Parto naturale dopo cesario

Salve,

mi sto informando sul parto naturale dopo un cesario (mi sembra si chiami vbac), dato che spero di poterci provare, ma mi sembra di capire che dipende molto da caso a caso e dalla struttura alla quale mi voglio appoggiare per il parto.

Ho fatto il cesario a novembre 2010, e la mia dpp è per i primi di febbraio 2014. Il cesario è stato fatto a causa di una induzione non riuscita, effettuata perchè ero giunta a 41+3 senza avere nessun accenno di contrazioni o altro. Dopo la terza applicazione di gel, verso le 19/20 di sera, sono partiti i dolori 'seri', ma non mi sono mai dilatata più di un cm scarso. Alla fine, all'1 di notte, la decisione di fare un parto cesario e la scoperta che, inoltre, il bimbo era legato dal cordone ombelicale che gli passava tra le gambe e attorno al collo, e per questo era sempre rimasto 'alto' e non era mai sceso.
A mio favore (credo) c'è il fatto che sono quasi sicura che nella prima gravidanza l'ovulazione (e quindi il concepimento) sia stato tardivo, almeno di una settimana di ritardo se non più, dato che ho utilizzato gli stick per monitorarla, ma non mi fu mai ridatata la gravidanza. Può essere che magari non ero ancora pronta ad un parto, ed è per quello che l'induzione non è riuscita? O devo proprio pensare che non sono 'predisposta' al parto naturale per cui mi devo rassegnare ad un nuovo cesario?

Parlando con un ostetrica, che però conosce solo in parte la mia situazione, mi ha detto che comunque è difficile che nel mio caso sia applicabile, mentre un'altra, in occasione di un vecchio pap-test, mi aveva assicurato che era possibile (anche se non certo!), e che tra l'altro le sembravo molto 'elastica' e con bacino e apparato predisposti al parto naturale.

Volevo sapere se secondo Voi ho qualche possibilità o se proprio devo abbandonare l'idea, e nel caso quante sono, in percentuale, queste possibilità (o almeno se sono basse o alte). Inoltre vorrei capire di preciso quali sono le eventualità che me lo precludono, io conosco solo la podalicità del bimbo ed eventuali lacerazioni dell'utero. Ce ne sono altre?

Grazie mille, spero che mi ridiate qualche speranza, ma nel caso non fosse preferisco abbandonare l'idea fin da ora invece che sperarci inutilmente fino all'ultimo.
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Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.2k 1.4k 190
Le possibilità di un parto vaginale, dipendono dal :
Peso stimato del feto
Presentazione ( podalica o cefalica ,trasversa)
Da una ipocinesi uterina di base ( mancata risposta alla stimolazione )
Dalla certezza che durante il precedente TC non ci siano state complicanze.
Eliminati questi dubbi , le ultime valutazioni spettano al Collega che la segue alla disponibilità del Centro Ospedaliero dove partorirâ.
Saluti

dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.

BARI

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dopo
Utente
Utente
Grazie per la pronta risposta.

So che ancora è presto per dare una certezza, anche perchè la posizione del feto e il suo peso non si possono sapere fino all'ultimo. Il mio dubbio è proprio sul discorso della ipocinesi uterina, che se ho capito bene è il problema che c'è stato nel primo parto (induzione a 41+3 con solo un cm di dilatazione, per questo la decisione di procedere al taglio). E' una cosa congenita nella donna, per cui devo supporre che pure al prossimo parto si ripresenterà la stessa situazione (e quindi fin da ora devo rassegnarmi al cesario) o posso sperare che in un secondo parto tutto proceda naturalmente? Chiaro che non posso averne la certezza, volevo solo capire se è impossibile, se è difficile o se il fatto che non ho avuto dilatazione al parto precedente non influisce sulla dilatazione al parto successivo, tenendo sempre presente che, secondo me, non ero realmente 'a termine', ma avrei potuto aspettare ancora almeno 5 o 6 giorni, avendo avuto una ovulazione tardiva.

Inoltre, dato che mi ha messo la pulce nell'orecchio, quanto è il peso stimato massimo per avere la possibilità di una prova di parto naturale? C'è un peso prestabilito o dipende anche dal bacino della mamma o dal peso della mamma? Il mio primo bimbo è nato di 3.890, il secondo bimbo me lo devo aspettare in linea con questo peso o anche in questo caso non ci sono relazioni tra parto precedente e parto successivo?

Per quanto riguarda la disponibilità del centro ospedaliero, già avevo letto questa informazione e infatti mi stavo muovendo già per informarmi in merito. Nella mia zona ho già trovato una struttura predisposta, mi devo informare su una seconda.

La ringrazio per la velocità nella risposta,

Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
Salve,

dopo essermi ulteriormente informata escludo che l'ipocinesi uterina possa essere stato il mio caso nel primo parto. Mi spiego meglio: se ho capito bene ciò che ho letto si parla di ipocinesi quando le contrazioni non sono forti o sono poco frequenti. Io avevo contrazioni forti (monitorate costantemente dal tracciato, a detta di ostetrica e ginecologo sono state 'giuste' almeno per più di 3 ore, io sinceramente in quel momento avevo altro da fare che guardare quei numerini nel monitor) e molto frequenti, tra una e l'altra avevo appena 10/15 secondi di respiro, forse poco più. Può trattarsi comunque di ipocinesi? E se non fosse, da cosa può dipendere che nel mio caso non mi sono affatto dilatata? Può essere il fatto che il bimbo, essendo legato dal cordone, non scendeva di un millimetro e quindi non andava a 'pesare' sul collo dell'utero?

In realtà la causa di per se per me non sarebbe importante, tanto ormai il parto è stato quasi 3 anni fa, ma vorrei solo capire se è una cosa che si può ripresentare con facilità, e quindi è bene che fin da ora dico addio al VBAC, oppure se tale condizione nel primo parto non va di certo a influire sul secondo.

La ringrazio preventivamente per la risposta e mi scuso fin da ora del mio essere pedante, ma purtroppo pur leggendo molto online non trovo chiarimenti al mio dubbio, e non vedrò il mio ginecologo almeno per un altro mese, avendo la prossima visita prevista per il 19 settembre.
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dopo
Utente
Utente
Non avendo ancora ricevuto risposta ai miei ultimi due messaggi ho pensato che forse, causa vacanze estive, è passato inosservato, per cui provo a riportarlo in attenzione.

Aggiungo che mi sono informata sulle due strutture ospedaliere che ho preso in esame per il parto e mi hanno detto che entrambe sono attrezzate per il vbac.

Ho provato ad informarmi anche da altre strade ma nessuno mi ha saputo dire perchè contrazioni 'buone' (così dicevano almeno in sala parto) non hanno portato a nessuna dilatazione. Vorrei capire se non altro se è una situazione che dipende da me, e quindi sarà sicuramente valida anche nel prossimo parto (per cui meglio optare per un cesario) o se 'ogni parto è storia a sè' e quindi ho ancora speranze.

Ho anche pensato: le contrazioni forti sono state dalle 19/20 di sera (non ricordo l'ora precisa) fino all'1 di notte. Poi è stato effettuato il cesario perchè c'era leggera sofferenza fetale. Potrebbe essere che se non ci fosse stata l'urgenza del cesario sarebbe partito tutto insistendo ancora o è impossibile?

So che parliamo per supposizioni, ma a me basterebbe per capire se ha senso o meno intraprendere la strada del vbac.
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Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.2k 1.4k 190
Gentile utente mi scuso per il ritardo.
La decisione del parto vaginale dopo un taglio cesareo (VBAC) è legata alla situazione che si verrà a creare al momento del travaglio di parto : discesa della testa fetale, dilatazione del collo uterino, condizioni fetali buone (accertate cardiotocografiamente) quindiè difficile affermare con sicurezza la possibilità del parto vaginale.
La differenza sta nel fatto che invece che programmarla per un altro TC , si attenderà l'inizio spontaneo del travaglio di parto (contrazioni uterine regolari con intensità crescente)
In bocca al lupo!
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Utente
Utente
Comunque mi conferma che la mia situazione non mi preclude a prescindere la possibilità di provare, mi sembra di capire. Grazie, è proprio quello che speravo di sentire, dato che un'ostetrica mi aveva dato parere contrario (sosteneva che non essendomi dilatata la prima volta non lo avrei fatto neppure la seconda). E' proprio per questo che ho preferito sentire il parere di un medico.

La ringrazio per la cortesia e mi scuso del mio essere pedante, ma questa cosa mi sta proprio a cuore!
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Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.2k 1.4k 190
perfetto in bocca al lupo!!

L'ovulazione è la fase del ciclo mestruale in cui la donna è fertile, ossia quando l'ovocita viene rilasciato nelle tube e può essere fecondato: tutto quello che devi sapere.

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