Tampone vaginale in gravidanza

Salve,
sono ormai alla 40° settimana di gravidanza. Un paio di giorni fa mi è capitato di leggere che solitamente intorno alla 35-36° settimana di gestazione viene prescritto un tampone vaginale per la ricerca dello streptococco beta-emolitico (se non ricordo male si chiama così)e che se l'esito dell'esame è positivo si effettua una profilassi antibiotica con una flebo della durata di 4 ore durante il travaglio onde evitare che il bimbo venga infettato. Leggevo inoltre che tale infezione può portare conseguenze molto gravi sul bambino. Ora mi chiedo: come mai il mio ginecologo non mi ha prescritto il tampone (non mi va di chiederlo a lui, sembrerebbe una mancanza di fiducia, ed invece di lui mi fido molto)? Potrebbe essere perchè nell'ospedale in cui partorirò viene effettuata di routine la profilassi? E soprattutto chiedo a voi: non sapendo se sono positiva o meno allo streptococco, in che modo posso comportarmi per salvaguardare il bambino? Al momento del ricovero dovrò dire che non ho fatto il tampone? Dovrò recarmi in ospedale non appena inizia il travaglio? (io avevo intenzione di fare parte del travaglio a casa...). Sicura di una vostra risposta Vi ringrazio tanto in anticipo.
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Prof. Simone Ferrero Ginecologo 1.3k 57
Il tampone deve essere eseguito in tutte le donne che partoriscono (meglio se vaginale e rettale) per la ricerca dello Streptococco beta emolitico di gruppo B. Le consiglio di eseguire i tamponi al più presto. Se non ha i tamponi, viene comunque avviata la profilassi antibiotica all'inizio del travaglio (esattamente come se avesse eseguito i tamponi e fossero risultati positivi). Le consiglio di recarsi in ospedale all'inizio del travaglio.

Prof. Simone Ferrero
www.simoneferrero.it
www.piazzadellavittoria14.it

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