Gastrite cronica diffusa

Buongiorno, sono un uomo di 41 anni, desidererei illustrare brevemente il mio caso specifico al fine di poter rendere più efficace e completa la risposta ai miei interrogativi. Circa 2 anni fa ho sofferto di forte mal di stomaco con episodi di bruciore e meteorismo per un periodo di circa 1 mese, dopodichè è sopraggiunta diarrea e dolori addominali diffusi, durati per un periodo di circa 1 mese e mezzo (con presenza di febbre). Essendo normalmente in sottopeso (50 kg x 162 cm, 39 anni all'ora) ebbi un ulteriore dimagrimento di 2-3 kg. Rivoltomi nel frattempo presso il mio medico curante, egli dapprima prescrisse una dieta specifica per il mal di stomaco, poi in seconda battuta prescrisse un antidiarroico e un antibiotico intestinale (ciproxin), dopodichè mi diresse dallo specialista e in concomitanza, prescrissero una serie di esami del caso per vedere eventuale presenza di virus o batteri nelle feci,oltre a prescrivere esami per intolleranza al lattosio, celiachia, (poi successivamente prescrissero colonscopia e gastroscopia). Gli esiti, nel computo consuntivo di tutti gli esami, non riscontrarono alcun virus o batterio nelle feci nè c'erano intolleranze a lattosio o glutine, la colonscopia rientrava nella normalità, mentre il quadro della gastroscopia rivelò la presenza di gastrite cronica diffusa. Mi prescrissero il breath test che evidenziò la presenza di helicobacter pilory. Feci la terapia antibiotica combinata per la durata di gg.10 con risultato di eradicazione avvenuta. A distanza di due anni, pur facendo una vita per quanto possibile sana dal punto di vista alimentare e sportivo, (non faccio uso di alcolici e fumo di sigaretta) lamento periodi più o meno brevi con bruciori e meteorismo, gonfiori all'addome, fitte e difficoltà a digerire, che talvolta mi provocano leggero affaticamento a livello respiratorio e leggera sudorazione; fastidio all'esofago come avessi un ritorno acido che mi provoca colpi di tosse e spesso mi strozza la voce in gola, difficoltà di deglutizione come se la saliva trovasse un intoppo in gola, difficoltà ad ingerire il cibo; l'intestino fortunatamente è quasi sempre regolare. Ultimamente soffro di nausea, anche lontano dai pasti, senza vomito, che dura fino a un massimo di un paio d'ore poi scompare, . Quando faccio attività fisica (corsa o ginnastica ed esercizi a terra) ho spesso dolori e fitte diffusi all'addome zona alta. Non assumo farmaci, uso talvolta (stagionale) fermenti lattici vivi con più di 6mln di fermenti e prodotti naturali (neobianacid aboca) o semplici digestivi erboristici per digerire meglio. La mia domanda è: oltre a proseguire le attenzioni quotidiane che ho descritto, potrei usufruire di una terapia medica che mi dia benefici, per migliorare la situazione almeno nei periodi di fastidio acuto? In definitiva, come potrei tenere sotto controllo la mia patologia senza che questa diventi un'ossessione ma, allo stesso tempo, senza rischiare di trascurarla e aggravarne le conseguenze? Grazie.
[#1]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 28.8k 519 41
Caro signore
il suo appare un doppio problema:
reflusso e colon irritabile.

Si fa seguire da uno specialista?

Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buona sera. Innanzitutto grazie per la Sua cortese risposta. Purtroppo allo stato attuale non mi faccio seguire dallo specialista perchè egli mi congedò senza formulare una diagnosi sul mio stato di salute. Infatti quando mi rivolsi a lui( 2 anni fa quando stavo male come descritto nella mia richiesta di consulto), mi prescrisse alcuni esami quali la ricerca di batteri nelle feci, calprotectina, ves, analisi del sangue, elettrocardiogramma) e risultati alla mano, minimizzò tutti i problemi che gli descrissi dicendo che dagli esiti non era riscontrabile alcuna patologia e tutto quel che dovevo fare era praticare sport e mangiare sano evitando cibi mal digeribili, troppo conditi e speziati, bevande gassate e fredde ed evitare situazioni di stress. Aggiunse inoltre che ero troppo giovane per eseguire esami invasivi come la colonscopia e la gastroscopia, i quali si prescrivono secondo lui dopo i 50 anni e quindi non li prescrisse. Quindi mi congedò perfino polemizzando alle mie richieste di ottenere una spiegazione al mio cattivo stato di salute. A quel punto mi rivolsi di nuovo immediatamente al mio medico di famiglia facendomi prescrivere questi due esami in quanto ero deciso a farli perchè stavo veramente male (dalla gastro risultò poi, come già descritto nella mia richiesta di consulto precedente, la presenza di gastrite cronica diffusa e quindi, per via ospedaliera, mi prescrissero la ricerca di helicobacter tramite breath test e successivamente, visto il risultato positivo, terapia per eradicazione eseguita con successo). Non informai più il mio specialista di aver eseguito quegli ulteriori esami a sua insaputa, nonostante lui fosse per giunta il primario del reparto ospedaliero ove avevo eseguito quegli ulteriori esami. Lentamente la situazione migliorò, ma poi col passare del tempo continuai ad avere tutti i problemi già descritti in precedenza fino a tutt'ora. A questo punto non so cosa posso fare. Lei cosa mi consiglia? Mi devo rivolgere allo stesso specialista o magari cambiarlo? Avrebbe una risposta da fornirmi in merito alla possibilità di seguire una cura medica? Grazie ancora per la Sua disponibilità.
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Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 28.8k 519 41
La mancanza di empatia
consiglierebbe di consultare un nuovo specialista.

Per il secondo quesito,
le assicuro che è possibile gestire con terapia medica opportuna
i suoi disturbi.
Ma, come sa,
https://www.medicitalia.it/consulti/linee-guida-consulto-online/
non è possibile (ed illegale) fornire online, senza aver direttamente visitato il paziente,
specifiche indicazioni terapeutiche.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno,
La ringrazio di nuovo peri suoi consigli.
Vedrò di rivolgermi in ogni caso ad uno specialista per gestire con adeguata terapia i disturbi che mi affliggono.
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dopo
Utente
Utente
Buonasera Dottore, prima di eseguire un consulto specialistico che prenoterò a breve, come da Lei consigliatomi, vorrei sottoporle il risultato dell'esame istologico eseguito in data 27/02/2014.
Quadro endoscopico e manovre operative: esame condotto fino al duodeno II porzione esofago con aspetto regolare linea Z A e giunzione esofago-gastrica a 35 cm dall'arcata dentaria regolari con assenza di lesioni erosivo-ulcerative. Stomaco con aspetto eritematoso. Diffusamente si eseguono biopsie a livello dell'antro e del corpo fondo. bulbo duodenale e duodeno II porzione regolari. Si eseguono biopsie della II porzione duodenale. Conclusioni: quadro endoscopico come da gastrite cronica diffusa. Materiale inviato: A-IIporzione duodenale, B-Antro, C-Corpo fondo. descr. macroscopica:A)2frammenti orientati fino a 4mm, B)1 frammento non orientato di mm2,C)1frammento non orientato mm5. Prelievi: A-II porzione duodenale1:n.2. B-Antro 1:n.1. C-corpo fondo 1:n.1. Diagnosi:
A:flogosi cronica aspecifica,rapporto linfociti intraepiteliali T(cd3+)/enterociti <25%
B: gastrite cronica atrofica lieve/moderata, attiva moderata, metaplasia intestinale<30%, positiva la ricerca di colonie di helicobacter pylori.
C:gastrite cronica atrofica lieve, attiva moderata. No metaplasia intestinale.Positiva la ricerca di colonie di helicobacter pylori. Successivamente ho eseguito la terapia antibiotica combinata amoxicillina cp1gr 2cp/dì per 10 gg e claritromicina cp 500mg -2cp/dì per 10 gg. In data 12/05/2014 ho eseguito il breath test con esito negativo. Le chiedo gentimente se la terapia può considerarsi conclusa con successo. Inoltre, le chiedo un parere a riguardo del quadro dell'esame istologico, infatti devo confessarle che sono un po preoccupato per la metaplasia intestinale, visto che ho letto che viene considerata come una condizione precancerosa dell'intestino. La mia preoccupazione ha ragioni fondate? La ringrazio anticipatamente.
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Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 28.8k 519 41
Si, la terapia può considerarsi conclusa con successo.

Le sue preoccupazioni sono eccessive,
tanto più che il presunto responsabile (H.P.)
è stato eradicato!

Cordialità
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dopo
Utente
Utente
Buongiorno Dottore,
volevo ringraziarla per la pronta riposta.

Cordialità.
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