Specificità in endoscopia

Buonasera,
Mi sono iscritta al sito per chiedere un consulto. Leggo spesso i consulti dei medici di questa sessione che aiutano tante persone. Però una cosa non mi è chiara è vorrei chiedere a voi un aiuto. Si legge che trovare un cardias chiuso o aperto in gastroscopia sia importante per impostare una terapia anti reflusso. Ma ho letto da voi che un cardias anche chiuso può causare reflusso il che andrebbe totalmente in opposizione con quanto detto. Perché allora dare farmaci ad un cardias aperto se non conta nulla? Inoltre questa ipotetica ipocontinenza è un fattore genetico?persone hanno sempre avuto il cardias ipocontinente e non accusare mai dolori finché improvvisamente li accusano? So bene che la gastroscopia è operatore dipendente quindi sta nella bravura dell' operatore osservare. Molto spesso chi dice di trovare cardias chiusi ma con reflusso mi viene da pensare che non ha visto bene
Grazie
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Cardias continente o incontinente, ernia o non ernia: non è questo il problema del reflusso. La terapia viene data se ci sono le complicanze del reflusso e/o se è presente una sintomatologia e non in base alla eventuale alterazione anatomica riscontrata in endoscopia.


Cordialmente

Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)

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dopo
Attivo dal 2018 al 2018
Ex utente
Prof Cosentino. La terapia da reflusso dovrebbe prevedere una indicazione precisa altrimenti si estende a tutti senza una giusta indicazione. Mi sembra strano che si possa avere reflusso con cardias che appaiono chiusi. Alla base ce una causa che deve essere vista. Mi scusi ma non è informativo dire il problema è una incontinenza cardiale e poi dire si però se chiude è uguale.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Egregio, la gastroscopia può mettere in evidenza un'alterazione anatomica della giunzione esofago-gastrica (cardias incontinente/ernia iatale) ma ciò non significa necessariamente aver un reflusso gastro-esofageo. E' la clinica, ossia la sintomatologia, che indirizza il medico al sospetto reflusso e quindi alla terapia specifica. Tenga conto inoltre che la rilevazione endoscopica di tale tratto anatomico non sempre può essere precisa e corretta con un paziente con uno strumento in esofago che può stimolare il vomito (e che può modificare la giunzione esofago-gastrica)

Non si concentri, quindi, e non chieda continue spiegazioni (come ha fatto in altri consulti aperti/chiusi) su tale problematica che è irrilevante ai fini della terapia.

Cordialmente
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dopo
Attivo dal 2018 al 2018
Ex utente
Gentile prof Cosentino
Oggi ho eseguito una visita ORL. La dottoressa mi ha guardato la laringe con Laringoscopia indiretta è mi ha detto che la laringe sta bene non ci sono segni di reflusso attualmente. Quindi se ce stato in passato attualmente non c'è. Mi ha detto che ho una faringite e Il bruciore che sento deriva proprio dalla faringite con ipertrofia del linfatico. Mi ha dato un antinfiammatorio naturale che si chiama fortilase.
Mi ha detto che la terapia che faccio di prendere tutti farmaci antiacido insieme sbagliata e da parlarne con il gastroenterolo

Il reflusso gastroesofageo è la risalita di materiale acido dallo stomaco all'esofago: sintomi, cause, terapie, complicanze e quando bisogna operare.

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