambda 1.04 1.17-2.93 (leggermente più basso del minimo stabilito)
proteine di bence jones negativo
da ricontrollare nuovamente e nell ottobre dello stesso anno feci un altro esame del sangue con risultato di:
immonufissazione IgG lambda
catene leggere kappa 208 mg/dl 170-370
catene leggere lambda 180 mg/dl 90-210
kappa/lambda 1.15 1.17-2.93
proteine bence jones negativo
dove si confermava la presenza della componente monoclonale IgG lambda tipizzata a marzo
ma dopo di allora il mio dottore non diede più peso alla cosa, nè mi fece fare più esami del sangue e non mi spiegò nemmeno cosa potesse comportare la cosa.
fino a che quest' anno facendo un esame del sangue per controllare il colesterolo che è un pò altino, ho scoperto mio malgrado che tutti i risultati delle catene leggere siero erano alterati in:
catene leggere kappa 191 mg/dl 200-440
catene leggere lambda 336 mg/dl 110-240
kappa/lambda 0,56 1.35-2.65 (di molto più basso del minimo stabilito!!!!)
ora dopo quest' ultimo esame, il mio dottore ha deciso di farmi fare una visita ematologica con accertamenti sul valore kappa/lambda ma senza continuare a spiegarmi cosa volesse dire.
cercando su internet ho letto e scoperto mio malgrado che potrebbe essere un mieloma multilpo, ora io vorrei chiedere se si potrebbe trattare di questo tumore del sangue e quali potrebbero essere le eventuali cure o se le cure non funzionassero quali potrebbero essere le conseguenze e il declino di questa malattia che mi spaventa tanto.
possibile che il mio dottore non abbia dato peso alla cosa tanto da non farmi più fare esami del sangue per controllare questi valori???
possibile che un dottore non sappia spiegare a cosa può portare un valore così basso???
possibile che la visita che ho prenotato oggi dia un tempo tanto lungo da arrivare a novembre per avere posto???
aspetto con ansia una qualche risposta che mi possa far capire esattamente quello che può essere questa malattia e se e come ce l ho.
grazie mille
[#1]
Biochimico clinico, Allergologo, Medico di laboratorio
Le immunoglobuline (= anticorpi) sono prodotte dalle plasmacellule.
Per fare le immunoglobuline prima si producono le catene pesanti, poi si producono le catene leggere, poi su ogni catena pesante si monta una leggera, e infine si fabbrica l'anticorpo completo.
Resta sempre uno scarto di produzione in forma di catene leggere (di due tipi, kappa e lambda) in sovrappiu' rispeto alle catene pesanti. Questo sovrappiu' passa nel sangue ed e' dosabile in laboratorio (catene leggere libere).
Normalmente la produzione e' bilanciata, ossia kappa e lambda si equivalgono, anzi con un leggero eccesso di kappa perche' le immunoglobuline preferiscono le catene kappa. Quindi il rapporto numerico kappa/lambda e' normalmente poco superiore a 1.
Un eccesso di catene kappa lo alza a 2, 3, 5, 10... e un eccesso di catene lambda lo abbassa sotto l'unita' (0,5, 0,25, 0,1 ecc.).
La produzione avviene nelle plasmacellule. Ogni singola plasmacellula e' specializzata e produce uno e un solo tipo di anticorpo, in particolare usa sempre o le catene kappa o le lambda.
Se una plasmacellula va incontro a moltiplicazone (a volte tumorale ma piu' spesso benigna), da una sola diventa un clone di milioni di plasmacellule tutte identiche, che producono tutte il medesimo anticorpo. Alla fine si nota un eccesso di anticorpo "monoclonale" nell'elettroforesi.
Anche gli scarti di produzione aumentano, e se il clone produce catene G-lambda, avremo un eccesso di catele lambda libere, che abbassano il rapporto kappa/lambda.
Allora modesti sbilanciamenti del k/l dovuti a un piccolo clone benigno non preoccupano, mentre improvvise variazioni nello stesso senso del clone vanno approfonditi. Ai fini del monitoraggio periodico il rapporto k/l e' piu' comodo dell'elettroforesi con immunofissazione perche' e' un'analisi automatizzabile.
Noti che in parallelo alla variazione del k/l ci si aspetta un corrispettivo aumento del picco monoclonale nel siero. Se infine la produzione anticorpale e' molto sregolata, l'eccesso di catene leggere libere finisce nell'urina dove prende il nome di proteina di "Bence Jones" (medico inglese dell' ottocento).
Le "piccole componenti monoclonali" sono frequenti e benigne. I mielomi (tumori delle plasmacellule), per conto loro, di solito si presentano fin dall'inizio con una componente monoclonale molto alta (e quoindi k/l sbilanciato e BJ nelle urine).
Le piccole componenti che diventano meno piccole vanno tenute d'occhio, cioe' prima si rifanno le analisi, poi se si conferma l'aumento si segue nel tempo se la crescita prosegue o cessa, poi a un certo punto bisogna pur avere la certezza e si va ad esaminare il midollo emopoietico e vedere se le plasmacellule superano il 20%, quota soglia per parlare di mieloma.
Solo a quel punto si entra in un discorso di tipo emato-oncologico (radiografie, scintigrafie, chemioterapia, ecc.).
Allo stato abbiamo solo un calo del k/l. Come minimo vogliamo ripeterlo e vedere se il picco monoclonale all'elettroforesi e' effettivamente aumentato, e di quanto.
Per fare le immunoglobuline prima si producono le catene pesanti, poi si producono le catene leggere, poi su ogni catena pesante si monta una leggera, e infine si fabbrica l'anticorpo completo.
Resta sempre uno scarto di produzione in forma di catene leggere (di due tipi, kappa e lambda) in sovrappiu' rispeto alle catene pesanti. Questo sovrappiu' passa nel sangue ed e' dosabile in laboratorio (catene leggere libere).
Normalmente la produzione e' bilanciata, ossia kappa e lambda si equivalgono, anzi con un leggero eccesso di kappa perche' le immunoglobuline preferiscono le catene kappa. Quindi il rapporto numerico kappa/lambda e' normalmente poco superiore a 1.
Un eccesso di catene kappa lo alza a 2, 3, 5, 10... e un eccesso di catene lambda lo abbassa sotto l'unita' (0,5, 0,25, 0,1 ecc.).
La produzione avviene nelle plasmacellule. Ogni singola plasmacellula e' specializzata e produce uno e un solo tipo di anticorpo, in particolare usa sempre o le catene kappa o le lambda.
Se una plasmacellula va incontro a moltiplicazone (a volte tumorale ma piu' spesso benigna), da una sola diventa un clone di milioni di plasmacellule tutte identiche, che producono tutte il medesimo anticorpo. Alla fine si nota un eccesso di anticorpo "monoclonale" nell'elettroforesi.
Anche gli scarti di produzione aumentano, e se il clone produce catene G-lambda, avremo un eccesso di catele lambda libere, che abbassano il rapporto kappa/lambda.
Allora modesti sbilanciamenti del k/l dovuti a un piccolo clone benigno non preoccupano, mentre improvvise variazioni nello stesso senso del clone vanno approfonditi. Ai fini del monitoraggio periodico il rapporto k/l e' piu' comodo dell'elettroforesi con immunofissazione perche' e' un'analisi automatizzabile.
Noti che in parallelo alla variazione del k/l ci si aspetta un corrispettivo aumento del picco monoclonale nel siero. Se infine la produzione anticorpale e' molto sregolata, l'eccesso di catene leggere libere finisce nell'urina dove prende il nome di proteina di "Bence Jones" (medico inglese dell' ottocento).
Le "piccole componenti monoclonali" sono frequenti e benigne. I mielomi (tumori delle plasmacellule), per conto loro, di solito si presentano fin dall'inizio con una componente monoclonale molto alta (e quoindi k/l sbilanciato e BJ nelle urine).
Le piccole componenti che diventano meno piccole vanno tenute d'occhio, cioe' prima si rifanno le analisi, poi se si conferma l'aumento si segue nel tempo se la crescita prosegue o cessa, poi a un certo punto bisogna pur avere la certezza e si va ad esaminare il midollo emopoietico e vedere se le plasmacellule superano il 20%, quota soglia per parlare di mieloma.
Solo a quel punto si entra in un discorso di tipo emato-oncologico (radiografie, scintigrafie, chemioterapia, ecc.).
Allo stato abbiamo solo un calo del k/l. Come minimo vogliamo ripeterlo e vedere se il picco monoclonale all'elettroforesi e' effettivamente aumentato, e di quanto.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 91.4k visite dal 26/09/2008.
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