Perdite e dolore prima di aborto

Buongiorno, ho appena subito un intervento di raschiamento per diagnosi di metrorragia in aborto interno alla 7a settimana di gravidanza. Era il mio primo tentativo, partito benissimo con Beta alte e crescita costante. Tutti i medici mi hanno ripetuto che è assolutamente normale e che fra poco potrò riprovarci senza fare particolari indagini, anche perché avevo già fatto un’isteroscopia nella norma. Quello che però mi fa sorgere dubbi è se potevamo fare qualcosa per evitarlo. Infatti dalla 5a settimana per diverse volte si sono presentate perdite di sangue rosso vivo, non abbondanti come un ciclo, ma con dolori simili a mestruazioni, che mi hanno preoccupato e spinto dallo specialista. Ogni volta è stata fatta ecografia accurata sia interna che esterna ed è stato rilevato battito, camera regolare, crescita adeguata e nessun segno di distacco. Mi sono stati prescritti riposo, progesterone ovuli e poi per via orale e antispastici in compresse, con controlli ecografici settimanali, a meno di emorragie più forti per cui rivolgermi all’ospedale. All’ultimo controllo, persistevano le perdite moderate rosso vivo e i dolori all’utero, per cui le compresse risultavano inefficaci, e questa volta si è rilevata all’ecografia assenza di battito, camera molto irregolare e segni di distacco, per cui sono stata inviata in ospedale per il raschiamento. So che molto spesso ciò avviene per un difetto genetico dell’embrione, imprevedibile. Ma nel mio caso, come mai saranno iniziati prima i segni di sofferenza dell’utero con perdite e dolori mentre l’embrione per ben 2 settimane in queste condizioni ha continuato a crescere, con battito, e non c’era distacco? Non vorrei invece che i problemi fossero all’utero (problemi alla muscolatura, alla circolazione, o reazione di rigetto?), come se volesse espellere un embrione ancora vivo e sano, e che si ripresentassero ad un successivo tentativo. C’è qualche indagine che si può fare o tutti gli aborti si verificano così?
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Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.2k 1.4k 190
Concordo con i Colleghi sulla quasi (si fa per dire) normalità di un aborto spontaneo.
Le cause elencate nel mio articolo sono numerose:
https://www.medicitalia.it/minforma/ginecologia-e-ostetricia/144-abortivita-ripetuta.html
L'atteggiamento terapeutico è stato corretto , probabilmente si è trattato di una combinazione genetica incompatibile.
In bocca al lupo!

dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.

BARI