Problemi di attecchimento

Gentili medici,
ho scritto già altre volte per chiedere consulti in quanto cerco una gravidanza da 3 anni e sto avendo svariati problemi.

Cerco di riassumere come posso.

Ho fatto una IUI a marzo non andata a buon fine

Per più di 2 anni sembra che non sia mai successo nulla, quest'anno a maggio e settembre ho avuto beta positive e subito dopo un aborto.
Il ciclo di maggio avevo fatto monitoraggio follicolare senza stimolazione, gonasi e 3 compresse di progynova per via vaginale in fase ovulatoria. Beta 90, poi 113 dopo 2 giorni e poi scese a 12 dopo qualche giorno.

A settembre, altro monitoraggio senza nessun farmaco e beta a 19 scese subito dopo a 15 e aborto.


Ora il problema è questo, io sto avendo un ciclo sempre più scarso da parecchi mesi, cosa che ha portato la mia ginecologa a convincersi a farmi un monitoraggio. L'endometrio non cresce particolarmente, in fase periovulatoria a maggio era di 7 mm, a settembre di 9,5 sceso subito a 6,5 dopo l'ovulazione.

Inizialmente la ginecologa diceva che andava bene, ora invece mi parla di problemi all'endometrio e questo mese sto monitorando di nuovo.
Sto assumendo compresse di progynova via vaginale dal sesto giorno del ciclo.
Il risultato è che l'endometrio è cresciuto ma il follicolo dominante è lentissimo, quindi ora devo sospendere per qualche giorno progynova e poi ricominciarlo e lunedi vedere cosa succede.

Io vorrei capire una cosa, la dottoressa esclude che si tratti di menopausa precoce perchè dice di vedere molti follicoli che non danno un quadro sospetto in questo senso.

Feci dosaggi ormonali un anno fa e uscì la prima volta, fsh 7,18 e amh indosabile...ripetuti il mese successivo fsh 9,80 e amh 5 (su una scala da 0 a 5.5)
Ovulare sembra che ovuli tutti i mesi.

Non vedo più muco da due anni e non ho più dolori mestruali come li avevo un tempo, il ciclo è sempre più scarso.

Vorrei capire cosa succede e se qualcuno di voi sa darmi qualche spiegazione in più al fatto che sembra che non abbia problemi a concepire ma l'embrione non si attacchi.

Ho avuto ANA positivi per molto tempo fino a 1:640, negativizzati lo scorso anno. Ho indagato approfonditamente con un immunologo ma non è emersa nessuna problematica particolare.

Ora sto prendendo per questo ciclo cortisone, e da tempo assumo vitamina D.

La mia ginecologa dice che con problemi di questo tipo nemmeno una fivet potrebbe aiutarmi, ma esiste un modo per capire se il problema è davvero l'endometrio? e se è lui c'è una soluzione?

ovviamente ho fatto isteroscopia e isg ed è tutto nella norma, dall'istero l'unica cosa che mi hanno detto è che ho un collo dell'utero facilmente sanguinante.
Analisi genetiche mie e di mio marito tutte ok, coagulazione ho solo la mutazione in eterozigosi del MTHFR e tutto il resto nella norma.

Ho dei focolai di endometriosi sul collo dell'utero ma non ci sono cisti o altre cose e nessuno ha voluto farmi una laparoscopia.

chiedo scusa per le mille domande ma vorrei riuscire a capire cosa fare...
[#1]
Dr. Fabrizio Paolillo Diodati Ginecologo, Patologo della riproduzione, Senologo 142 3
A me viene da chiedermi come sono eseguiti questi esami….
AMH prima indosabile, poi 5….bah!
Certamente vi è una certa insufficienza ovarica, a giudicare dai valori di FSH basale.
La valutazione ecografia della riserva ovarica potrebbe apportare ulteriori indizi.
Tutto può influenzare la percentuale d'impianto: lo spessore endometriale, l'endometriosi, i livelli estro-progestinici, ecc. Tuttavia oggi sappiamo che molto spesso la causa appartiene più all'embrione che all'endometrio. Molti embrioni hanno alterazioni genetiche (spesso aneuploidie), per questo non progrediscono.
Che fare? Certamente, dopo il fallimento di 2-3 IUI, la Fecondazione in Vitro è una possibilità. Anche la diagnosi genetica pre-impianto (su blastocisti) va presa in considerazione.

Dr. Fabrizio Paolillo Diodati
Specialista in Ginecologia e Ostetricia

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta, lei è il primo che mi parla di insufficienza ovarica dai valori basali di fsh e la cosa mi spaventa un pò...finora mi è stato detto che vanno bene e non c'è motivo di pensare ad una menopausa precoce. Quindi lei pensa che ci può essere invece questo problema?

Certo gli esami sono stati assurdi anche per me, si figuri come sono rimasta quando ho letto un amh indosabile (tra l'altro esami che ho voluto fare di mia volontà)...mi è stato detto di rifarlo in un centro specializzato dove mi è stato dato il referto in pochi giorni rispetto ad un mese che era passato in ospedale con quello indosabile, e la situazione si è capovolta addirittura inducendo a sospettare un ovaio policistico...

La mia ginecologa mi ha fatto un'ecografia nei primi giorni del ciclo e ha visto diversi follicoli, ma ho letto in giro che anche sulla conta dei follicoli antrali non è ben chiaro quanto debba essere questo numero "ideale" a volte leggo che 7 sono pochi a volte molti, alcuni parlano di un numero minimo di 15/16...quindi? A chi dar ragione?

Quando ho fatto la iui ho fatto una stimolazione con fostimon e mi è stato detto di aver risposto bene, poi un solo follicolo è andato avanti e non ho mai capito se era cosa buona o no, purtroppo i medici negli ospedali (ma non solo) sono spesso evasivi e alle mie domande non ho mai ricevuto risposte comprensibili da un "non addetto ai lavori".

Però mi chiedo, ha senso fare delle IUI nel momento in cui incinta ci resto anche da sola? cosa cambia? forse con le stimolazioni ovariche la qualità degli ovociti migliora?

grazie per la disponibilità.

[#3]
Dr. Fabrizio Paolillo Diodati Ginecologo, Patologo della riproduzione, Senologo 142 3
Il fatto che, in seguito a stimolazione con gonadotropine (Fostimon), sia maturato un solo follicolo avvalora la mia ipotesi. Noi classifichiamo i casi come il suo "poor responder", intendendo specificare che la funzionalità ovarica risulta limitata e che, seppur stimolata, non reagisce come ci si aspetterebbe.
Certo, lei può continuare a provare a raggiungere il suo scopo con i soli rapporti mirati. Oppure può decidere di affidarsi alla Procreazione Medicalmente Assistita. Può riuscire o fallire in entrambi i casi.
Non abbiamo certezze né garanzie di risultato.
Io, tuttavia, credo nel principio di "gradualità". Quando seguo una coppia sterile, o subfertile, parto con i rapporti mirati, poi proseguo con i cicli stimolati, poi con le IUI, poi con le tecniche in vitro. E devo dire che questo approccio porta a notevoli risultati. Faccio un esempio: lei potrebbe avere il 5% di probabilità di concepire con i rapporti mirati, il 10% con le IUI, il 20% con la FIV: cosa sceglierebbe? Ovviamente è solo un esempio, non sono percentuali reali ma generiche. Solo per intenderci.
È prettamente una questione di scelte. La verità non esiste.
L'unica verità è che la coppia ed il ginecologo devono "fare squadra" e decidere insieme tempi e modalità dei trattamenti. Solo così prendono corpo le azioni che portano ai risultati che tutti desideriamo.
Cari saluti.

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