Esofagite da reflusso di I grado sec. Savary e gastrite atrofica erosiva

Egregi dott., vengo celermente a esporvi il mio caso. Sono un uomo di 45 anni con ipotiroidismo iatrogeno da terapia radiometabolica per un adenoma di plummer (in trattamento sostitutivo con eutirox 75), con colecisti dismorfica, plurisepimentata, con microlitiasi (alcuni calcoli max 0,8 cm), epatosteatosi di grado lieve.

Dopo 3 gg. di senzazione di peso allo stomaco e dolore gastrico sempre più intenso mi reco in pronto soccorso e mi diagnosticano una verosimile "Epigastralgia da reflusso gastroesofageo in paziente con litiasi biliare". Tutti gli esami ematochimici fatti risultano nella norma(funzionalità epatica, renale,elettroliti,glicemia,enzimi cardiaci,D-Dimero Innovance,screening coagulativo,ECG). Dopo una fleboclisi di ranidil+plasil+fisiologica la sintomatologia migliora e mi invitano a fare una gastroscopia.
Il mio medico di famiglia mi prescrive Lansoprazolo 30mg. per 30 gg. e, dopo una decina di gg, visto che i sintomi persistevano, aggiunge Gaviscon Advance per 20 gg. I sintomi (dolore epigastrico, pesantezza e a volte senzazione di nausea) permangono in tutto il periodo di cura, non sempre costanti, con difficoltà nel dormire la notte in posizione prona o laterale. Questo mi obbliga a rialzare il capo e a cercare di dormire supino il più possibile (anche se non riesco).

Al trentesimo giorno faccio una gastroscopia:
"Esofago con mucosa intensamente iperemica in sede vestibolare.
Cardias incontinente.
Stomaco con mucosa iperemica, erosa con aspetto atrofico. Si eseguono 2 biopsie di controllo in sede antrale.
Piloro regolare.
Bulbo duodenale con mucosa iperemica.
Duodeno II porzione regolare."

CONCLUSIONI:
ESOFAGITE DA REFLUSSO DI I GRADO SEC. SAVARY. GASTRITE ATROFICA EROSIVA.

In attesa di refertazione istopatologica cortesemente si chiede se devo continuare ad assumere lansoprazolo 30mg al mattino e Gaviscon Advance dopo i pasti e la sera prima dicoricarsi o dovrei cambiare la terapia visto il permanere dei sintomi di cui sopra. Alimentarmente come devo comportarmi, con piccoli pasti ed evitare grassi,cioccolato, alcolici, bibite gasate, e altro?

In seguito pubblicherò anche il referto istologico.

Grazie Sergio

Grazie

[#1]
Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.9k 2.3k
Gentilissimo,

Credo sia utile incrementare la dose del farmaco antisecretivo, lansoprazolo 30mg mattino e sera, ed aggiungere eventualmente un procinetico. Tenga conto che la litiasi della colecisti potrebbe avere anche una certa responsabilità nei suoi sintomi. Anzi, non è da escludere, se i sintomi non dovessero recedere, una responsabilità totale della litiasi. Quando ha eseguito l'ultima ecografia .?

Per le norme igienico-dietetiche le allego il link di un mio articolo:

https://www.medicitalia.it/minforma/scienza-dell-alimentazione/787-il-reflusso-gastro-esofageo-a-tavola.html

A letto è preferibile dormire sul fianco sinistro e con il busto leggermente sollevato (posizioni antireflusso).

Cordialmente

Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)

[#2]
Utente
Utente
Controllo ormai dal 2006, ogni 6 mesi, la colecisti, che non mi ha mai dato coliche.
L'ultimo eco-addome completo è stato fatto il 16-12-2011 con quadro sostanzialmente invariato ai precedenti.
I valori di bilirubina e transaminasi al pronto soccorso (1 mese fa) erano normali (non c'era ittero).
L'indicazione chirurgica ci sarebbe, in assenza di coliche e, considerato, che i calcoli sono stabili a variazioni di decubito?
[#3]
Utente
Utente
Altra domanda: perchè se la menta sembra inficiare l'azione della valvola gastro-esofagea viene messa nel Gaviscon Advance?
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.9k 2.3k
Ovviamente l'indicazione assoluta alla colecistectomia è la colica biliare, ma una colecisti con calcoli, dismorfica, è pur sempre una colecisti poco funzionante è può essere responsabile di una sintomatologia fortemente dispeptica. Nel suo caso se la terapia antireflusso non porterà beneficio credo valga la pena considerare, dopo una consulenza gastroenterologica, la possibilità chirurgica.

Per il secondo quesito, la menta nel farmaco ha solo una funzione di aroma e la concentrazione non è tale da favorire il reflusso (sarebbe il suicidio per un farmaco antireflusso).


Cordialmente

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