Spasmi e bruciori improvvisi

Gentili dottori
la mia situazione sembra tanto semplice quanto incomprensibile.
quadro clinico: donna quarantenne con cesareo agosto 2012. ipotiroidismo di Yashimoto in cura. cistiti e candidosi recidivanti curate all'occorrenza. di recente accuso forti ed improvvisi dolori e bruciori alle parti intime che durano poche ore e si affievoliscono con uso di antispastici. i sintomi si ripetono specie di mattina ogni 3-4 giorni. eseguiti esami urine e urinoculture a volte negative in altre positive. ma i sintomi non cambiano. eco transvaginale, vescicale e renale negative. in attesa di eseguire rmn per escludere altre complicanze. visita ginecologica dolorosa al tatto nelle pareti interne della vagina, specie su quella sx. esplorazione rettale regolare attualmente in cura con integratori e antidolorifici, ma con pochi benefici.
domanda: possibile che sia cistite? e in caso positivo perchè non compaiono sintomi di frequente minzione e bruciori fissi? mentre, come detto, i dolori e i bruciori sono lancinanti e durano poche ore.
ho letto alcuni articoli anche su questo sito che trattano del muscolo elevatore dell'ano spastico. potrei rientrarci come diagnosi anche in virtù del recente trauma del parto? in quest'ultimo caso quali sarebbero le cure migliori?
ringrazio in anticipo quanti vorranno rispondermi.
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Dr.ssa Vincenza De Falco Ginecologo 2.5k 68 141
Come lei riferisce, il tipo di sintomo che lei descrive non sembrerebbe indicativo di una cistite tipica, che si presenta invece caratterizzata da bruciore alla minzione, stimolo frequente alla minzione e in alcunii casi dolore o sensazione di peso in sede pelvica.

Non so se Lei si riferisce a questo articolo:

https://www.medicitalia.it/minforma/ginecologia-e-ostetricia/908-bruciore-dolore-vaginale-e-rapporti-dolorosi-i-sintomi-della-vulvodinia.html

Se l'ha letto, avrà capito che bisogna escludere prima di tutto altre possibili patologie, è importante rivolgersi a un medico esperto di patologie vulvari, che attraverso la visita, lo swab test, ecc., potrà stabilire se si tratta effettivamente di vulvodinia.

Le cure migliori per questo tipo di malattia, che è tuttora in fase di studio, non esistono, in quanto non esiste una cura specifica migliore e sicuramente efficace per tutte le pazienti.

Esistono vari tipi di approccio terapeutico, con farmaci, terapie fisiche, riabilitazioni del pavimento pelvico, psicoterapia, agopuntura, massaggi e altro ancora che hanno un efficacia diversa da paziente a paziente.

Ogni paziente poi ha delle caratteristiche diverse e risponde meglio ad alcunii tipi di terapie e non risponde ad altre.

Il consiglio che posso darle è quello di rivolgersi ad un esperto di patologie vulvari per fare chiarezza sulla sua situazione.

Un cordiale saluto.

Dott.ssa Vincenza De Falco, Ginecologa, Roma
www.menopausaserena.org

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dopo
Utente
Utente
gentile dottoressa
la ringrazio per la risposta e per i chiarimenti che mi ha fornito. i sintomi sembrano infatti coincidere almeno in parte con quelli indicati nell'articolo segnalato che avevo già letto. mi angosciano tuttavia le prospettive in materia di terapie che da quello che ho capito al momento non sembrano risolutive del problema. ne approfitto per chiedere agli addetti ai lavori, alcuni riferimenti in ambito nazionale di centri specializzati nella cura di queste specifiche malattie.
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Dr.ssa Vincenza De Falco Ginecologo 2.5k 68 141
Può rivolgersi per questo tipo di informazioni all'Associazione Italiana Vulvodinia che potrà darle opportuni riferimenti sui centri specializzati che si occupano di queste patologie.

Un cordiale saluto
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dopo
Utente
Utente
grazie ancora per i suoi preziosi consigli.
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