Ernia iatale esofagite da reflusso cardias incontinente

buona sera dottore vorrei chiedere cosa ne pensa di questa situazione.Ho fatto una gastroscopia il 25 agosto scorso e mi hanno trovato, referto:esame condotto fino alla seconda porzione duodenale.Esofago normocanalizzato con prolasso di mucosa gastrica durante i conati di vomito,cardias incontinente dislocato per ernia iatale linea z regolare posta a 34 cm dall'arcata dentaria con iato diaframmatico a 38cm,stomaco a regolare plicatura con minimo erosione in antro e corpo.Piloro pervio duodeno indenne.INCONTINENZA CARDIALE CON ERNIA IATALE DI 4 CM, GASTRITE EROSIVA,Dall'istologia era negativo l'elicobacter,ma hanno trovato mucosa gastrica di tipo antrale con focali note di flogosi cronica e iperplasia rigenerativa.Mucosa gastrica di tipo fundico senza alterazioni di rilievo.Il gastroenterologo mi ha prescritto esopral mattino e sera per due mesi prima di cena e gaviscon prima di andare a letto,tengo anche a precisare che da anni che soffro di questo disturbo e' la 3 gastro che faccio e ne ho provate di tutte da pantecta a peridon e via discorrendo ma io sto quasi tutti giorni male perche' inizio al mattino con un fastidio al lato sinistro del petto e fino a sera non mi da tregua anche se faccio la cura ed e' veramente invalidante il cuore so che non e' perche' all'inizio mi spaventavo poi dalle varie visite e' risultato tutto negativo.Anche adesso dopo due settimane ho dovuto smettere perche' vedevo che non avevo nessun miglioramento allora il medico mi ha detto di smettere con la cura e prendere le vecchie pastiglie che prendevo cioe' pantecta al bisogno quando sento acidita' e continuare con gaviscon.Volevo sapere da lei cosa era possibile fare e se cera qualcosa o qualche altra soluzione, alla dieta sono abbastanza attento per cui veramente mi dia almeno un consiglio.Distinti saluti
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Quali erano i sintomi per cui è stata richiesta la gastroscopia ?

Grazie

Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)

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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 204 65
Gentile signore,
il quadro endoscopico (ed istologico) è quello di una gastrite antrale, cioè una infiammazione di quella porzione dello stomaco più distante dall'esofago e più vicina al duodeno; è possibile - vista la poca efficacia della terapia con antiacidi - che vi sia reflusso biliare dal duodeno allo stomaco con conseguente azione lesiva.
Da un punto di vista terapeutico è opportuno insistere con procinetici (domperidone o analoghi) insieme agli IPP.
Non sappiamo se è fumatore, nel caso lo sia è necessario smettere.
Cordiali saluti.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Gentile utente,

la mia richiesta era mirata a capire se l'ultima gastroscopia era stata chiesta dal suo medico sempre per la stessa sintomatologia (dolore toracico) o se si era aggiunto il classico disturbo da reflusso gastroesofageo (pirosi, rigurgito).

Inoltre sarebbe utile sapere se la gastroscopia del 25 agosto è stata fatta con o senza sedazione. Questo dato è importante perche lei riferisce di "conati di vomito" che possono aver falsato l'esame. Si parla infatti di un'ernia iatale di 4 cm (che non è piccola !), ma a volte il dato è falsato da un prolasso di mucosa del fondo gastrico determinato dal vomito. E' bene controllare i referti precedenti per vedere se confermano tale diagnosi.

Poichè la terapia con IPP non ha efffetto è da valutare la possibilità che il "dolore toracico" sia determinato da cause extraviscerali. Per cui, escluso il dolore di origine cardiaca, resta il "dolore parietale o muscolo-scheletrico" (delle articolazioni e dei tessuti periarticolari) o anche il dolore delle altre strutture toraciche (pleura, polmone, ecc).

Per meglio orientarsi è importante anche sapere se il disturbo è fisso, se cambia con i movimenti o se si modifica o si accentua mangiando, ecc. In questo caso potrebbe essere uno "spasmo esofageo" per cui sarebbe utile uno studio mirato dell'esofago (radiografia, manometria, ecc.).

Come avrà capito il dolore toracico, spesso, non è di facile interpretazione, ma c'è un dato di fatto che con la terapia antisecretiva non recede perciò sarebbe opportuno prendere in considerazioni altre cause.

Ne parli con il suo medico di queste perplessità.

Un cordiale saluto




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